Ho voluto dare un titolo a questo argomento, di sicuro ed importante aspetto, ricollegando in esso, il concetto del profitto, come strumento con cui è possibile creare e generare quella plusvalenza monetaria necessaria, al fine di sviluppare quelle condizioni utili, con cui poter far crescere, sviluppare l'economia, di una nazione, o paese, o comunità.
Sono ragionamenti logici, che dovrebbero far indirizzare la nostra attenzione, e far comprendere sull'impossibilità di poter far crescere una nazione e la sua popolazione, volendo sostenere che sarebbe giusto che tutti lavorassero senza produrre un profitto, quindi, facendo baratto di valori monetari, con rapporti pari 1:1 (come succede con la Banca del Tempo).
Per rapporto di interscambio 1:1, si intenderebbe far comprendere, che se un privato, ottiene in pagamento per una propria ora di lavoro, (supponiamo 10€), un'ora di lavoro di un'altro privato, fra i due soggetti, non risulterebbe esserci nessuna plusvalenza monetaria in dimostrazione dell'eccesso, quindi nessun profitto per entrambi.
In questo contesto, si realizzerebbe solo il soddisfacimento di un bisogno, fra i due individui.
La moneta cartacea od elettronica usata, che risulterebbe essere utilizzata nel mezzo fra i due soggetti giuridici, quindi, manifesterebbe solo la rappresentazione di una transazione di valori, ma di un suo eccesso, di una plusvalenza, di un guadagno, non ve ne sarebbe assolutamente nessuna traccia.
Procedendo nel nostro ragionamento logico, se una nazione, città, paese, gruppo o comunità, decidesse di intraprendere la strada dell'emissione monetaria, e volesse far crescere l'economia di tutti i suoi concittadini, del loro potere di acquisto o aumento del salario, dovrà per forza di cosa, occuparsi anche di tutti quei fattori che dovrebbero essere congiunti ad una VERA moneta, e non dovrebbe tanto più, potersi desimere dalla responsabilità del dover poter sempre includere tutti coloro che vorrebbero fare parte del nuovo circuito, (immigrati o i giovani in attesa di occupazione), discriminandoli od allungandogli l'attesa dell'entrata nella produttività, (sempre più lunga ed estenuante).
Inoltre, la stessa comunità, dovrebbe preoccuparsi di monitorare il tasso di inflazione, il tasso occupazionale, il tasso degli investimenti rivolti alla produttività effettiva e non verso quella immobiliare.......... speculativa.
Per poter mantenere in equilibrio l'intera massa di moneta emessa senza nessuna produttività alla sua base, che viene provocata oggi da molteplici concause, quali il pensionamento di persone anziane, la spesa per l'assistenzialismo, l'aumento demografico, l'attesa occupazionale, dovrebbe essere una primaria caratteristica e dovrebbe essere considerata quella fondamentale.
Questi fattori, che sono tutti riconducibili ad una ripartizione/suddivisione di massa monetaria fra tutte le parti sociali e quelle produttive, che è rivolta a tutte quelle persone che non avrebbero contribuito con il loro lavoro/prestazioni, alla sua emissione, risulterebbero, nei fatti, ad essere considerati come quei "soggetti" che alimenterebbero quella fascia di "mantenuti", che sono sostenuti dall'intera collettività.
In termini di moneta, in questa situazione, si provoca un'abbassamento della quantità di moneta procapite, quindi, per mantenere in equilibrio fra loro questi due "oggetti" economici, che sono esattamente in contrapposizione fra loro, il bisogno che una comunità crei un profitto, diventa estremamente necessario, al fine di compensare e gestire la sostenibiltà, dell'intero sistema monetario che vuole essere adottato.
Questi fattori di primissima importanza, sono quelli che causano la "rarefazione monetaria", cioè l'abbassamento di quantità monetaria procapite utilizzabile.
Dovrebbe essere chiaro, che suddividendo la stessa massa, fra i sempre più concittadini che ne necessitano e la utilizzano, sommata all'immobilizzazione delle risorse risparmiate nel settore immobiliare, tutta questa situazione, nel suo contesto, sarebbe la causa primaria dell'aumento dell'inflazione, dell'aumento dei prezzi, e quindi, la causa che genererebbe l'impoverimento globale, dell'intera comunità.
