Un solo pasto a base di OGM è in grado di trasferire a livello batterico
intestinale DNA estraneo con le conseguenze e/o modifiche genetiche
che nessuno può lontanamente immaginare.
“Le allergie delle piante GM è minima”, ricorda sempre la voce del
padrone. Peccato che “dal momento dell’introduzione della soia GM l’allergia a
tale alimento è cresciuta del 50%”[5]. Alla faccia del
“minimo”: l’allergia è raddoppiata!
Il pomodoro viola e altri cibi-farmaco
Finalmente arriva in tavola il pomodoro viola dalle proprietà anti-cancro.
A tale importante e fondamentale studio (Progetto Flora, un nome un programma!)
ha partecipato anche l’Istituto Europeo di oncologia dell’oncologo Umberto
Veronesi, dove lavora assieme alla figlia Giulia. Si tratta di un pomodoro a cui
sono stati impiantati - nel modo scientifico visto sopra - i geni del fiore
“Bocca di Leone”. Questa succosa prelibatezza da color violaceo sarebbe in grado
di produrre molte più antocianine, cioè un pigmento (colorante) idrosolubile
della famiglia dei flavonoidi. Un semplice antiossidante.
«Sappiamo da tempo – c’illumina il Veronesi - che il cibo è responsabile di
un’ampia quota di tumori e che alcuni alimenti come frutta e verdura hanno un
valore protettivo»[6] Verissimo, lo
diceva oltre 2500 anni fa il Padre della medicina moderna: Ippocrate di Cos.
Padre che molti medici oggi hanno rinnegato. «In futuro – continua l’Umberto -
la conoscenza del genoma delle piante ci permetterà di individuare meglio veri
cibi anti cancro. La genetica applicata alla produzione alimentare è una delle
aree in cui la ricerca scientifica può migliorare la nostra vita. È uno degli
strumenti offerti dalla conoscenza del Dna e con cui possiamo combattere le
grandi piaghe del pianeta: fame, malattie tumorali o cardiache».
Siccome la mappatura del genoma umano è stata un totale fallimento della
genetica classica - forse uno dei più bei autogol mai visti - oggi stanno
dirottando la ricerca, i nostri soldi, alla scoperta del genoma delle piante. Il
tutto ovviamente per il nostro bene e il nostro palato. Lo ricorda benissimo
Veronesi: con “la genetica applicata alla produzione alimentare (…) possiamo
sconfiggere: fame, malattie tumorali o cardiache”. Chi avrà il coraggio di
mettere i bastoni tra le ruote a simili ricerche?
Perché allora gli OGM? Lo scienziato Arpad Pusztai ha dimostrato in maniera
inconfutabile che gli OGM fanno ammalare gli animali in maniera molto grave. E
nell’uomo? Come mai sono stati tolti dal commercio prodotti che ricerche in
laboratorio hanno dimostrato essere pericolosi, mentre gli OGM ce li vogliono
far mangiare anche contro la nostra volontà? Forse vogliono farci ammalare?
Abbiamo visto che il DNA transgenico è in grado di superare la barriera gastrica
e di giungere nell’intestino, dove mescolandosi con i batteri che vivono al
nostro interno, potrebbe indurre proprio quel cancro che i pomodori viola
dovrebbero prevenire o curare!
Le persone ammalate o sempre malaticce, dipendenti da medici e farmaci di
qualsiasi genere e sorta, non sono veramente libere, e quindi facilmente
manipolabili e controllabili, rispetto ad una persona totalmente sana e forte.
Gli oncologi vedono di buon occhio gli alimenti transgenici: i cibi anticancro.
Se questi cibi effettivamente riducessero il cancro che lavoro andranno a fare
gli oncologi? Un Umberto Veronesi o un Umberto Tirelli e le loro rispettive
istituzioni miliardarie (l’Istituto europeo di oncologia di Milano e l’Istituto
di oncologia di Aviano) cosa faranno se il cancro, domani, grazie al pomodoro
viola, sparisse?
Solo le coscienze di coloro che propagandano mediaticamente certa
spazzatura alimentare lo sanno. Dico forse! E’ sottinteso che non può esistere
un cibo anticancro (questo gli esperti non possono non saperlo), perché il
cancro è un disagio che comprende tutto l’Essere umano nella sua completezza e
interezza. Non solo il corpo fisico, perché se fosse solo così, invece
dell’assurdo quanto ridicolo pomodoro viola basterebbe aumentare la dose di
Vitamina C (acido ascorbico) o di frutta fresca di stagione.
