http://www.automiribelli.org/2008/06/la-matrice-geometrica/
Ah, se gli uomini sapessero che l’organismo visibile intergalattico
è formato da miliardi di galassie come la via lattea, alla quale noi
apparteniamo! Se gli uomini sospettassero minimamente che la stessa
via lattea contiene seicento milioni di soli, come quello che ci
riscalda e ci dà la vita sul pianeta terra. E se gli uomini
comprendessero che essi rappresentano NIENT’ALTRO che i batteri del
sistema solare, nel quale vige il rapporto della quinta musicale. Ah,
se gli uomini capissero che il vostro sistema planetario è il batterio
della Via Lattea. Se gli uomini si aprissero all’Intelligenza del Cuore
e dell’Intendimento. Se gli uomini sospettassero appena che puranche la
nostra galassia è soltanto un virus nell’economia del Cosmo infinito… e
pensare che la Luce, con tutta la sua velocità, non sarebbe in grado di
attraversarla da un capo all’altro. Ah, se gli uomini si rendessero
conto che invero non sanno nulla di nulla. Se gli uomini intuissero che
pure ciò che vedono con gli occhi del corpo è semplicemente il prodotto
della trasmissione cosmica di organismi più grandi, e che noi, a nostra
volta, trasmettiamo altre immagini virtuali ad organismi più piccoli, e
che di filmati ne esistono un’infinità, negl’infiniti mondi ed
universi paralleli, e che il nostro non è che uno dei tanti. E’ come se
ognuno dei miliardi di neuroni che operano nel nostro cervello avesse
una diversa realtà. Essi sarebbero confinanti, reciprocamente
necessari, ma ignari della loro interdipendenza. Miliardi di mondi
virtuali in un’unica testa, il Cosmo. E fin qui nulla da obiettare.
Potremmo solo “invitare” i vari neuroni a scambiarsi le informazioni.
Ognuno di essi vedrebbe miliardi di altri filmati. Quanta ricchezza ne
deriverebbe. In quel caso diremmo che dallo stato passivo e di sonno, i
neuroni sono passati allo stato attivo e di veglia.
Ipotizziamo che un dittatore pernicioso s’inserisca nelle
trasmissioni di ognuno di quei neuroni. Essi immaginerebbero che gli
altri filmati siano per loro deleteri. Penserebbero di distruggerli.
Non si renderebbero conto di creare - in tal modo - la Terra Desolata.
In un primo tempo, la solitaria unicità dell’essere li riempirebbe
d’orgoglio. Dopo non molto, però, inizerebbero ad annoiarsi. Il
continuare a trasmettere diventerebbe inutile. Tutta la loro esistenza
inutile. Un cinematografo, dove proiettano un solo filmato. Che
tristezza. Che solitudine. Che noia. Meglio la follia e la morte.
E pensare che gli altri neuroni sono vicini a noi. Basta chiamarli.
Non sono distanti. Sono solo su altre frequenze. Non è questione di
velocità nello spazio. È solo un problema di salto quantico, di
transizione di fase.
Vedi, caro ex automa in ribellione sul cammino dell’evoluzione,
quando l’acqua diviene ghiaccio non ha percorso delle distanze. Ha
cambiato unicamente la sua frequenza vibratoria. La Musica è la via
d’uscita. Iside, Orfeo, Manannann MacLir, il cantore celtico, Dioniso e
le Sirene v’indicheranno la strada.Vedi, caro ex automa in ribellione sul cammino dell’evoluzione,
quando l’acqua diviene ghiaccio non ha percorso delle distanze. Ha
cambiato unicamente la sua frequenza vibratoria. La Musica è la via
d’uscita. Iside, Orfeo, Manannann MacLir, il cantore celtico, Dioniso e
le Sirene v’indicheranno la strada.
Ah, se gli uomini sapessero che l’organismo visibile intergalattico
è formato da miliardi di galassie come la via lattea, alla quale noi
apparteniamo! Se gli uomini sospettassero minimamente che la stessa
via lattea contiene seicento milioni di soli, come quello che ci
riscalda e ci dà la vita sul pianeta terra. E se gli uomini
comprendessero che essi rappresentano NIENT’ALTRO che i batteri del
sistema solare, nel quale vige il rapporto della quinta musicale. Ah,
se gli uomini capissero che il vostro sistema planetario è il batterio
della Via Lattea. Se gli uomini si aprissero all’Intelligenza del Cuore
e dell’Intendimento. Se gli uomini sospettassero appena che puranche la
nostra galassia è soltanto un virus nell’economia del Cosmo infinito… e
pensare che la Luce, con tutta la sua velocità, non sarebbe in grado di
attraversarla da un capo all’altro. Ah, se gli uomini si rendessero
conto che invero non sanno nulla di nulla. Se gli uomini intuissero che
pure ciò che vedono con gli occhi del corpo è semplicemente il prodotto
della trasmissione cosmica di organismi più grandi, e che noi, a nostra
volta, trasmettiamo altre immagini virtuali ad organismi più piccoli, e
che di filmati ne esistono un’infinità, negl’infiniti mondi ed
universi paralleli, e che il nostro non è che uno dei tanti. E’ come se
ognuno dei miliardi di neuroni che operano nel nostro cervello avesse
una diversa realtà. Essi sarebbero confinanti, reciprocamente
necessari, ma ignari della loro interdipendenza. Miliardi di mondi
virtuali in un’unica testa, il Cosmo. E fin qui nulla da obiettare.
Potremmo solo “invitare” i vari neuroni a scambiarsi le informazioni.
Ognuno di essi vedrebbe miliardi di altri filmati. Quanta ricchezza ne
deriverebbe. In quel caso diremmo che dallo stato passivo e di sonno, i
neuroni sono passati allo stato attivo e di veglia.
Ipotizziamo che un dittatore pernicioso s’inserisca nelle
trasmissioni di ognuno di quei neuroni. Essi immaginerebbero che gli
altri filmati siano per loro deleteri. Penserebbero di distruggerli.
Non si renderebbero conto di creare - in tal modo - la Terra Desolata.
In un primo tempo, la solitaria unicità dell’essere li riempirebbe
d’orgoglio. Dopo non molto, però, inizerebbero ad annoiarsi. Il
continuare a trasmettere diventerebbe inutile. Tutta la loro esistenza
inutile. Un cinematografo, dove proiettano un solo filmato. Che
tristezza. Che solitudine. Che noia. Meglio la follia e la morte.
E pensare che gli altri neuroni sono vicini a noi. Basta chiamarli.
Non sono distanti. Sono solo su altre frequenze. Non è questione di
velocità nello spazio. È solo un problema di salto quantico, di
transizione di fase.
Vedi, caro ex automa in ribellione sul cammino dell’evoluzione,
quando l’acqua diviene ghiaccio non ha percorso delle distanze. Ha
cambiato unicamente la sua frequenza vibratoria. La Musica è la via
d’uscita. Iside, Orfeo, Manannann MacLir, il cantore celtico, Dioniso e
le Sirene v’indicheranno la strada.Vedi, caro ex automa in ribellione sul cammino dell’evoluzione,
quando l’acqua diviene ghiaccio non ha percorso delle distanze. Ha
cambiato unicamente la sua frequenza vibratoria. La Musica è la via
d’uscita. Iside, Orfeo, Manannann MacLir, il cantore celtico, Dioniso e
le Sirene v’indicheranno la strada.
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