Il mistero cosmico
di Albert Einstein
La sensazione più bella che possiamo provare è il mistero. Costituisce
l'emozione fondamentale che sta alla base della vera arte e della vera
scienza. Colui che l'ha provata e che non è ancora in grado di
emozionarsi è come una merce avariata, come una candela spenta. E'
l'esperienza del mistero, spesso mischiata con la paura, che ha
generato la religione. La conoscenza di un qualcosa che non possiamo
penetrare, delle ragioni più profonde di una bellezza che si irradia,
che sono accessibili alla ragione solo nelle sue più elementari forme,
è questa la conoscenza e l'emozione che stanno alla base della
religione;
in questo senso, e in questo solamente, io posso definirmi profondamente religioso..
[The World as I See It]
La più bella e profonda sensazione che noi possiamo provare è la
sensazione del mistico. E questo misticismo è ciò che sta alla base di
tutta la vera scienza. Se esiste un concetto come quello di Dio, allora
è un sottile spirito , non l'immagine dell'uomo che così tanti hanno
fissata nella loro mente. Nella sua essenza, la mia religione consiste
in un'umile ammirazione per questo infinito e superiore spirito che
rivela se stesso nei minimi dettagli che noi siamo capaci di percepire
con le nostre deboli e fragili menti.
[Interview with Peter Bucky]
E' difficile spiegare questo sentimento (la religione cosmica) a
qualcuno che ne è completamente privo, specialmente se non esiste
nessuna raffigurazione antropomorfica che possa corrispondere. Gli
individui percepiscono la futilità dei desideri umani e gli scopi e al
contrario il meraviglioso ordine che sta alla base della natura.
L'esistenza di ognuno di noi viene percepita come una specie di
prigione e ricerchiamo un'esperienza dell'universo come un singolo
significante tutto. I geni religiosi di tutte le epoche si sono
distinti per questo tipo di sentimento religioso, che non concepisce nè
dogma nè Dio a immagine dell'uomo; e così non ci possono essere chiese
i cui principali insegnamenti siano basati su questi principi.
[New York Times Magazine, November 9, 1930].
E' sufficiente per me il mistero dell'eternità della vita, il sentore
della meravigliosa struttura dell'universo e della realtà , insieme al
tentativo di comprendere quella parte, sia pure piccola, della ragione
che manifesta se stessa nella natura.
[The World as I See It.]
Il sentimento religioso provocato dalla comprensione delle profonde
interrelazioni della realtà è un qualcosa di diverso da quello che di
solito viene definito con il termine religioso. E' più propriamente un
sentimento di venerazione per il disegno che si manifesta nell'universo
materiale. Non ci porta ad immaginare un essere divino a nostra
immagine e somiglianza, che ci fa domande e che si interessa a noi come
individui.Non esiste nè volontà , nè dovere ma solo essere assoluto.
[Dukas and Hoffman]
tratto da: www.puntosufi.it
di Albert Einstein
La sensazione più bella che possiamo provare è il mistero. Costituisce
l'emozione fondamentale che sta alla base della vera arte e della vera
scienza. Colui che l'ha provata e che non è ancora in grado di
emozionarsi è come una merce avariata, come una candela spenta. E'
l'esperienza del mistero, spesso mischiata con la paura, che ha
generato la religione. La conoscenza di un qualcosa che non possiamo
penetrare, delle ragioni più profonde di una bellezza che si irradia,
che sono accessibili alla ragione solo nelle sue più elementari forme,
è questa la conoscenza e l'emozione che stanno alla base della
religione;
in questo senso, e in questo solamente, io posso definirmi profondamente religioso..
[The World as I See It]
La più bella e profonda sensazione che noi possiamo provare è la
sensazione del mistico. E questo misticismo è ciò che sta alla base di
tutta la vera scienza. Se esiste un concetto come quello di Dio, allora
è un sottile spirito , non l'immagine dell'uomo che così tanti hanno
fissata nella loro mente. Nella sua essenza, la mia religione consiste
in un'umile ammirazione per questo infinito e superiore spirito che
rivela se stesso nei minimi dettagli che noi siamo capaci di percepire
con le nostre deboli e fragili menti.
[Interview with Peter Bucky]
E' difficile spiegare questo sentimento (la religione cosmica) a
qualcuno che ne è completamente privo, specialmente se non esiste
nessuna raffigurazione antropomorfica che possa corrispondere. Gli
individui percepiscono la futilità dei desideri umani e gli scopi e al
contrario il meraviglioso ordine che sta alla base della natura.
L'esistenza di ognuno di noi viene percepita come una specie di
prigione e ricerchiamo un'esperienza dell'universo come un singolo
significante tutto. I geni religiosi di tutte le epoche si sono
distinti per questo tipo di sentimento religioso, che non concepisce nè
dogma nè Dio a immagine dell'uomo; e così non ci possono essere chiese
i cui principali insegnamenti siano basati su questi principi.
[New York Times Magazine, November 9, 1930].
E' sufficiente per me il mistero dell'eternità della vita, il sentore
della meravigliosa struttura dell'universo e della realtà , insieme al
tentativo di comprendere quella parte, sia pure piccola, della ragione
che manifesta se stessa nella natura.
[The World as I See It.]
Il sentimento religioso provocato dalla comprensione delle profonde
interrelazioni della realtà è un qualcosa di diverso da quello che di
solito viene definito con il termine religioso. E' più propriamente un
sentimento di venerazione per il disegno che si manifesta nell'universo
materiale. Non ci porta ad immaginare un essere divino a nostra
immagine e somiglianza, che ci fa domande e che si interessa a noi come
individui.Non esiste nè volontà , nè dovere ma solo essere assoluto.
[Dukas and Hoffman]
tratto da: www.puntosufi.it
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