Origini
Una volta tanto sappiamo abbastanza precisamente da dove nasce questa teoria. Risale alla metà degli anni Novanta, e fu il giornalista canadese William Thomas il primo a
descriverla diffusamente nel 1997.
Aggiornamento (2007/12): Thomas lo fece dopo aver letto i messaggi pubblicati su Internet da un certo
Richard Finke, dell'Ohio, a settembre dello stesso anno. Nel suo primo messaggio a Biowar, una mailing list dedicata al bioterrorismo, Finke (che dichiara di essere un contabile, non esperto di biologia o chimica) sosteneva di avere prove che gli aerei rilasciavano un pesticida, l'etilene dibromuro, immesso appositamente nel carburante, e che questo faceva parte di un piano per un
"genocidio all'ingrosso", come
racconta qui Jay Reynolds nel riassumere le origini del mito. Ringrazio la redazione di
Focus.it per aver fornito suggerimenti preziosi per reperire quest'origine, descritta nel numero di dicembre 2007 della rivista.
Le idee sciachimiste furono diffuse da alcuni popolarissimi programmi radiofonici statunitensi, come quello di Art Bell, che è un appassionato di ufologia, paranormale, piramidologia, misteri e complotti di ogni genere: per esempio, fu il suo
talk show a diffondere la storia di
John Titor, il "viaggiatore nel tempo"). Alcune
fonti indicano specificamente le puntate del 25 gennaio, 18 febbraio e 17 marzo 1999 (sto cercando di procurarmele).
Thomas è autore di numerosi libri su ogni sorta di complotti, come si può vedere nel
suo sito, e afferma di avere varie
prove e testimonianze della realtà del fenomeno. Anche Finke e il suo socio Larry Wayne Harris, ispettore di fosse settiche, tentarono di offrire servizi di
"consulenza per la bioguerra difensiva e la sopravvivenza ai disastri" attraverso una società chiamata LWH Consulting. Lo scopo di lucro era presente fin dall'inizio, insomma.
Le "prove"Potreste pensare che se gli sciachimisti fanno in Rete queste affermazioni agghiaccianti, debbano avere il supporto di prove ineccepibili (e un'assicurazione sulla vita molto costosa). Ecco il loro vademecum su come distinguere una scia normale da una scia chimica:
"Le scie chimiche assomigliano inizialmente alle normali scie di condensazione, ma sono molto più spesse, si estendono per tutto il cielo e spesso vengono tracciate a croce, a reticolo e lungo linee parallele. Invece di dissiparsi rapidamente, le scie chimiche si espandono e formano "piume" e "code di cavallo". Nel giro di mezz'ora o meno, si aprono formando tenui formazioni che si uniscono a formare un velo bianco sottile o una 'falsa nuvola tipo cirro' che persiste per ore" (Rense.com)
E, come già detto, vengono rilasciate da misteriosi aerei bianchi senza insegne. Secondo lo "scopritore" delle scie chimiche, questi aerei sarebbero anche privi di finestrini, come documentato da fotografie che li ritraggono all'opera.
Una delle "prove" presentate dai sostenitori delle scie chimiche è data dalle interrogazioni parlamentari. Se si fa un'interrogazione, vuol dire che il fenomeno è reale, no? Certo. Chiedetelo al Questore della Camera italiano Edouard Ballaman, che si fece bidonare fino all'
interrogazione alla Camera dalla
bufala del numero succhiaricarica.
Un'interrogazione parlamentare significa semplicemente che il parlamentare (in questo caso Piero Ruzzante, come documenta lui stesso
qui e
qui)
crede che esista una determinata situazione. E a volte anche ai parlamentari capita di prendere una cantonata, specialmente se si appoggiano a riviste dedicate al complottismo e alla pseudoscienza come
Nexus (citata appunto da Ruzzante). E' lo stesso meccanismo alla base di quest'
interrogazione al Consiglio Regionale della Sardegna (a nome Davoli-Uras-Pisu).