Per poter fermare questo processo deleterio, e forbice, è necessario, ma quantomai di priorità assoluta, intervenire su due fronti:
1° Quello di riuscire ad estrapolare un determinato valore monetario, dall'abbattimento dei prezzi correnti, (scontistica), per dare un sollievo immediato.
2° Contemporaneamente, poter alimentare un profitto, tramite l' utilizzo di questo valore inizialmente estratto, ed indirizzarlo verso la realizzazione di un profitto equo e meritocratico, oltre che matematico, nel salariato e in nuova occupazione.
L'obiettivo dovrebbe essere quello di aumentare globalmente il potere di acquisto individuale tramite i salari, e tramite un risparmio forzatamente contrattato, realizzando così, il benessere di una collettività.
Questo potrà essere raggiungibile soltanto se, ed utilizzando entrambe, questi due obiettivi, includendovi i due fattori espressi, sia congiuntamente, che nello stesso momento applicativo.
Per poter gestire questa plusvalenza monetaria (risparmio/accantonamento) contemporaneamente, è necessario che sia tutta la collettività, che sia in accordo e a conoscenza dell'intero programma proposto, se non altro, per poter acconsentire con la propria adesione e disponibilità, alla realizzazione di questo giusto fine collettivo.
Ecco quindi che la gestione del "Risparmio", comparirebbe sulla scena di una situazione, che potrebbe generare il cambiamento, il vero cambiamento.
Ecco come l'eccedenza di un determinato valore monetario, prenderebbe la giusta direzione intellettuale, ed ormai considerabile, quanto mai indispensabile necessità, di doversi procurare un profitto, un guadagno.
Ecco, che l'indirizzamento degli investimenti, prenderebbe corpo, nell'intero nuovo contesto.
Ma per potersi attivare in tal senso, è necessario che la collettività comprenda, che il profitto, ed un capitale inizialmente accumulato o prodotto, dovrebbe diventare un'obiettivo necessario.
Tutti gli appartenenti alla collettività preposta alla realizzazione di questo obiettivo, per staccarsi da un sistema che, invece di creare ricchezza per tutti, pensa solo ad arricchire sè stesso, dovrebbero avere chiaro questo concetto!
Applicando un contesto contrario al profitto, cioè di "Non-Profit", anzichè creare e/o sostenere il benessere collettivo, si genererebbe soltanto una contribuzione ad aiutare il sistema che invece vorremmo combattere, rimanendo totalmente sotto questa tipologia di dipendenza, (cioè sotto chi ha l'egemonia del capitale) e si contribuirebbe all'esatto opposto, ad un individuale indebolimento, ad un proprio continuo assoggettamento alla schiavitù, che continueremmo a percorrere all'infinito, nei confronti di chi oggi gestisce, il capitale del mondo.
Così facendo e perseguendo sulla stessa strada, poi, non si farebbe altro che far concatenare sempre fra loro, tutti quegli aspetti monetari negativi, (già citati sopra), dando, sia al termine "solidarietà", soltanto una "parvenza di coerenza iniziale" e soltanto in prima "battuta".
Inoltre, e fattore ben più allarmante, sia il nostro indebitamento che dipendenza, saranno future situazioni che non raggiungeranno mai l'essere eliminate, ed anzi, ci faranno percorrere sempre la stessa strada di continuo arricchimento del sistema bancario e delle multinazionali, ed un continuo indebitamento sempre maggiore, del popolo.
Tutto ciò è discutibile.......molto discutibile!
Alla fine, risulterebbe essere una colossale "gran menzogna ed inganno", oltrechè di "Alto Tradimento", che sulla logica di una sua sostenibilità matematica, poco avrebbe dall'essere continuamente esposta, come l'essere la sua massima espressione di lealtà, nei confronti del popolo.
