Rosse golosità
Fragole: irresistibili e versatili in cucina, seducono già col profumo. Sono una miniera di virtù terapeutiche. Scopriamole.
Dove crescono: selvatiche nei boschi e coltivate in climi temperati, con un’esposizione non troppo soleggiata. La fragola è in realtà un falso frutto: la parte commestibile è il ricettacolo fiorale accresciuto e costellato in superficie da piccoli acheni, i veri frutti.
In cucina: gustose e dolci al palato senza essere stucchevoli, le fragole sono molto apprezzate in gastronomia. Si prestano alle più svariate preparazioni, prevalentemente dolci ma anche salate. Per questo motivo possono riempire un menù dall’antipasto al dessert. Qualche esempio? Tartellette alle erbe con robiola e fragole, risotto alle fragole, aspic di gamberi e fragole, macedonia di fragole al limone…
Come sceglierle: rosse e sode nella stagione naturale di crescita, indicativamente da fine aprile a giugno. Da agricoltura biologica contengono il 19 per cento di antiossidanti naturali in più rispetto a quelle provenienti da coltivazioni convenzionali: lo afferma una ricerca dell’Università della California-Davis.
Conservazione: più sono fresche più antiossidanti contengono. Sono delicate e si conservano per due-tre giorni al massimo in frigorifero, in un ripiano non troppo freddo e preferibilmente distese su un foglio di carta o in un cestino. E’ comunque preferibile mangiarle subito dopo l’acquisto per approfittare al meglio della vitamine.
Preparazione: dopo aver scartato quelle acerbe, troppo mature o con tracce di muffa, procedere con il lavaggio dei frutti interi: tagliare le fragole o toglierne il picciolo significa far assorbire molta acqua ai tessuti interni del frutto, che sono spugnosi. Per l'estrema delicatezza è meglio effettuarre il lavaggio in una bacinella d’acqua e non sotto l’acqua corrente: sarà sufficiente agitare l'acqua di lavaggio e ripetere l'operazione per almeno due volte. Metterle ad asciugare in uno scolapasta e, se serve, completare l’asciugatura con carta assorbente da cucina.
Proprietà: miniera di vitamina C e pectine anti-colesterolo, le fragole sono ricche di calcio e contengono fosforo, ferro, magnesio, potassio, vitamine del gruppo B, fibre, acidi organici. Utilissime in caso di raffreddore e debolezza, rinforzano i meccanismi di autodifesa dell'organismo. La fragola è dissetante (se consumata senza zucchero), rinfrescante, diuretica, antibatterica, antivirale, depurativa e, grazie alla presenza di acido elleagico, antitumorale. Secondo i ricercatori, il potere antitumorale le deriverebbe dalla capacità di ridurre l’assorbimento degli agenti cancerogeni (nitrosammine) nell’intestino. Mangiare fragole aumenta anche l’attività degli antiossidanti nel sangue. E’ uno dei pochi frutti adatti ai diabetici poiché contiene uno zucchero, il levulosio, che richiede un basso intervento di insulina per il suo assorbimento.
Varietà: la fragola selvatica o fragola di bosco è originaria dell'Europa e della Siberia e si è diffusa in tutte le regioni del mondo. Su indicazione di alcuni botanici a conoscenza della presenza di nuove varietà di origine americana, all’inizio del 1700 un ufficiale della marina francese importa in Europa, dall’America, piante di fragole differenti da quelle locali, dai frutti meno profumati ma più polposi. La coltivazione delle nuove pianticelle si diffonde velocemente e i nuovi frutti scalzano, sul mercato, le costose fragoline selvatiche.
Paola Magni
Fonte: http://www.lifegate.it/alimentazione/articolo.php?id_articolo=1640
Fragole: irresistibili e versatili in cucina, seducono già col profumo. Sono una miniera di virtù terapeutiche. Scopriamole.
Dove crescono: selvatiche nei boschi e coltivate in climi temperati, con un’esposizione non troppo soleggiata. La fragola è in realtà un falso frutto: la parte commestibile è il ricettacolo fiorale accresciuto e costellato in superficie da piccoli acheni, i veri frutti.
In cucina: gustose e dolci al palato senza essere stucchevoli, le fragole sono molto apprezzate in gastronomia. Si prestano alle più svariate preparazioni, prevalentemente dolci ma anche salate. Per questo motivo possono riempire un menù dall’antipasto al dessert. Qualche esempio? Tartellette alle erbe con robiola e fragole, risotto alle fragole, aspic di gamberi e fragole, macedonia di fragole al limone…
Come sceglierle: rosse e sode nella stagione naturale di crescita, indicativamente da fine aprile a giugno. Da agricoltura biologica contengono il 19 per cento di antiossidanti naturali in più rispetto a quelle provenienti da coltivazioni convenzionali: lo afferma una ricerca dell’Università della California-Davis.
Conservazione: più sono fresche più antiossidanti contengono. Sono delicate e si conservano per due-tre giorni al massimo in frigorifero, in un ripiano non troppo freddo e preferibilmente distese su un foglio di carta o in un cestino. E’ comunque preferibile mangiarle subito dopo l’acquisto per approfittare al meglio della vitamine.
Preparazione: dopo aver scartato quelle acerbe, troppo mature o con tracce di muffa, procedere con il lavaggio dei frutti interi: tagliare le fragole o toglierne il picciolo significa far assorbire molta acqua ai tessuti interni del frutto, che sono spugnosi. Per l'estrema delicatezza è meglio effettuarre il lavaggio in una bacinella d’acqua e non sotto l’acqua corrente: sarà sufficiente agitare l'acqua di lavaggio e ripetere l'operazione per almeno due volte. Metterle ad asciugare in uno scolapasta e, se serve, completare l’asciugatura con carta assorbente da cucina.
Proprietà: miniera di vitamina C e pectine anti-colesterolo, le fragole sono ricche di calcio e contengono fosforo, ferro, magnesio, potassio, vitamine del gruppo B, fibre, acidi organici. Utilissime in caso di raffreddore e debolezza, rinforzano i meccanismi di autodifesa dell'organismo. La fragola è dissetante (se consumata senza zucchero), rinfrescante, diuretica, antibatterica, antivirale, depurativa e, grazie alla presenza di acido elleagico, antitumorale. Secondo i ricercatori, il potere antitumorale le deriverebbe dalla capacità di ridurre l’assorbimento degli agenti cancerogeni (nitrosammine) nell’intestino. Mangiare fragole aumenta anche l’attività degli antiossidanti nel sangue. E’ uno dei pochi frutti adatti ai diabetici poiché contiene uno zucchero, il levulosio, che richiede un basso intervento di insulina per il suo assorbimento.
Varietà: la fragola selvatica o fragola di bosco è originaria dell'Europa e della Siberia e si è diffusa in tutte le regioni del mondo. Su indicazione di alcuni botanici a conoscenza della presenza di nuove varietà di origine americana, all’inizio del 1700 un ufficiale della marina francese importa in Europa, dall’America, piante di fragole differenti da quelle locali, dai frutti meno profumati ma più polposi. La coltivazione delle nuove pianticelle si diffonde velocemente e i nuovi frutti scalzano, sul mercato, le costose fragoline selvatiche.
Paola Magni
Fonte: http://www.lifegate.it/alimentazione/articolo.php?id_articolo=1640
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