75 - Dove siamo arrivati

Un bel gioco dura poco, si dice. Si vede che quello di cui qui si dà notizia, durando da un pezzo, non è poi così attraente. Ma ricapitoliamone il senso complessivo.

Sì dà una dimensione che è al contempo storica e simbolica, teoria contemplativa e prassi concreta, parole e cose come diceva Michel Foucault, anche nel suo Archeologia del sapere. E si dà dunque tutto l''apparato' che ci riguarda, del quale con Heidegger abbiamo convenuto il carattere ontoteologico, in quanto in esso si intrecciano i diversi aspetti fattuali dell'Essere con la sua dimensione archetipica.

Si danno ahinoi storicamente anche le guerre. Quelle 'vere' e la loro versione più soft.
Ma, altresì, col Foucault più deleuziano, si dà un iniziale "colpo di dadi" e la presunta necessaria distribuzione di tutto ciò che ne consegue.
E si danno parecchi secoli di storia, nei quali, gattopardescamente, Tutto cambia, perché niente cambi.

Si danno poi i 'più' e i 'meno', chi sa e chi no. E chi più 'è' più sa. Chi-è-sa perciò.

In Tutto ciò si dà da un po' di tempo il reale tempo dell'informazione e, con Mc Luhan, il suo softice villaggio globale.

PUBBLICITA', POLITICA & PROGRESSO

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