Saperi negati

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Saperi negati

Raccolta di Saperi e Pensieri negati (ai più) dall'inconsapevolezza (altrui e propria) e da altre Cause.

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4 partecipanti

    DIRITTO E LEGGE

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    Alex D.


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    Messaggio Da Alex D. Lun 20 Ott 2008, 14:59

    Ciao a tutti! A distanza di qualche mese torno a scrivere sul forum forse più importante con cui abbia avuto a che fare. Mi piacerebbe poter essere più presente, ma talvolta è tanto il timore di abbassare il livello della discussione.
    Comunque, sono qui per proporvi qualcosa che non c'è o che non ho visto: mi piacerebbe introdurre una sezione riservata al DIRITTO, inteso come leggi, regolamenti, direttive... questo è l'unico campo nel quale non avrei timore di interloquire con voi, essendo uno studente di giurisprudenza.
    Ci sarà pure fra voi un avvocato...un giudice...qualcuno a cui interessi parlare di ciò. Spero di si.

    Vi saluto tutti, in particolare il mio totem pinodd. Spero di trovare una sezione quando tornerò a trovarvi sempre che l'idea sia di vostro gradimento. Smile

    PS. Si tratterebbe, comunque, di una sezione in cui si parla, si discute, ma non si giudica. Perchè io, come tutti noi d'altronde, ho un mio pensiero guida: una legge, una sentenza si rispetta, non si giudica. sunny
    pinodd
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    Messaggio Da pinodd Lun 20 Ott 2008, 15:25

    Ciao Alex, bentornato sulla nave dei folli!
    Ciao, Pino.
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    Messaggio Da Neo Lun 20 Ott 2008, 15:41

    Alex D. ha scritto:Ciao a tutti! A distanza di qualche mese torno a scrivere sul forum forse più importante con cui abbia avuto a che fare. Mi piacerebbe poter essere più presente, ma talvolta è tanto il timore di abbassare il livello della discussione.
    Comunque, sono qui per proporvi qualcosa che non c'è o che non ho visto: mi piacerebbe introdurre una sezione riservata al DIRITTO, inteso come leggi, regolamenti, direttive... questo è l'unico campo nel quale non avrei timore di interloquire con voi, essendo uno studente di giurisprudenza.
    Ci sarà pure fra voi un avvocato...un giudice...qualcuno a cui interessi parlare di ciò. Spero di si.

    Vi saluto tutti, in particolare il mio totem pinodd. Spero di trovare una sezione quando tornerò a trovarvi sempre che l'idea sia di vostro gradimento. Smile

    PS. Si tratterebbe, comunque, di una sezione in cui si parla, si discute, ma non si giudica. Perchè io, come tutti noi d'altronde, ho un mio pensiero guida: una legge, una sentenza si rispetta, non si giudica. sunny



    Carissimo Alex D.,

    non ti dico quanto mi faccia piacere la tua proposta, che afferro al volo creando il Forum "Leggi e diritti".

    Sono d'accordo con te anche sul fatto che le sentenze debbano sempre e comunque essere rispettate e non possano essere giudicate.

    Semmai, si può discutere la Legge o il combinato di Leggi e norme che hanno portato a quella sentenza.

    Questo è un fatto che noi italiani non sempre comprendiamo, confondendo le sentenze con le Leggi.

    Benvenga quindi un Professionista che ci illumini.

    Cordialmente, Marco Cappelli.
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    blueberry


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    DIRITTO E LEGGE Empty Re: DIRITTO E LEGGE