Perché gli oncologi invece di consigliare gli antiossidanti contenuti in un
pomodoro creato in laboratorio, con tutti i rischi che la manipolazione genetica
comporta, non consigliano dosi quotidiane di Vitamina C (acido ascorbico) o di
Sodio Ascorbato o di Ascorbato di Potassio? Forse perché i risultati non
tarderebbero a manifestarsi?
La fine della scienza Quando si accorgeranno che anche la mappatura del
genoma delle piante condurrà nel medesimo binario morto, dirotteranno i nostri
soldi e la ricerca (tanto le persone non si ricorderanno) verso lo studio, che
ne so, del “Riccio di mare”. Perché, dovete sapere, che il riccio è immune dal
cancro. I grandi geni, allora, partoriranno in provetta il primo “pomodoro
spinato”, che se ti punge mentre lo lavi, ben venga, perché i suoi aculei
inietteranno nel sangue una sostanza anti-tumorale…
A quel punto partiranno le campagne di PR con il loro prezzolati
testimonial, cioè quei personaggi illustri e altamente considerati dalle masse
(scienziati, oncologi, uomini dello spettacolo, ecc.) pagati profumatamente per
andare in televisione a decantare le proprietà curative del “pomoricci” o a
farsi fotografare mentre lo mangiano, o mentre si puliscono in denti a fine
pranzo con uno degli aculei. Quando verrà scoperto che il “pomoricci” è
l’ennesima bufala mediatica creata ad arte dalle lobbies per occupare il
cervello delle persone e distogliere l’attenzione dal problema vero (il cancro),
se ne inventeranno un altro, e un altro ancora. La storia lo insegna alla
perfezione, e nel frattempo, le persone continuano a morire…e continuano a
sperare nel medicamento o nell’ortaggio miracolosi.
“La sicurezza degli Ogm”, Arpad Pusztai e Susan Bardocz
[1] “La sicurezza degli ogm”, Arpad Pusztai e Susan Bardocz, ed. Edilibri
[2] Idem, pag. 71
[3] Ewen S.w.B, Pusztai, Lancet 16 ottobre 1999, vol. 354, pp. 1353-1354
[4] “La sicurezza degli ogm”, Arpad Pusztai e Susan Bardocz, ed. Edilibri, pag. 92
[5] Idem, pg. 93
[6] “E’ solo l’inizio. Basta con i pregiudizi”, Umberto Veronesi
intestinale DNA estraneo con le conseguenze e/o modifiche genetiche
che nessuno può lontanamente immaginare.
“Le allergie delle piante GM è minima”, ricorda sempre la voce del
padrone. Peccato che “dal momento dell’introduzione della soia GM l’allergia a
tale alimento è cresciuta del 50%”[5]. Alla faccia del
“minimo”: l’allergia è raddoppiata!
Il pomodoro viola e altri cibi-farmaco
Finalmente arriva in tavola il pomodoro viola dalle proprietà anti-cancro.
A tale importante e fondamentale studio (Progetto Flora, un nome un programma!)
ha partecipato anche l’Istituto Europeo di oncologia dell’oncologo Umberto
Veronesi, dove lavora assieme alla figlia Giulia. Si tratta di un pomodoro a cui
sono stati impiantati - nel modo scientifico visto sopra - i geni del fiore
“Bocca di Leone”. Questa succosa prelibatezza da color violaceo sarebbe in grado
di produrre molte più antocianine, cioè un pigmento (colorante) idrosolubile
della famiglia dei flavonoidi. Un semplice antiossidante.
«Sappiamo da tempo – c’illumina il Veronesi - che il cibo è responsabile di
un’ampia quota di tumori e che alcuni alimenti come frutta e verdura hanno un
valore protettivo»[6] Verissimo, lo
diceva oltre 2500 anni fa il Padre della medicina moderna: Ippocrate di Cos.
Padre che molti medici oggi hanno rinnegato. «In futuro – continua l’Umberto -
la conoscenza del genoma delle piante ci permetterà di individuare meglio veri
cibi anti cancro. La genetica applicata alla produzione alimentare è una delle
aree in cui la ricerca scientifica può migliorare la nostra vita. È uno degli
strumenti offerti dalla conoscenza del Dna e con cui possiamo combattere le
grandi piaghe del pianeta: fame, malattie tumorali o cardiache».
Siccome la mappatura del genoma umano è stata un totale fallimento della
genetica classica - forse uno dei più bei autogol mai visti - oggi stanno
dirottando la ricerca, i nostri soldi, alla scoperta del genoma delle piante. Il
tutto ovviamente per il nostro bene e il nostro palato. Lo ricorda benissimo
Veronesi: con “la genetica applicata alla produzione alimentare (…) possiamo
sconfiggere: fame, malattie tumorali o cardiache”. Chi avrà il coraggio di
mettere i bastoni tra le ruote a simili ricerche?
