Saperi negati

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Saperi negati

Raccolta di Saperi e Pensieri negati (ai più) dall'inconsapevolezza (altrui e propria) e da altre Cause.

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    LE MACCHIE SOLARI

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    Messaggio Da nelda Dom 10 Ago 2008, 02:54

    ________________________________________
    LE MACCHIE SOLARI E LA LORO INFLUENZA SULLA VITA TERRESTRE

    Secondo alcuni studiosi il nostro astro è responsabile di infarti, suicidi, epidemie e terremoti Il Sole non è solo apportatore di luce e calore, essenziali per la vita sulla Terra, ma interferisce pericolosamente con tutti i processi vitali del nostro pianeta. Studi molto seri attribuiscono all'attività solare effetti negativi sulla psiche umana; inoltre provocherebbe epidemie e perfino sconvolgimenti sociali.
    Prima di tutto qualche dato essenziale per conoscere alcuni aspetti importanti del nostro sole. Dalla sua superficie, chiamata fotosfera, si diffondono sulla Terra luce, calore, onde di uguale frequenza di quelle radio e radiazioni corpuscolari.
    Il peso di materia che il sole, ogni secondo, irradia nello spazio, sotto forma di luminosità, è di quattro milioni e mezzo di tonnellate. Sulla terra, ogni giorno, arrivano 160 tonnellate di luce. Vale la pena constatare, a questo punto, che l'energia utilizzata da tutti gli abitanti del nostro pianeta, in un secondo, non supera il miliardesimo di grammo. Tutto ciò fa riflettere sull'imponenza dei processi nucleari all'origine dell'attività solare. E' stato Galileo il primo a osservare le macchie solari, quelle chiazze oscure che si trovano sulla superficie del Sole. A quel tempo si riteneva che gli astri e i pianeti fossero delle sfere perfette e incorruttibili e si obiettò che non era possibile attribuire delle macchie al nostro astro, invocando come giustificazione la presenza di corpi celesti sconosciuti che si interponevano tra noi e la stella. Attraverso l'osservazione al telescopio, successivamente, si scoprì che le macchie erano proprio sulla superficie solare e, attraverso queste si scoprì che l'astro ruota su se stesso ogni 27 giorni. Nel 1801 l'astronomo Wilhelm Herschel avanzò la teoria che le macchie non fossero nubi, come qualcuno aveva ipotizzato, ma buchi nelle nubi. Le macchie, infatti, non sono altro che delle regioni più fredde della fotosfera, con una temperatura di circa 4.500 gradi contro i 6.000 delle aree apparire scure.
    Osservando con attenzione una foto del Sole in cui erano presenti delle macchie scure, l'astronomo Paul Muller, così descrisse il fenomeno, per altro già notato da tempi lontanissimi: "Si tratta... di buchi o di depressioni considerevoli, che vanno da qualche centinaio a diverse migliaia di chilometri; nel più grande di essi, tutta la terra entrerebbe agevolmente". Sotto la cromosfera si estende la fotosfera, ben visibile durante le eclissi di Sole. Qui avvengono le eruzioni solari, getti di materia incandescente, che possono raggiungere altezze di molte centinaia di migliaia di chilometri. L'osservazione più antica delle macchie solari è dovuta ai cinesi e risale al 165 a.C. La scoperta della periodicità delle macchie solari, ciclo undecennale, fu documentata e descritta da un astronomo dilettante H.F. Schwabe, nel 1843. Le particelle elettrizzate scagliate dal sole sulla terra, suscitano vere e proprie tempeste magnetiche.
    Oggi "sappiamo - scrivono H.J. Eysenck e D. K. B. Nias - che le macchie solari sono aree della superficie solare dove a un freddo anormale si associa un'intensità magnetica molto alta. ...emettono grandi quantità di altre radiazioni ed emanano anche particelle cariche. Le radiazioni impiegano circa otto minuti a raggiungere la terra e le particelle cariche un giorno o più. Le macchie producono anche un aumento del 'vento solare', una corrente continua di gas ionizzato che esce dal sole. Non si sa perché il sole abbia le macchie, né si sa per certo che cosa esse siano in realtà. ...Le macchie solari appaiono e scompaiono continuamente. La loro durata è soggetta a una grande variabilità, alcune durano solo un paio di giorni, mentre altre possono durare oltre un mese, ma prese nel loro insieme hanno un andamento ciclico che aumenta fino a un massimo di attività mediamente ogni 11,1 anni". "Sulle macchie solari, nel frattempo, - dice Lorenzo Pinna su "Focus" (N. 58 - agosto 1997)) - si indaga con la tecnica dell''eliosismologia'. Uno speciale telescopio, chiamata Michelson doppler Imager, tiene sotto controllo una griglia formata da un milione di punti sulla fotosfera. Gli astrofisici hanno così scoperto che i gas si propagano nella zona convettiva a oltre un Km al secondo, cioè più rapidi di un jet militare, e che forti campi magnetici si creano dove i flussi di gas convergono. Sarebbero cioè i gas, nel loro moto turbolento, a 'comprimere' le linee dei campi magnetici creando zone di magnetismo più intenso: le famose macchie".
