IL CANCRO COME NON LO AVETE MAI VISTO
Innanzitutto, bisogna prendere coscienza del fatto che ogni globalità (unità tra le unità) da noi sentita o definita è composta da un lato da molte altre globalità e dall’altro partecipa di una globalità molto più grande.
Un uomo fa parte dell’umanità e consiste lui stesso di organi, che sono parte di lui e al tempo stesso consistono di molte cellule, che a loro volta rappresentano le parti dell’organo. L’umanità si aspetta dal singolo uomo che si comporti in modo tale da essere utile all’evoluzione ed alla sopravvivenza dell’umanità. L’uomo si aspetta dai suoi organi che funzionino in modo tale da consentirgli la sopravvivenza. L’organo si aspetta dalle proprie cellule che facciano il loro dovere, come è indispensabile per la sopravvivenza dell’organo stesso.
In questa gerarchia, che potrebbe essere prolungata da entrambi i lati, quella globalità individuale (cellula, organo, uomo) è sempre in conflitto tra vita personale e subordinazione agli interessi dell’unità superiore. Ogni struttura complessa (umanità, stato, organo) fa in modo che possibilmente tutte le parti siano subordinate all’idea comune e la servano. Ogni sistema di norma tollera la fuoriuscita di alcuni (pochi) membri senza essere messo in pericolo come globalità. C’è però un limite superando il quale la totalità viene minacciata nella sua esistenza.
Il cancro non è un evento isolato che si presenta soltanto nelle forme patologiche note a tutti e che da lui prendono il nome: nel cancro troviamo un processo intelligente e molto differenziato, che occupa l’uomo su tutti i piani.
Continua al link: http://www.mediafire.com/?dt0gjzmszsi
Innanzitutto, bisogna prendere coscienza del fatto che ogni globalità (unità tra le unità) da noi sentita o definita è composta da un lato da molte altre globalità e dall’altro partecipa di una globalità molto più grande.
Un uomo fa parte dell’umanità e consiste lui stesso di organi, che sono parte di lui e al tempo stesso consistono di molte cellule, che a loro volta rappresentano le parti dell’organo. L’umanità si aspetta dal singolo uomo che si comporti in modo tale da essere utile all’evoluzione ed alla sopravvivenza dell’umanità. L’uomo si aspetta dai suoi organi che funzionino in modo tale da consentirgli la sopravvivenza. L’organo si aspetta dalle proprie cellule che facciano il loro dovere, come è indispensabile per la sopravvivenza dell’organo stesso.
In questa gerarchia, che potrebbe essere prolungata da entrambi i lati, quella globalità individuale (cellula, organo, uomo) è sempre in conflitto tra vita personale e subordinazione agli interessi dell’unità superiore. Ogni struttura complessa (umanità, stato, organo) fa in modo che possibilmente tutte le parti siano subordinate all’idea comune e la servano. Ogni sistema di norma tollera la fuoriuscita di alcuni (pochi) membri senza essere messo in pericolo come globalità. C’è però un limite superando il quale la totalità viene minacciata nella sua esistenza.
Il cancro non è un evento isolato che si presenta soltanto nelle forme patologiche note a tutti e che da lui prendono il nome: nel cancro troviamo un processo intelligente e molto differenziato, che occupa l’uomo su tutti i piani.
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