Saperi negati

Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
Saperi negati

Raccolta di Saperi e Pensieri negati (ai più) dall'inconsapevolezza (altrui e propria) e da altre Cause.

Navigazione

Ultimi argomenti attivi

» Dottor Dahlke a Milano 18 - 19 - 20 marzo 2011
L'uovo di Pasqua e il suo significato simbolico EmptyMer 16 Feb 2011, 16:23 Da Neo

» WORKSHOP CON IL BREATHARIANO JERICHO SUNFIRE A MILANO IL 27 MARZO, L'ATLETA CHE PUÒ VIVERE SENZA CIBO E ACQUA INDEFINITAMENTE
L'uovo di Pasqua e il suo significato simbolico EmptyDom 06 Feb 2011, 13:11 Da Neo

» La finestra sul mondo
L'uovo di Pasqua e il suo significato simbolico EmptyLun 01 Mar 2010, 13:49 Da Giulilly

» DIRITTO E LEGGE
L'uovo di Pasqua e il suo significato simbolico EmptyMer 20 Gen 2010, 18:00 Da Neo

» pensieri di un' anima semplice
L'uovo di Pasqua e il suo significato simbolico EmptySab 07 Nov 2009, 14:25 Da Michele Corso

» Pensieri di un'anima semplice
L'uovo di Pasqua e il suo significato simbolico EmptyVen 06 Nov 2009, 21:27 Da Lucia

» Nuovo blog sull'alimentazione istintiva
L'uovo di Pasqua e il suo significato simbolico EmptyGio 08 Ott 2009, 14:19 Da deadcassandra

» L'olio di Canola.
L'uovo di Pasqua e il suo significato simbolico EmptyMar 09 Giu 2009, 10:16 Da pinodd

» LE STORIE CHE NON RIUSCITE ANCORA A VEDERE (3)
L'uovo di Pasqua e il suo significato simbolico EmptyDom 07 Giu 2009, 23:16 Da pinodd


    L'uovo di Pasqua e il suo significato simbolico

    pinodd
    pinodd


    Numero di messaggi : 926
    Età : 76
    Località : Caprarica di Lecce
    Data d'iscrizione : 09.06.08

    L'uovo di Pasqua e il suo significato simbolico Empty L'uovo di Pasqua e il suo significato simbolico

    Messaggio Da pinodd Dom 12 Apr 2009, 09:21

    L'uovo e il suo significato simbolico di Nelda Pegazzano

    Quale è il vero significato dell'uovo di Pasqua?
    Nell'iconografia cristiana, l'uovo è il simbolo della Resurrezione, il suo guscio rappresenta la tomba dalla quale esce un essere vivente.
    Secondo il paganesimo, invece, l'uovo è simbolo di fertilità:dell'eterno ritorno della vita.
    Dipingere e decorare le uova durante il periodo pasquale risale a quest'ultimo periodo: donarne uno colorato era sinonimo di auguri e buoni auspici.
    Queste piccole sfere ovaloidi, fragili e delicate, possono essere dipinte con colori naturali, un divertimento assolutamente innocuo per tutta la famiglia:le bucce di cipolla cotte e il tè, colorano di marrone; foglie di edera e ortica, le rendono verdi; zafferano cotto e cumino per il giallo; succo di rape rosse per il rosso.
    Se volete colorale in modo duraturo, fate così: mettete le uova sode nell'acqua calda colorata finché non hanno raggiunto una colorazione abbastanza intensa.
    Le uova crude, invece, dovranno essere cotte direttamente insieme al colore oppure alle foglie, poi fatte raffreddare nell'acqua.
    Se aggiungerete dell'aceto i colori resteranno più brillanti.
    Per decorale fate così: svuotate le uova crude soffiando via il contenuto, poi dipingetele.
    Potrete usarle come decorazione per l'albero pasquale oppure per creare fantasiosi ramoscelli.

    L'uovo di Pasqua nella storia

    L'uovo rappresenta la Pasqua nel mondo intero e come simbolo ha subito ogni genere di manipolazione estetica: è stato dipinto, intagliato, ricoperto; la sua forma è stata riprodotta con elementi diversi: da quelli commestibili come il cioccolato e lo zucchero, a quelli più duraturi come la terracotta o la carta pesta.
    Ma mentre le uova di cartone o di cioccolato sono di origine recente, quelle vere, colorate o dorate hanno un'origine che pesca nel lontano passato.
    Le uova, infatti, forse anche per la loro forma e sostanza molto particolare, hanno sempre rivestito un ruolo unico, quello del simbolo della vita in sé, ma anche del mistero, quasi della sacralità.
    Già al tempo del paganesimo in alcune credenze il Cielo e la terra erano ritenuti due metà dello stesso uovo, e le uova erano il simbolo del ritorno della vita.
    Gli uccelli infatti si preparavano il nido d'amore e lo riempivano di uova: a quel punto tutti sapevano che l'inverno ed il freddo erano ormai passati.
    I Greci, i Cinesi ed i Persiani se li scambiavano come dono per le feste Primaverili, così come nell'antico Egitto le uova decorate erano scambiate all'equinozio di primavera, data di inizio del "nuovo anno", quando ancora l'anno si basava sulle stagioni. L'uovo era visto come simbolo di fertilità e quasi magia, a causa dell'allora inspiegabile nascita di un essere vivente da un oggetto così particolare.
    E le uova venivano pertanto considerate oggetti dai poteri speciali, ed erano interrate sotto le fondamenta degli edifici per tenere lontano il male, portate in grembo dalle donne in stato interessante per scoprire il sesso del nascituro e le spose vi passavano sopra prima di entrare nella loro nuova casa.
    Le uova, associate alla primavera per secoli, con l'avvento del Cristianesimo divennero simbolo della rinascita non della natura ma dell'uomo stesso, della resurrezione del Cristo: come un pulcino esce dell'uovo, oggetto a prima vista inerte, Cristo uscì vivo dalla sua tomba.
    Nella simbologia, le uova colorate con colori brillanti rappresentano i colori della primavera e la luce del sole.
    Quelle colorate di rosso scuro sono invece simbolo del sangue del Cristo. Anche nel Medioevo le uova venivano donate, insieme ad altri oggetti, a bambini e servitù per festeggiare il giorno della Resurrezione.
    L'usanza di donare uova decorate con elementi preziosi va molto indietro nel tempo e già nei libri contabili di Edoardo I di Inghilterra risulta segnata una spesa di 18p. per 450 uova rivestite d'oro e decorate da donare come regalo di Pasqua. Ma le uova più famose furono indubbiamente quelle di un maestro orafo, Peter Carl Fabergè, che nel 1883 ricevette dallo zar Alessandro, la commissione per la creazione di un dono speciale per la zarina Maria.
    Il primo Fabergé fu un uovo di platino smaltato bianco che si apriva per rivelare un uovo d'oro che a sua volta conteneva un piccolo pulcino d'oro ed una miniatura della corona imperiale.
    Gli zar ne furono così entusiasti che ordinarono a Fabergé di preparare tutta una serie di uova da donare tutti gli anni.
    E la tradizione continuò anche con lo zar Nicola II, figlio di Alessandro, fino ad un totale di 57 uova.

      La data/ora di oggi è Ven 19 Apr 2024, 11:47