    Quando regioni di polarità opposta si incontrano, vengono sprigionate enormi quantità di energia magnetica che lanciano nello spazio miliardi di tonnellate di materia solare che arrivando sulla terra, piegano e comprimono la magnetosfera generando tempeste magnetiche e forti correnti elettriche che possono danneggiare sia i satelliti in orbita che le apparecchiature elettriche a terra,(la causa del Blackout avvenuto a Toronto lo scorso anno viene attribuita appunto ad una tempesta magnetica). Con le tempeste magnetiche, si ha la formazione di aurore sulle calotte polari, le quali potrebbero essere in modo elementare definite combustioni, queste avvengono ad una quota di ca. 80.000 m. sopra il livello del mare.
    IL MAGNETISMO TERRESTRE La terra, può essere considerata come un grande magnete con due poli diversi e opposti. I poli magnetici della terra, non coincidono con quelli geografici anzi, la loro differenza varia costantemente. Tale differenza si chiama Declinazione. Le linee che uniscono tutti quei punti sulla terra che presentano la stessa declinazione, sono chiamate linee isomagnetiche. Esse rappresentano graficamente la non uguale distribuzione del campo magnetico sulla terra. Antiche teorie dicevano che la terra al suo interno è formata da materiale magnetico, ma oggi sappiamo che non è così. Il magnetismo terrestre è generato dalle correnti prodotte dal flusso del fluido centrale della terra stessa. La magnetosfera è quella sfera immaginaria che avvolge la terra ed è delimitata dalle linee di forza del campo magnetico più lontane da essa e si trova a circa 200 e più Km di altitudine. A causa del vento solare che costantemente spira dalla nostra stella, la magnetosfera assomiglia di più ad una bolla di sapone sottoposta ad una leggera corrente d'aria. Essa infatti è molto schiacciata nella direzione del sole e molto allungata in quella opposta. La parte esposta al sole si estende verso di esso per circa 10 raggi terrestri che arrivano probabilmente a più di un centinaio nella parte opposta. L'attività geomagnetica terrestre, dipende dal periodo di rotazione del sole e dal numero di macchie solari. A loro volta, le macchie solari potrebbero temporaneamente dominare su tutti gli altri effetti specialmente durante il massimo del ciclo solare. Sono state scoperte all'interno della magnetosfera delle zone di radiazione che sono state chiamate "Fasce di Van Allen". Queste fasce contengono elettroni e protoni catturati dal campo magnetico terrestre.
    In conclusione, le macchie solari ci permettono di osservare il comportamento del campo magnetico solare, il quale come un elastico in continua torsione arriva al punto critico ogni 11,1 anni, qui avviene la rottura e conseguentemente alla normalizzazione ricomincia il ciclo. Durante la fase critica la Terra viene investita da una quantità di radiazioni le quali non possono più essere respinte dal campo magnetico terrestre, quindi si abbattono principalmente sulle regioni polari. Recenti studi hanno dimostrato che durante la fase critica si hanno avuti fenomeni come epidemie, incremento notevole d'infarti, suicidi, ma anche il clima ne risente, stagioni irriconoscibili intensificazione delle manifestazioni meteorologiche. Attualmente siamo prossimi alla fase critica, infatti fra circa un paio d'anni avverrà la "rottura" e finalmente (forse) anche il clima subirà una conseguente normalizzazione.
    BIBLIOGRAFIA
    Colqhoun W.P., Biological rihytms and human performance, Academic Press, New York 1971.
    Eysenck H.J. - Nias D.K.B., Astrologia, scienza o superstizione?, Astrolabio, Roma 1983.
    Gauquelin M., Ritmi biologici - ritmi cosmici, Faenza Editrice, Faenza 1976.
    Playfair G.L.- Hill S., Gli influssi del cosmo sulla via terrestre, Meb, Torino 1981.
    Tchijewsky A.L., "The terrestrial echo of solar storms, Moscow, Mysl 1973.
    (Russian). Seconda edizione, 1976. Giuseppe Cosco - Nexus New Times edizione italiana n°5. 2000 Linguaggio Globale - Conoscere l'Universo - Zopper di Antonio Zappetti.
    LINKS
    www.scurbatt.it/articoli/macchiesolari.htm

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