Polenta saracena con la bagna di porri, una vera bomba.
La farina base è quella di grano saraceno (Fagopyrum esculentum),
una poligonacea, e non una graminacea, perciò adatta anche ai celiaci,
la cui coltivazione fu introdotta in zona attorno all’anno Mille, forse
portata proprio dai Saraceni durante le loro scorrerie: essi avevano
già sperimentato sulle sierras spagnole la buona coltivazione di questo
"grano della brughiera", capace di vegetare in alta quota e al freddo.
Bollire 1 chilo di patate, appena coperte d'acqua salata, poi si
pestano bene, aggiungendo 100 g di farina di grano saraceno e
altrettanti di farina di frumento (o di farina gialla, in caso di
intolleranza) e facendo cuocere tutto fino ad ottenere, appunto, una
bella polenta. A parte si prepara il sugo, facendo rosolare nel burro i
porri e i funghi secchi, ammorbiditi e tagliuzzati in piccoli pezzi, ed
infine si aggiungono latte, panna, sale e pepe, fino ad ottenere una
crema saporita.
Chiaramente l’accompagnamento con un buon dolcetto o
un barbera d'annata è assai indicato, perché contribuisce a sviluppare
tepore e favorisce la siesta pomeridiana della domenica che col freddo è sacrosanta.
La farina base è quella di grano saraceno (Fagopyrum esculentum),
una poligonacea, e non una graminacea, perciò adatta anche ai celiaci,
la cui coltivazione fu introdotta in zona attorno all’anno Mille, forse
portata proprio dai Saraceni durante le loro scorrerie: essi avevano
già sperimentato sulle sierras spagnole la buona coltivazione di questo
"grano della brughiera", capace di vegetare in alta quota e al freddo.
Bollire 1 chilo di patate, appena coperte d'acqua salata, poi si
pestano bene, aggiungendo 100 g di farina di grano saraceno e
altrettanti di farina di frumento (o di farina gialla, in caso di
intolleranza) e facendo cuocere tutto fino ad ottenere, appunto, una
bella polenta. A parte si prepara il sugo, facendo rosolare nel burro i
porri e i funghi secchi, ammorbiditi e tagliuzzati in piccoli pezzi, ed
infine si aggiungono latte, panna, sale e pepe, fino ad ottenere una
crema saporita.
Chiaramente l’accompagnamento con un buon dolcetto o
un barbera d'annata è assai indicato, perché contribuisce a sviluppare
tepore e favorisce la siesta pomeridiana della domenica che col freddo è sacrosanta.
Mer 16 Feb 2011, 16:23 Da Neo
» WORKSHOP CON IL BREATHARIANO JERICHO SUNFIRE A MILANO IL 27 MARZO, L'ATLETA CHE PUÒ VIVERE SENZA CIBO E ACQUA INDEFINITAMENTE
Dom 06 Feb 2011, 13:11 Da Neo
» La finestra sul mondo
Lun 01 Mar 2010, 13:49 Da Giulilly
» DIRITTO E LEGGE
Mer 20 Gen 2010, 18:00 Da Neo
» pensieri di un' anima semplice
Sab 07 Nov 2009, 14:25 Da Michele Corso
» Pensieri di un'anima semplice
Ven 06 Nov 2009, 21:27 Da Lucia
» Nuovo blog sull'alimentazione istintiva
Gio 08 Ott 2009, 14:19 Da deadcassandra
» L'olio di Canola.
Mar 09 Giu 2009, 10:16 Da pinodd
» LE STORIE CHE NON RIUSCITE ANCORA A VEDERE (3)
Dom 07 Giu 2009, 23:16 Da pinodd