Perché allora gli OGM? Lo scienziato Arpad Pusztai ha dimostrato in maniera
inconfutabile che gli OGM fanno ammalare gli animali in maniera molto grave. E
nell’uomo? Come mai sono stati tolti dal commercio prodotti che ricerche in
laboratorio hanno dimostrato essere pericolosi, mentre gli OGM ce li vogliono
far mangiare anche contro la nostra volontà? Forse vogliono farci ammalare?
Abbiamo visto che il DNA transgenico è in grado di superare la barriera gastrica
e di giungere nell’intestino, dove mescolandosi con i batteri che vivono al
nostro interno, potrebbe indurre proprio quel cancro che i pomodori viola
dovrebbero prevenire o curare!
Le persone ammalate o sempre malaticce, dipendenti da medici e farmaci di
qualsiasi genere e sorta, non sono veramente libere, e quindi facilmente
manipolabili e controllabili, rispetto ad una persona totalmente sana e forte.
Gli oncologi vedono di buon occhio gli alimenti transgenici: i cibi anticancro.
Se questi cibi effettivamente riducessero il cancro che lavoro andranno a fare
gli oncologi? Un Umberto Veronesi o un Umberto Tirelli e le loro rispettive
istituzioni miliardarie (l’Istituto europeo di oncologia di Milano e l’Istituto
di oncologia di Aviano) cosa faranno se il cancro, domani, grazie al pomodoro
viola, sparisse?
Solo le coscienze di coloro che propagandano mediaticamente certa
spazzatura alimentare lo sanno. Dico forse! E’ sottinteso che non può esistere
un cibo anticancro (questo gli esperti non possono non saperlo), perché il
cancro è un disagio che comprende tutto l’Essere umano nella sua completezza e
interezza. Non solo il corpo fisico, perché se fosse solo così, invece
dell’assurdo quanto ridicolo pomodoro viola basterebbe aumentare la dose di
Vitamina C (acido ascorbico) o di frutta fresca di stagione.
Perché gli oncologi invece di consigliare gli antiossidanti contenuti in un
pomodoro creato in laboratorio, con tutti i rischi che la manipolazione genetica
comporta, non consigliano dosi quotidiane di Vitamina C (acido ascorbico) o di
Sodio Ascorbato o di Ascorbato di Potassio? Forse perché i risultati non
tarderebbero a manifestarsi?
La fine della scienza Quando si accorgeranno che anche la mappatura del
genoma delle piante condurrà nel medesimo binario morto, dirotteranno i nostri
soldi e la ricerca (tanto le persone non si ricorderanno) verso lo studio, che
ne so, del “Riccio di mare”. Perché, dovete sapere, che il riccio è immune dal
cancro. I grandi geni, allora, partoriranno in provetta il primo “pomodoro
spinato”, che se ti punge mentre lo lavi, ben venga, perché i suoi aculei
inietteranno nel sangue una sostanza anti-tumorale…
A quel punto partiranno le campagne di PR con il loro prezzolati
testimonial, cioè quei personaggi illustri e altamente considerati dalle masse
(scienziati, oncologi, uomini dello spettacolo, ecc.) pagati profumatamente per
andare in televisione a decantare le proprietà curative del “pomoricci” o a
farsi fotografare mentre lo mangiano, o mentre si puliscono in denti a fine
pranzo con uno degli aculei. Quando verrà scoperto che il “pomoricci” è
l’ennesima bufala mediatica creata ad arte dalle lobbies per occupare il
cervello delle persone e distogliere l’attenzione dal problema vero (il cancro),
se ne inventeranno un altro, e un altro ancora. La storia lo insegna alla
perfezione, e nel frattempo, le persone continuano a morire…e continuano a
sperare nel medicamento o nell’ortaggio miracolosi.
“La sicurezza degli Ogm”, Arpad Pusztai e Susan Bardocz
[1] “La sicurezza degli ogm”, Arpad Pusztai e Susan Bardocz, ed. Edilibri
[2] Idem, pag. 71
[3] Ewen S.w.B, Pusztai, Lancet 16 ottobre 1999, vol. 354, pp. 1353-1354
[4] “La sicurezza degli ogm”, Arpad Pusztai e Susan Bardocz, ed. Edilibri, pag. 92
[5] Idem, pg. 93
[6] “E’ solo l’inizio. Basta con i pregiudizi”, Umberto Veronesi
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