Tutti coloro che sostengono questo processo, come l'essere l'unica soluzione di tutti i problemi del mondo, invero, fanno e sosterranno, chi coscientemente, chi non, lo stesso gioco del "potere".
Cordialità.
Enrico Frassinetti
Sono ragionamenti logici, che dovrebbero far indirizzare la nostra attenzione, e far comprendere sull'impossibilità di poter far crescere una nazione e la sua popolazione, volendo sostenere che sarebbe giusto che tutti lavorassero senza produrre un profitto, quindi, facendo baratto di valori monetari, con rapporti pari 1:1 (come succede con la Banca del Tempo).
Per rapporto di interscambio 1:1, si intenderebbe far comprendere, che se un privato, ottiene in pagamento per una propria ora di lavoro, (supponiamo 10€), un'ora di lavoro di un'altro privato, fra i due soggetti, non risulterebbe esserci nessuna plusvalenza monetaria in dimostrazione dell'eccesso, quindi nessun profitto per entrambi.
In questo contesto, si realizzerebbe solo il soddisfacimento di un bisogno, fra i due individui.
La moneta cartacea od elettronica usata, che risulterebbe essere utilizzata nel mezzo fra i due soggetti giuridici, quindi, manifesterebbe solo la rappresentazione di una transazione di valori, ma di un suo eccesso, di una plusvalenza, di un guadagno, non ve ne sarebbe assolutamente nessuna traccia.
Procedendo nel nostro ragionamento logico, se una nazione, città, paese, gruppo o comunità, decidesse di intraprendere la strada dell'emissione monetaria, e volesse far crescere l'economia di tutti i suoi concittadini, del loro potere di acquisto o aumento del salario, dovrà per forza di cosa, occuparsi anche di tutti quei fattori che dovrebbero essere congiunti ad una VERA moneta, e non dovrebbe tanto più, potersi desimere dalla responsabilità del dover poter sempre includere tutti coloro che vorrebbero fare parte del nuovo circuito, (immigrati o i giovani in attesa di occupazione), discriminandoli od allungandogli l'attesa dell'entrata nella produttività, (sempre più lunga ed estenuante).
Inoltre, la stessa comunità, dovrebbe preoccuparsi di monitorare il tasso di inflazione, il tasso occupazionale, il tasso degli investimenti rivolti alla produttività effettiva e non verso quella immobiliare.......... speculativa.
Per poter mantenere in equilibrio l'intera massa di moneta emessa senza nessuna produttività alla sua base, che viene provocata oggi da molteplici concause, quali il pensionamento di persone anziane, la spesa per l'assistenzialismo, l'aumento demografico, l'attesa occupazionale, dovrebbe essere una primaria caratteristica e dovrebbe essere considerata quella fondamentale.
Questi fattori, che sono tutti riconducibili ad una ripartizione/suddivisione di massa monetaria fra tutte le parti sociali e quelle produttive, che è rivolta a tutte quelle persone che non avrebbero contribuito con il loro lavoro/prestazioni, alla sua emissione, risulterebbero, nei fatti, ad essere considerati come quei "soggetti" che alimenterebbero quella fascia di "mantenuti", che sono sostenuti dall'intera collettività.
In termini di moneta, in questa situazione, si provoca un'abbassamento della quantità di moneta procapite, quindi, per mantenere in equilibrio fra loro questi due "oggetti" economici, che sono esattamente in contrapposizione fra loro, il bisogno che una comunità crei un profitto, diventa estremamente necessario, al fine di compensare e gestire la sostenibiltà, dell'intero sistema monetario che vuole essere adottato.
Questi fattori di primissima importanza, sono quelli che causano la "rarefazione monetaria", cioè l'abbassamento di quantità monetaria procapite utilizzabile.
Dovrebbe essere chiaro, che suddividendo la stessa massa, fra i sempre più concittadini che ne necessitano e la utilizzano, sommata all'immobilizzazione delle risorse risparmiate nel settore immobiliare, tutta questa situazione, nel suo contesto, sarebbe la causa primaria dell'aumento dell'inflazione, dell'aumento dei prezzi, e quindi, la causa che genererebbe l'impoverimento globale, dell'intera comunità.