    Messaggio Da blueberry Dom 03 Gen 2010, 10:57

    In una discussione su leggi e diritti (in questa societa), dovrebbe essere chiarito preliminarmente che il capitalismo in quanto non e' in grado di rispondere ai diritti naturali delle persone è un sistema criminale e criminogeno.
    Infatti i delitti comuni
    più frequenti sono quelli consumati contro il patrimonio ovvero contro la
    proprietà privata, considerata sacra indipendentemente dalla
    sproporzionalità rispetto al fabbisogno del
    proprietario (e sulla sacra proprietà privata si fondano sia il capitalismo
    sia dottrina sociale della Chiesa!)
    Nelle nostra sociata' si ruba principalmente per
    tre moventi: la fame, il bisogno e l’emulazione.
    Delinquere nel senso di trasgredire le leggi
    che tutelano la proprietà privata quale che sia - ha origine dunque
    sostanzialmente nell’ordinamento giuridico delle nostre società che
    da' luogo a quella delinquenza “indotta”, cioè consequenziale
    al sistema che dovrebbe essere considerata fisiologica per non dire normale.
    In uno Stato che rispondesse ai
    diritti naturali, al cittadino bastarebbe rispettare le leggi. In uno Stato
    capitalista che, in quanto tale, non rispetta i diritti naturali, al
    cittadino spesso non basta rispettare le leggi ed accontentarsi di quello
    che ottiene, e il piu’ delle volte non gli rimane altra scelta che provvedere con mezzi trasgressivi
    (illegali) propri alla soddisfazione dei diritti naturali ed entare cosi' nel
    cicuito della (cosiddetta) delinquenza.
    Nel contesto di uno Stato capitalista la massa dei cittadini è
    depredata della soddisfazione dei diritti naturali a favore di pochi predatori
    che hanno tutto e più di tutto. La scelta fra legalità e delinquenza dipende del pari
    essenzialmente dalle circostanze personali dell' individuo dettate dall’educazione acquisita dell'individuo e dal suo personale modo di reagire a questo
    ordinamento e questo stato di cose.
    Naturalmente, ci sono modi e modi di rubare,
    ma la maggior parte di chi ruba lo fa , per fare qualcosa di legittimo
    che lo Stato non gli consente di fare contro le sconfinate possibilità di pochi che sono in grado di farlo..
    Le carceri del mondo capitalista scoppiano di
    delinquenti indotti, rei soltanto di avere agito contro le ingiustizie del sistema capitalista
    e non necessariamente perche' sono ladri, Il motivo invece per cui la maggior parte dei
    cittadini si adegua alla legalità di un sistema ingiusto e sperequatorio
    naturalmente illegittimo, va semliplicemenete cercato nella nostra storia di codardie personali, e nei
    costumi e nella situazione in cui
    viviamo nelle societa capitaliste,
    fisiologicamente timorati dalle possibili sanzioni e disposti soltanto il piu' delle volte a goderci il poco
    nella pace da
    suddito ubbidiente
    La delinquenza predatoria indotta è espressione
    di uno Stato, che non fa il proprio dovere, che non si prende cura – come
    dovrebbe - dei propri cittadini. Il liberismo selvaggio poi – che affida le nostre vite al diritto del “mercato del lavoro” - (invece che alla soddisfazioni dei propri bisogni naturali) fa il resto ed è causa
    crescente di quella delinquenza predatoria indotta, e di collusione fra legalità
    e illegalità di sovraffollamento
    carcerario, di autogenerazione criminale, di degenerazione in violenza ed in
    autolesionismo della stessa delinquenza da compensazione ai fini della
    naturalmente legittima fruizione dei diritti naturali.

    Invece di disquisire (vacuamente) sul fatto se
    delle leggi debbano o no essre rispettate o giudicate (dovrebbero essere giudicate eccome!), dovremmo mettere sotto accusa e processare lo Stato
    capitalista inadempiente e induttore di delinquenza, lesiva dei nostri diritti
    naturali, se non volgiamo solo fare solo chiacchere (borgesi per giunta)[
    Neo
    Neo
    Admin


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    Messaggio Da Neo Mer 20 Gen 2010, 18:00

    Carissimo blueberry

    La passionalità delle tue parole è testimone delle tue ottime intenzioni...

    Trovo peraltro che - pur giusti i tuoi assunti, che condivido - sia ora di finirla di dare la colpa allo "Stato"...
    I responsabili die nostri mali siamo NOI e solo NOI. Smettiamola di scaricarci delle NOSTRE pesantissime responsabilità e trovare facili colpevoli altrove...

    Vedrò di spiegarmi meglio.

    CHI E' - "lo Stato"?

    Esso è iniquo, ottuso, assente, insensibile e tanto altro?

    Oppure è vivo, attivo, sofferente, impotente, dominato, traviato e tanto altro?

    CHI E' - "lo Stato"?

    Una compagine a tenuta stagna di burocrati organizzata piramidalmente, oppure l'insieme di noi Cittadini?

    L'uno e l'altro ad un tempo, vero? Ma il primo, l'insieme dei burocrati, NON E' "lo Stato" bensì l'insieme di individui che il POTERE usa per assoggettare lo Stato cioè noi - mentre il secondo, cioè l'insieme di noi Cittadini è quell'organismo vivente che con i propri fatti e comportamenti produce la PROPRIA quotidianità.

    Il Potere è tale solo nella misura in cui NOI concediamo che tale sia.

    Ergo: non diamo ad altri responsabilità nostre. E' vero ed è chiaro che il disagio di una certa (minoritaria) parte della Società potrebbe essere alleviato grazie all'intervento dello Stato-Potere, mentre questo non avviene, ma è ancora più vero (anche se meno chiaro) come siano i nostri personali egoismi (che sommati l'un l'altro producono per così dire un unico enorme egoismo...) a determinare ANCHE quei disagi e soprattuttto in primis una quotidianità oggi del tutto inaccettabile.

    Non mi dilungo, ma invito a riflettere su questo. Sono profondamente convinto che fin quando non esisterà una massa critica (ed il Potere fa e farà di tutto e di più per evitarlo) di persone consapevoli, niente e nessuno potrà impedire a chi ci fa del male di continuare a fare sempre peggio...

    Consiglio la lettura ALMENO di questo articolo:
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6445

    Neo

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