Le api pungono la Bayer.
Luca Fazio
da "il manifesto" del 22 Agosto 2008
Werner Wenning, presidente del Consiglio Direttivo della Bayer, dovrà
rispondere di un'accusa pesantissima davanti al tribunale di Friburgo:
avere invaso il mercato mondiale con pesticidi pericolosi che hanno
causato, e stanno causando, una morìa di massa delle api in tutto il
mondo. Una delle catastrofi ecologiche che più preoccupano gli
scienziati: le api, infatti, sono preziosissime per l'impollinazione di
molti vegetali e sono considerate vere e proprie sentinelle
dell'ecosistema, tanto che gli alti tassi di mortalità registrati
ovunque negli ultimi anni possono avere ripercussioni pesanti su
diversi settori dell'agricoltura. E i pesticidi della Bayer - insieme
alle onde elettromagnetiche per la telefonia e alle scie chimiche e
biologiche rilasciate nell'aria (metalli, batteri, virus) - sono da
dieci anni sul banco degli imputati. Adesso, anche formalmente.
La potentissima multinazionale tedesca, leader in più settori (salute,
agricoltura, polimeri, chimica) con vendite stimate oltre i 30 miliardi
di dollari l'anno, è stata denunciata ieri dalla Coalizione contro i
pericoli derivanti dalla Bayer (Cbg), un'associazione nata come
iniziativa locale nel 1978 e che oggi è attiva in quarantasei paesi del
mondo (www.cbgnetwork.org). L'ultima azione legale è stata possibile
grazie alla collaborazione con gli apicoltori tedeschi del
Baden-Wuerttemberg che lo scorso maggio hanno perso migliaia di alveari
in seguito all'accertata intossicazione con il pesticida clothianidina.
Secondo il Centro di ricerca sulle piante coltivate, 29 su 30 api
esaminate erano morte dopo essere entrate in contatto con la sostanza
incriminata, che insieme all'imidaclopride viene usata nella
coltivazione della rapa, della barbabietola da zucchero e del mais. I
due insetticidi vengono esportati in 120 paesi, con il risultato che la
Svizzera si è ritrovata con il 25% di api in meno, e l'Italia, la
Germania e la Francia con metà delle api morte; in Francia, dove
l'imidaclopride è vietata dal 1999 e l'approvazione della clothianidina
è stata appena respinta, in dieci anni sono morte 90 miliardi di api,
con un calo della produzione di miele attorno al 60%). Il fenomeno si è
registrato anche negli Stati Uniti con proporzioni ancora più
catastrofiche: 60-70% di api morte.
Harro Schultze, avvocato della Cbg, è convinto che la Bayer giochi
sporco. «Il pubblico ministero - ha dichiarato - deve chiarire quali
sono stati i tentativi della Bayer di opporsi a un bando
dell'imidaclopride e della clothianidina in seguito alla sospensione di
entrambe le sostanze in Francia. Abbiamo il sospetto che abbia
presentato studi difettosi per sminuire il rischio di residui del
pesticida nelle piante». Philipp Mimkes, portavoce della Cbg, ha
chiesto che la multinazionale ritiri dai mercati mondiali tutti i
neocotinoidi come i due insetticidi in questione. «I rischi - ha
dichiarato - sono noti da più di dieci anni. Con vendite annuali per
quasi 800 milioni di euro, l'imidaclopride e la clothianidina sono tra
i prodotti più importanti della Bayer. Questa è la ragione per cui si
oppone alla proibizione del loro uso». I rassicuranti studi della Bayer
sui suoi prodotti sono stati rispediti al mittente anche dall'Agenzia
per la regolamentazione dei pesticidi del Canada. «Tutti gli studi sul
campo - si legge in una nota - sono stati trovati carenti sia
nell'impostazione che nella conduzione e sono quindi stati considerati
solo come informazione aggiuntiva. La clothianidina può mettere a
rischio le api mellifere e altri impollinatori se l'esposizione avviene
attraverso il polline e il nettare delle coltivazioni avviate con semi
trattati».
