Saperi negati

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Saperi negati

Raccolta di Saperi e Pensieri negati (ai più) dall'inconsapevolezza (altrui e propria) e da altre Cause.

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    SOLITUDINE: SI SENTE FREDDO E CI SI AMMALA

    nelda
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    Messaggio Da nelda Lun 06 Ott 2008, 21:31

    Uno studio dell'Università diToronto (Canada), guidato dal dott.
    Chen-Bo Zhong e pubblicato sullarivista “Psychological Science”,
    ha evidenziato una correlazione tra lasolitudine e le sensazioni
    corporee legate alla temperatura.
    Più specificamente, i ricercatori hanno constatato che le persone
    sole tendono a sentire freddo, in una misura superiore a quella che
    è la reale temperatura di un ambiente chiuso o esterna.
    L'isolamento sociale, l'emarginazione, l'esclusione dalla vita altrui, infatti,
    fa scendere la colonnina di mercurio nelle nostre percezioni sensoriali e
    psicologiche.
    Al contrario, chi ama la compagnia e ha sempre inviti dagli amici è
    portato a sentire dentro e attorno a sé più calore.
    La ricerca scientifica canadese ha considerato un gruppo di 65 studenti
    suddivisi in due gruppi: a uno è stato chiesto di ricordare un episodio
    in cui ciascun partecipante si era
    sentito socialmente
    escluso; all'altro, viceversa, è stato chiesto di raccontare
    un'esperienza di inclusione sociale, ovvero situazioni in cui ci si era
    sentiti accettati dal gruppo. Con una scusa, a ognuno è stato chiesto
    di valutare la temperatura nella stanza. Ebbene, le stime variavano da
    12 a 40 gradi centigradi, ed erano di gran lunga più basse nel gruppo
    che aveva ricordato episodi di emarginazione sociale. Ma non è tutto.
    In un secondo esperimento, condotto stavolta su 52 studenti, il
    campione era alle prese con un gioco al pc in cui veniva simulato un
    gioco con la palla. Alcuni venivano sistematicamente esclusi, non
    ricevendo mai il pallone dai compagni. Successivamente ai volontari è
    stato chiesto di mangiare o bere qualcosa, e di scegliere tra bevande e
    alimenti caldi e freddi, ad esempio cracker, caffè, frutta, zuppa
    calda. Ebbene, quelli che si erano sentiti esclusi nella simulazione al
    pc tendevano a scegliere vivande e bibite calde, quasi a voler
    compensare la sensazione di freddo percepita a causa dell'esclusione
    subita. Mentre gli altri optavano prevalentemente per alimenti e
    bevande freddi o a temperatura ambiente. "Potrebbe essere per questo
    motivo - spiega Zhong - che da sempre utilizziamo la metafora del
    freddo e del gelido quando parliamo di emarginazione ed esclusione
    sociale". Questi risultati, secondo gli autori, potrebbero aprire nuove
    strade nello studio e nella cura della depressione.
    Come se lasolitudine e lo stress non avessero già abbastanza
    effetti dannosi e spiacevoli, si è constatato in vari studi che
    queste condizioni di vitafavoriscono l'insorgenza dell'influenza
    e di altre malattie.
    Massimo Biondi, medico della Clinica Psichiatrica dell’Università
    La Sapienzadi Roma, ha condotto una ricerca sulla vulnerabilità
    agli agentipatogeni delle persone stressate e sole, in collaborazione
    con la Clinica delle malattie infettive di Roma.
    Afferma il dott.Biondi: “Fondamentale è il virus

    ma anche le difese dell'organismo, indebolite da questi fattori
    (stress, frustrazione e solitudine, ndr). Sotto accusa anche il ridotto
    supporto sociale: tanti amici e passare bene il tempo libero funzionano
    da 'vaccino'''.
    L'esperto ricorda uno studio britannico sulle
    persone che assistono i malati di Alzheimer: anche loro si ammalano
    più' della media, e rispondono male al vaccino. Ma dal rischio
    influenza legato allo stress ci si può' difendere. Fra gli antidoti
    suggeriti dall'esperto: ''sentirsi attivi, evitare di rimuginare in
    continuazione, andare incontro agli altri e mantenere viva una rete di
    rapporti''. Ma anche, di tanto in tanto, nutrirsi di ricordi positivi.
    ''I bei ricordi sono nella vita di ognuno di noi -spiega Biondi- e
    rievocarli e' sicuramente di aiuto''. Inoltre, bisogna imparare ad
    accettare l'inevitabile e ad agire, ''perché questo fa sentire meno
    passivi''.

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