Saperi negati

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Saperi negati

Raccolta di Saperi e Pensieri negati (ai più) dall'inconsapevolezza (altrui e propria) e da altre Cause.

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    Come un artigiano i propri attrezzi.....

    pinodd
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    Come un artigiano i propri attrezzi..... Empty Come un artigiano i propri attrezzi.....

    Messaggio Da pinodd Lun 08 Set 2008, 19:52

    I soldi sono fondamentalmente una cosa molto semplice,
    ma il nostro atteggiamento verso di essi è sovraccarico, pieno di pregiudizi che derivano dallo sviluppo di un ego che si allarga e dai suoi processi manipolativi. L'atto puro e semplice di maneggiare soldi -- che sono solo pezzi di carta -- è visto come un gioco molto serio...

    L'energia che i soldi catalizzano fa una differenza tremenda nel processo della comunicazione e delle relazioni.

    Se un amico improvvisamente si rifiuta di pagare la sua parte di conto al ristorante, ecco che si prova automaticamente verso di lui un sentimento di stizza o di riprovazione. Se si offre a un ospite una tazza di tè -- che è solo una tazza con acqua calda e foglie di tè -- le si aggiunge in qualche modo un fattore gravido di significato positivo.
    Mi sembra perciò che valga la pena lavorare con l'aspetto negativo dei soldi per giungere a una certa conoscenza di noi stessi.

    Dobbiamo cercare di scoprire come trattare questo bene, potente e imbarazzante, come una parte di noi stessi che non possiamo ignorare.

    Quando ci rapportiamo correttamente coi soldi, allora essi non sono più solo un simbolo di scambio o della nostra astratta energia; sono anche una disciplina. Allora possiamo maneggiarli in un modo pratico e spassionato, come un artigiano i propri attrezzi.
    (Chögyam Trungpa)
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    GIUSEPPE SBLANO


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    Messaggio Da GIUSEPPE SBLANO Mer 10 Set 2008, 13:36

    L'artigiano per poter svolgere produttivamente il suo lavoro un giorno si fermò e pensò su come potesse risolvere alcune operazioni nuove, come velocizzare quelle già attive, come rendere personale la sua arte, ecc.
    L'artigiano pensò la produttività.
    Il pensare sottrasse tempo al suo lavoro operativo.
    Allora pensò di pensare solo per quel tanto che gli consentiva di sopravvivere rinunciando a qualcos'altro.
    Organizzò la giornata, dedicò un tempo al lavoro manuale e una parte a quello intellettuale.
    Progettò l'attrezzo utilizzando quello che trovò in natura. Lo costruì, utilizzandolo lo perfezionò.
    L'attrezzo assunse una forma definitiva e trovò un dignitoso posto nella bottega dell'artigiano. Sopravvisse all'artigiano, ai figli dei figli. Oggi sopravvivono magnifici attrezzi di cui non si conosce l'artigiano che l'inventò, e chi lo costruì.
    Quando nacque l'attrezzo la moneta non c'era.
    L'attrezzo è più prezioso della moneta.
    La storia dell'attrezzo inizia quando un certo essere cominciò a pensare. Forse la storia dell'attrezzo è simbolicamente la storia di quello che chiamiamo uomo. L'uomo senza attrezzo è nudo.
    L'attrezzo più importante non è forse il cervello?
    Non è forse più importante prima attrezzare il cervello, prima far nascere l'attrezzo nel cervello, e poi costruirlo, dopo averlo pensato, progettato, ricercato?
    La moneta è molto meno dell'attrezzo.
    Come l'attrezzo nasce prima nel cervello e poi nella realtà, così anche la moneta occorre che nasca prima nel cervello e poi, ma molto poi si affacci nelle relazioni sociali. Quando si affaccerà nelle relazioni sociali sarà un solo pensato di moneta ad esistere o ne esisteranno più di una?
    Oggi pian piano ci stiamo avvicinando alla condizione umana dell'artigiano che iniziò a costruire l'attrezzo. Un certo pensato comincia a prendere forma di pensiero strutturato attribuibile alla moneta.
    Quando la moneta apparirà certamente non sarà un attrezzo, e men che meno uno di quegli attrezzi sopravvissuti ai loro proprietari.
    Forse un giorno degli attrezzi non potremo farne a meno, ma della moneta?
    pinodd
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    Messaggio Da pinodd Mer 10 Set 2008, 22:38

    Prima della moneta esisteva il baratto; quello che dovremmo forse chiederci e': che cosa ha reso insufficiente il baratto, ovvero quali "necessita'" sociali lo hanno reso obsoleto a tal punto da rendere necessaria l'invenzione della moneta. A mio parere, forse, il parassitismo, innato, dell'uomo sull'uomo("l'uomo all'altro uomo e' lupo" di Hobbesiana memoria), potrebbe spiegare razionalmente il passaggio dal baratto alla moneta come mezzo di "semplificazione delle modalita' di scambio".

    Che "l'attrezzo" come tutti i "mezzi" debba nascere prima nel cervello e poi nella realta' e' fuor di dubbio, ma mi sovviene uno dei saggi detti del grande Goethe "Pensa per agire, agisci per pensare!"( ma questo introduce l'argomento del perfezionamento dei "mezzi", un problema successivo): prima ancora della nascita di qualsiasi attrezzo(mezzo) deve essere chiaro(nella mente, che non necessariamente deve avere la sua sede nel cervello) "il fine" che si vuole raggiungere, la chiarezza del fine e' prioritaria su tutti gli "attrezzi" o mezzi, altrimenti si rischia di brancolare nel buio della "storia" che "come un idiota, meccanicamente si ripete"(Paul Morand).

    Di certo in passato siamo riusciti a fare a meno della moneta, quindi non vedo grandi difficolta' a farne a meno in futuro....dipende dalle situazioni sociali che si presenteranno e dalla maturita' dell' Homo Sapiens nell'affrontarle, avendo ben chiaro in mente "il fine" che vuole realmente raggiungere.

    Ciao, Pino.


    Ultima modifica di pinodd il Dom 14 Dic 2008, 22:37 - modificato 1 volta.
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    GIUSEPPE SBLANO


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    Come un artigiano i propri attrezzi..... Empty Re: Come un artigiano i propri attrezzi.....

    Messaggio Da GIUSEPPE SBLANO Ven 12 Set 2008, 17:05

    Non mi sembra logico mischiare le carte: moneta e baratto. La moneta è ormai un concetto che ha superato il baratto storicamente. Se poi la moneta è usata per speculare è questo il tema in discussione.
    L'accostamento attrezzo con la moneta è stato impostato sopra e, forse, non è il caso di tornarci.
    Sulla circostanza che l'ente debba essere presente in mente e poi realizzato non è il caso di tornarci perchè è ovvio.
    Il problema per l'Homo Sapiens lo ha creato l'Homo Oeconomicus. E' l'Homo Oeconomicus che ha messo nel sacco tutte la varietà di Homo.
    Qui nasce la domanda sul come l'uomo economico sia riuscito per millenni a farla franca.
    Per dare una risposta a quest'interrogativo non occorrono attrezzi particolari ma è necessario attrezzare il cervello.

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