Questo ho sentito dire dal Sublime, dal Santo: quali che siano, o bhikkhu, le azioni profittevoli condizionanti rinascita, esse non valgono però tutte insieme la sedicesima parte dell’amore e della compassione; amore e compassione, in verità, quelle superando, brillano, rifulgono, risplendono.
Proprio come, o bhikkhu, la luce di qualsivoglia stella non vale neanche la sedicesima parte di quelladella luna, poiché la luce della luna, quella superando, brilla, rifulge, risplende, proprio così, o bhikkhu, quali che siano le azioni profittevoli condizionanti rinascita, esse non valgono tutte insieme la sedicesima parte dell’amore e della compassione; benevolenza ed emancipazione dell'animo infatti, quelle superando, brillano, rifulgono, risplendono. Proprio come, o bhikkhu, nell'ultimo mese delle piogge autunnali, dissolvendosi le nubi nel cielo che si rasserena, il sole, superando la nebbia, disperdendo la foschia in ogni regione del cielo, brilla, rifulge, risplende; proprio così, o bhikkhù, quali che siano le azioni profittevoli condizionanti rinascita, esse non valgono tutte insieme la sedicesima parte dell’amore e della compassione; amore e compassione infatti, quelle superando, brillano, rifulgono, risplendono. Proprio come, o bhikkhu, di notte verso l'alba la stella del mattino brilla, rifulge, risplende, proprio così, o bhikkhu, quali che siano le azioni profittevoli condizionanti rinascita, esse non valgono tutte insieme la sedicesima parte dell’amore e della compassione; amore e compassione infatti, quelle superando, brillano, rifulgono, risplendono.
Questa massima ha enunciato il Sublime, e per questo così vien detto:
A chi intento coltiva illimitato amore,
realizzando la distruzione delle basi della rinascita
sono tenui i legami.
E se colui il quale con animo puro
Dimostra amore per un solo essere vivente acquista perciò del profitto,
un più grande profitto acquista l'ariya compassionevole verso tutti i viventi.
Quei saggi sovrani i quali,
conquistati popolosi territori,
andarono in giro offrendo sacrifici
(sacrificio del cavallo, sacrifici umani,
sacrifici con la lancia, sacrifici di soma
dai copiosi risultati),
non ottennero la sedicesima parte di ciò che ottiene colui
che ha l'animo intonato all’amore
(come lo splendore della luna supera
quello di tutte le stelle insieme).
Colui che non uccide e non fa uccidere,
che non opprime e non fa opprimere,
è amichevole verso tutti i viventi ed a lui nessuno è ostile.
Questa massima ho sentito enunciare dal Sublime.
Proprio come, o bhikkhu, la luce di qualsivoglia stella non vale neanche la sedicesima parte di quelladella luna, poiché la luce della luna, quella superando, brilla, rifulge, risplende, proprio così, o bhikkhu, quali che siano le azioni profittevoli condizionanti rinascita, esse non valgono tutte insieme la sedicesima parte dell’amore e della compassione; benevolenza ed emancipazione dell'animo infatti, quelle superando, brillano, rifulgono, risplendono. Proprio come, o bhikkhu, nell'ultimo mese delle piogge autunnali, dissolvendosi le nubi nel cielo che si rasserena, il sole, superando la nebbia, disperdendo la foschia in ogni regione del cielo, brilla, rifulge, risplende; proprio così, o bhikkhù, quali che siano le azioni profittevoli condizionanti rinascita, esse non valgono tutte insieme la sedicesima parte dell’amore e della compassione; amore e compassione infatti, quelle superando, brillano, rifulgono, risplendono. Proprio come, o bhikkhu, di notte verso l'alba la stella del mattino brilla, rifulge, risplende, proprio così, o bhikkhu, quali che siano le azioni profittevoli condizionanti rinascita, esse non valgono tutte insieme la sedicesima parte dell’amore e della compassione; amore e compassione infatti, quelle superando, brillano, rifulgono, risplendono.
Questa massima ha enunciato il Sublime, e per questo così vien detto:
A chi intento coltiva illimitato amore,
realizzando la distruzione delle basi della rinascita
sono tenui i legami.
E se colui il quale con animo puro
Dimostra amore per un solo essere vivente acquista perciò del profitto,
un più grande profitto acquista l'ariya compassionevole verso tutti i viventi.
Quei saggi sovrani i quali,
conquistati popolosi territori,
andarono in giro offrendo sacrifici
(sacrificio del cavallo, sacrifici umani,
sacrifici con la lancia, sacrifici di soma
dai copiosi risultati),
non ottennero la sedicesima parte di ciò che ottiene colui
che ha l'animo intonato all’amore
(come lo splendore della luna supera
quello di tutte le stelle insieme).
Colui che non uccide e non fa uccidere,
che non opprime e non fa opprimere,
è amichevole verso tutti i viventi ed a lui nessuno è ostile.
Questa massima ho sentito enunciare dal Sublime.
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