http://www.ilmanifesto.it/terraterra/archivio/2008/Agosto/48aed40819f57.html
Luca Fazio
da "il manifesto" del 22 Agosto 2008
Werner Wenning, presidente del Consiglio Direttivo della Bayer, dovrà
rispondere di un'accusa pesantissima davanti al tribunale di Friburgo:
avere invaso il mercato mondiale con pesticidi pericolosi che hanno
causato, e stanno causando, una morìa di massa delle api in tutto il
mondo. Una delle catastrofi ecologiche che più preoccupano gli
scienziati: le api, infatti, sono preziosissime per l'impollinazione di
molti vegetali e sono considerate vere e proprie sentinelle
dell'ecosistema, tanto che gli alti tassi di mortalità registrati
ovunque negli ultimi anni possono avere ripercussioni pesanti su
diversi settori dell'agricoltura. E i pesticidi della Bayer - insieme
alle onde elettromagnetiche per la telefonia e alle scie chimiche e
biologiche rilasciate nell'aria (metalli, batteri, virus) - sono da
dieci anni sul banco degli imputati. Adesso, anche formalmente.
La potentissima multinazionale tedesca, leader in più settori (salute,
agricoltura, polimeri, chimica) con vendite stimate oltre i 30 miliardi
di dollari l'anno, è stata denunciata ieri dalla Coalizione contro i
pericoli derivanti dalla Bayer (Cbg), un'associazione nata come
iniziativa locale nel 1978 e che oggi è attiva in quarantasei paesi del
mondo (www.cbgnetwork.org). L'ultima azione legale è stata possibile
grazie alla collaborazione con gli apicoltori tedeschi del
Baden-Wuerttemberg che lo scorso maggio hanno perso migliaia di alveari
in seguito all'accertata intossicazione con il pesticida clothianidina.
Secondo il Centro di ricerca sulle piante coltivate, 29 su 30 api
esaminate erano morte dopo essere entrate in contatto con la sostanza
incriminata, che insieme all'imidaclopride viene usata nella
coltivazione della rapa, della barbabietola da zucchero e del mais. I
due insetticidi vengono esportati in 120 paesi, con il risultato che la
Svizzera si è ritrovata con il 25% di api in meno, e l'Italia, la
Germania e la Francia con metà delle api morte; in Francia, dove
l'imidaclopride è vietata dal 1999 e l'approvazione della clothianidina
è stata appena respinta, in dieci anni sono morte 90 miliardi di api,
con un calo della produzione di miele attorno al 60%). Il fenomeno si è
registrato anche negli Stati Uniti con proporzioni ancora più
catastrofiche: 60-70% di api morte.
Harro Schultze, avvocato della Cbg, è convinto che la Bayer giochi
sporco. «Il pubblico ministero - ha dichiarato - deve chiarire quali
sono stati i tentativi della Bayer di opporsi a un bando
dell'imidaclopride e della clothianidina in seguito alla sospensione di
entrambe le sostanze in Francia. Abbiamo il sospetto che abbia
presentato studi difettosi per sminuire il rischio di residui del
pesticida nelle piante». Philipp Mimkes, portavoce della Cbg, ha
chiesto che la multinazionale ritiri dai mercati mondiali tutti i
neocotinoidi come i due insetticidi in questione. «I rischi - ha
dichiarato - sono noti da più di dieci anni. Con vendite annuali per
quasi 800 milioni di euro, l'imidaclopride e la clothianidina sono tra
i prodotti più importanti della Bayer. Questa è la ragione per cui si
oppone alla proibizione del loro uso». I rassicuranti studi della Bayer
sui suoi prodotti sono stati rispediti al mittente anche dall'Agenzia
per la regolamentazione dei pesticidi del Canada. «Tutti gli studi sul
campo - si legge in una nota - sono stati trovati carenti sia
nell'impostazione che nella conduzione e sono quindi stati considerati
solo come informazione aggiuntiva. La clothianidina può mettere a
rischio le api mellifere e altri impollinatori se l'esposizione avviene
attraverso il polline e il nettare delle coltivazioni avviate con semi
trattati».
http://www.ilmanifesto.it/terraterra/archivio/2008/Agosto/48aed40819f57.html
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