Gli sciachimisti portano anche "prove" di popolazioni che hanno subìto un improvviso aumento di malattie (almeno così affermano, senza mai fornire documentazione, come al solito) e di persone che hanno fatto analisi chimiche, trovando bario e altre sostanze, e dicono che è tutta colpa delle scie chimiche: ma prima di arrivare a conclusioni così ardite (e se fosse colpa di qualcos'altro?) bisogna vedere se le scie chimiche effettivamente esistono.
Perché le scie chimiche sono una bufalaHo già accennato al Principio della Talpa Suicida come prima obiezione fondamentale alla teoria di complotto. La seconda obiezione, di buon senso ancor prima che di scienza, è che i cospiratori, chiunque essi dovessero essere, respirerebbero la stessa nostra aria, per cui non si capisce come farebbero a proteggere sé stessi e i propri cari contro il nefasto effetto delle scie chimiche.
La terza obiezione, sempre di buon senso, è che disperdere nell'atmosfera delle sostanze chimiche generando delle scie
"strane" e vistosissime, che attirano l'attenzione sull'aereo militare in missione mortale, sarebbe il piano segreto più stupido dell'universo. E' come se James Bond andasse in giro nel covo del supercattivo di turno con addosso la scritta
"Guardatemi! Sono una spia!" e un bersaglio a cerchi concentrici. Come osserva acutamente un lettore nei commenti qui sotto, se davvero l'unico modo per fare queste venefiche irrorazioni segrete è usare aerei che producono delle scie molto visibili,
perché non farle di notte?Passiamo alla scienza. Tutti i comportamenti descritti dagli sciachimisti rientrano fra quelli che possono avere anche le normali scie di condensazione: si disperdono più o meno rapidamente a seconda delle condizioni atmosferiche. Assumono forme differenti a seconda del vento in quota. Si interrompono e ricominciano quando l'aereo passa da una zona dell'atmosfera a un'altra che ha condizioni differenti, e questo capita anche a distanze molto modeste perché l'atmosfera è piena di correnti e quindi è in continuo rimescolio (per questo gli aerei, durante il volo, ogni tanto sobbalzano). Tutto qui.
La disposizione a X o a griglia deriva semplicemente dal fatto che gli aerei tendono a seguire direttrici di volo ben precise, dettate dalle norme di navigazione aerea: è come se ci fossero delle strade nel cielo, con i relativi svincoli e incroci. Le scie degli aerei non fanno altro che segnare visivamente quelle direttrici e le loro intersezioni. Basta guardare una carta nautica.
Chi osserva le scie degli aerei da terra, inoltre, non ha alcuna percezione delle quote differenti alle quali si formano: scie che apparentemente s'incrociano o sembrano adiacenti possono essere separate da centinaia o migliaia di metri. Una scia a quota più alta, essendo più lontana, ha un aspetto più sottile di una che si forma a quota relativamente più bassa.
Le "prove" fotografiche degli sciachimisti sono piene di effetti di questo genere. Ne vedete una qui sotto, che su Sciechimiche.org è etichettata come esempio di scie chimiche conclamate (
qui):
Anche una scia intermittente non è da considerare anomala, come invece sostengono alcuni sciachimisti. Come dicevo, l'atmosfera ha zone calde e fredde, umide e secche, ed è in continuo rimescolamento. Se un aereo attraversa una zona in cui si avvicendano condizioni atmosferiche diverse, la scia di condensazione si forma soltanto dove lo consentono le condizioni dell'atmosfera.
Ma che dire dei misteriosi
"aerei bianchi senza insegne" e senza finestrini? C'è chi dice di averli visti e persino fotografati. Come ben spiegato dal ponderoso (e riccamente illustrato)
documento sulle scie chimiche preparato dagli esperti di MD80.it, sito di riferimento per i professionisti del volo italiani, qualsiasi aereo ad alta quota, visto da terra, tende ad assumere una colorazione bianco-azzurrognola per via della diffusione della luce nell'atmosfera. Esattamente come fanno le montagne innevate viste da lontano. E le livree degli aerei di linea sono praticamente tutte bianche (
"senza insegne", appunto) nella zona inferiore del velivolo.
