Il tesoro inghiottito dal Rodano
Un'equipe del Drassm (Dipartimento di ricerche archeologiche subacquatiche e sottomarine) scopre sul fondo del Rodano un tesoro seppellito da più di duemila anni.
L'avvenimento è accaduto di fronte al centro storico della città di Arles; si tratta senza ombra di dubbio della scoperta archeologica più importante degli ultimi cinquant'anni in Francia. A compierla è stato Luc Long, uno dei rari archeologici ad esplorare questo fiume pericoloso, ove la visibilità è quasi nulla.
Sino ad oggi, non vi erano state trovate che anfore, testimonianze dell'incrollabile attività del porto antico di Arles. Tutto è cominciato con la localizzazione di un relitto in legno di 30 m di lunghezza, trovato a 10 m di profondità; gli esperti datano questa im barcazione 50 a .C. e allargano gli scavi di alcune centinaia di metri. Ed è allora che gli archeologi fanno una strabiliante scoperta: una trentina di sculture, vecchi di circa duemila anni. Bronzi, busti, ritratti di divinità maschili e femminili, e tra loro un busto in marmo riconoscibile fra tutti: Giulio Cesare fondatore di Arles nel 46 a .C.
La scoperta di Luc Long è incredibile! Sino ad oggi, non esistevano chhe due rappresentazioni di Giulio Cesare esistenti al mondo. La prima è stata scolpita al momento della sua morte, la seconda, molto dopo lasua dipartita, e dalla quale fu poi divinizzato. Nessuna delle due era stata ritrovata in Francia.
La scultura emersa dalle acque del Rodano mostra un Giulio Cesare molto veritiero: si tratta senza dubbio del primo ritratto di Giulio Cesare vivente! Ma ci sono stati anche altri ritrovamenti eccezionali: una statua di Nettuno in marmo bianco, intatta tranne per i piedi che sono stati trovati qualche giorn o dopo; sul basamento sui quali vi è scolpita una dedica a Settimio Severo e ai suoi due figli, datata 210 d.C.. La statua è sistemata in tutta sicurezza sull'imbarcazione degli archeologi: il suo valore è inestimabile!
Ancora oggi, l'equipe di Luc Long continua ad assemblare elementi di decori appartenenti a edifici sempre più imponenti.
Fonte: programmes.france3.fr del 12 giugno 2008
Un'equipe del Drassm (Dipartimento di ricerche archeologiche subacquatiche e sottomarine) scopre sul fondo del Rodano un tesoro seppellito da più di duemila anni.
L'avvenimento è accaduto di fronte al centro storico della città di Arles; si tratta senza ombra di dubbio della scoperta archeologica più importante degli ultimi cinquant'anni in Francia. A compierla è stato Luc Long, uno dei rari archeologici ad esplorare questo fiume pericoloso, ove la visibilità è quasi nulla.
Sino ad oggi, non vi erano state trovate che anfore, testimonianze dell'incrollabile attività del porto antico di Arles. Tutto è cominciato con la localizzazione di un relitto in legno di 30 m di lunghezza, trovato a 10 m di profondità; gli esperti datano questa im barcazione 50 a .C. e allargano gli scavi di alcune centinaia di metri. Ed è allora che gli archeologi fanno una strabiliante scoperta: una trentina di sculture, vecchi di circa duemila anni. Bronzi, busti, ritratti di divinità maschili e femminili, e tra loro un busto in marmo riconoscibile fra tutti: Giulio Cesare fondatore di Arles nel 46 a .C.
La scoperta di Luc Long è incredibile! Sino ad oggi, non esistevano chhe due rappresentazioni di Giulio Cesare esistenti al mondo. La prima è stata scolpita al momento della sua morte, la seconda, molto dopo lasua dipartita, e dalla quale fu poi divinizzato. Nessuna delle due era stata ritrovata in Francia.
La scultura emersa dalle acque del Rodano mostra un Giulio Cesare molto veritiero: si tratta senza dubbio del primo ritratto di Giulio Cesare vivente! Ma ci sono stati anche altri ritrovamenti eccezionali: una statua di Nettuno in marmo bianco, intatta tranne per i piedi che sono stati trovati qualche giorn o dopo; sul basamento sui quali vi è scolpita una dedica a Settimio Severo e ai suoi due figli, datata 210 d.C.. La statua è sistemata in tutta sicurezza sull'imbarcazione degli archeologi: il suo valore è inestimabile!
Ancora oggi, l'equipe di Luc Long continua ad assemblare elementi di decori appartenenti a edifici sempre più imponenti.
Fonte: programmes.france3.fr del 12 giugno 2008
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