Per poter fermare questo processo deleterio, e forbice, è necessario, ma quantomai di priorità assoluta, intervenire su due fronti:
1° Quello di riuscire ad estrapolare un determinato valore monetario, dall'abbattimento dei prezzi correnti, (scontistica), per dare un sollievo immediato.
2° Contemporaneamente, poter alimentare un profitto, tramite l' utilizzo di questo valore inizialmente estratto, ed indirizzarlo verso la realizzazione di un profitto equo e meritocratico, oltre che matematico, nel salariato e in nuova occupazione.
L'obiettivo dovrebbe essere quello di aumentare globalmente il potere di acquisto individuale tramite i salari, e tramite un risparmio forzatamente contrattato, realizzando così, il benessere di una collettività.
Questo potrà essere raggiungibile soltanto se, ed utilizzando entrambe, questi due obiettivi, includendovi i due fattori espressi, sia congiuntamente, che nello stesso momento applicativo.
Per poter gestire questa plusvalenza monetaria (risparmio/accantonamento) contemporaneamente, è necessario che sia tutta la collettività, che sia in accordo e a conoscenza dell'intero programma proposto, se non altro, per poter acconsentire con la propria adesione e disponibilità, alla realizzazione di questo giusto fine collettivo.
Ecco quindi che la gestione del "Risparmio", comparirebbe sulla scena di una situazione, che potrebbe generare il cambiamento, il vero cambiamento.
Ecco come l'eccedenza di un determinato valore monetario, prenderebbe la giusta direzione intellettuale, ed ormai considerabile, quanto mai indispensabile necessità, di doversi procurare un profitto, un guadagno.
Ecco, che l'indirizzamento degli investimenti, prenderebbe corpo, nell'intero nuovo contesto.
Ma per potersi attivare in tal senso, è necessario che la collettività comprenda, che il profitto, ed un capitale inizialmente accumulato o prodotto, dovrebbe diventare un'obiettivo necessario.
Tutti gli appartenenti alla collettività preposta alla realizzazione di questo obiettivo, per staccarsi da un sistema che, invece di creare ricchezza per tutti, pensa solo ad arricchire sè stesso, dovrebbero avere chiaro questo concetto!
Applicando un contesto contrario al profitto, cioè di "Non-Profit", anzichè creare e/o sostenere il benessere collettivo, si genererebbe soltanto una contribuzione ad aiutare il sistema che invece vorremmo combattere, rimanendo totalmente sotto questa tipologia di dipendenza, (cioè sotto chi ha l'egemonia del capitale) e si contribuirebbe all'esatto opposto, ad un individuale indebolimento, ad un proprio continuo assoggettamento alla schiavitù, che continueremmo a percorrere all'infinito, nei confronti di chi oggi gestisce, il capitale del mondo.
Così facendo e perseguendo sulla stessa strada, poi, non si farebbe altro che far concatenare sempre fra loro, tutti quegli aspetti monetari negativi, (già citati sopra), dando, sia al termine "solidarietà", soltanto una "parvenza di coerenza iniziale" e soltanto in prima "battuta".
Inoltre, e fattore ben più allarmante, sia il nostro indebitamento che dipendenza, saranno future situazioni che non raggiungeranno mai l'essere eliminate, ed anzi, ci faranno percorrere sempre la stessa strada di continuo arricchimento del sistema bancario e delle multinazionali, ed un continuo indebitamento sempre maggiore, del popolo.
Tutto ciò è discutibile.......molto discutibile!
Alla fine, risulterebbe essere una colossale "gran menzogna ed inganno", oltrechè di "Alto Tradimento", che sulla logica di una sua sostenibilità matematica, poco avrebbe dall'essere continuamente esposta, come l'essere la sua massima espressione di lealtà, nei confronti del popolo.
Tutti coloro che sostengono questo processo, come l'essere l'unica soluzione di tutti i problemi del mondo, invero, fanno e sosterranno, chi coscientemente, chi non, lo stesso gioco del "potere".
Cordialità.
Enrico Frassinetti
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