L'apparente mancanza di finestrini è spiegata dal fatto che le foto mostrate dagli sciachimisti sono scattate da grande distanza (l'aereo è a vari chilometri di quota e raramente sta direttamente sopra il fotografo) con un teleobiettivo, e l'atmosfera tende ad offuscare i dettagli. Le immagini sono sfuocate e la loro bassa risoluzione non permette di distinguere un oggetto piccolo come un finestrino.
Provate ad andare a qualche chilometro da un aeroporto e guardate gli aerei che atterrano. Ne vedete i finestrini? Appunto. Oltretutto esistono anche gli aerei commerciali da trasporto, che effettivamente non hanno finestrini. L'assenza reale o apparente di finestrini, quindi, non prova assolutamente nulla.
Lo stesso documento di Md80.it spiega anche le segnalazioni di "scie chimiche" a bassa quota: sono semplicemente i vortici di condensazione (vapore acqueo, insomma) che si formano sull'aereo in determinate condizioni atmosferiche e che si possono osservare in molte immagini disponibili in Rete, come
questa e
questa. Non si tratta di fumogeni di quelli usati per abbellire i voli acrobatici, ma di pura e semplice condensazione momentanea di vapore acqueo.
Anche le "appendici strane" notate da alcuni sciachimisti sulle ali degli aerei non hanno nulla di strano: sono semplicemente le carenature degli attuatori idraulici che muovono i flap. Quelle situate alle estremità delle ali sono le
winglet, alettine sempre più diffuse sugli aerei moderni.
Lo "sfiatatoio" che si vede sulla coda di alcuni aerei, invece, non è lo scarico dell'irroratore chimico, ma semplicemente l'ugello di scarico del generatore ausiliario o
APU (Auxiliary Power Unit): una piccola turbina a gas.
Ma allora cosa c'è dietro la mania delle scie chimiche?E' chiaro che la teoria sciachimista è letteralmente campata per aria. Dunque perché tanto clamore? La gente è davvero così ingenua?
In parte sì. Complice il rimbambimento mediatico di giornali che dedicano la prima pagina alle lettere di consorti indignate e relativi maritini e di programmi televisivi stracolmi di niente, l'alfabetizzazione scientifica del cittadino medio è a livelli patetici, creando un terreno fertilissimo per qualsiasi teoria che faccia leva sulle paure istintive. Ma non è solo questo.
Bisogna aggiungere il fatto che il mistero si confeziona con poca fatica e vende molti più giornali della più intrigante delle ricerche scientifiche. Il complottismo paga, perché permette di vendere
libri, gadget, talismani e DVD, e appaga, perché crea seguaci; si diventa guru. Allora diventa chiaro perché le cariatidi del complottismo, come
Luogocomune.net, spaziano dall'11 settembre agli sbarchi lunari alle scie chimiche: si chiama
diversificazione del prodotto. E diventa chiaro perché le scie chimiche persistono. Sono un
business.
Mer 16 Feb 2011, 16:23 Da Neo
» WORKSHOP CON IL BREATHARIANO JERICHO SUNFIRE A MILANO IL 27 MARZO, L'ATLETA CHE PUÒ VIVERE SENZA CIBO E ACQUA INDEFINITAMENTE
Dom 06 Feb 2011, 13:11 Da Neo
» La finestra sul mondo
Lun 01 Mar 2010, 13:49 Da Giulilly
» DIRITTO E LEGGE
Mer 20 Gen 2010, 18:00 Da Neo
» pensieri di un' anima semplice
Sab 07 Nov 2009, 14:25 Da Michele Corso
» Pensieri di un'anima semplice
Ven 06 Nov 2009, 21:27 Da Lucia
» Nuovo blog sull'alimentazione istintiva
Gio 08 Ott 2009, 14:19 Da deadcassandra
» L'olio di Canola.
Mar 09 Giu 2009, 10:16 Da pinodd
» LE STORIE CHE NON RIUSCITE ANCORA A VEDERE (3)
Dom 07 Giu 2009, 23:16 Da pinodd