l Karma e la reincarnazione
Ti domanderai quale valore
possano avere i tuoi desideri,
in questa immensa rete di forze
che ti circonda, e quale impulso
possa esplicare la tua volontà
nella prigione
di quel potere supremo
che detiene le redini del cosmo.
Certamente una forza grande, misteriosa,
imponderabile, pesa con i suoi imprevisti
su tutte le cose animate ed inanimate,
e l'uomo,che ne subisce le conseguenze
e gli effetti, la chiama Karma.
Ma che cos'è in realtà questa potenza,
sempre in atto, presente ovunque
con tutte le sue leggi cui nessuno
può sottrarsi ?
Chi regola questo moto Karmico
che va dal destino degli uomini
a quello degli universi ?
Il Karma rappresenta il succedersi
nel tempo e nello spazio degli eventi,
sia singoli che collettivi,
dei cicli che vanno dal finito all'infinito,
dall'atomo alla stella,
dall'uomo all'universo.
Ogni essere umano durante l'esistenza
crea con le sue opere, dei legami karmici,
divenendo perciò il principale artefice
di quel futuro destino che sarà il risultato,
l'effetto ed il complesso di tutti gli atti
e di tutti i pensieri da lui compiuti.
Perchè non esistono castighi o premi
ma soltanto le conseguenze delle azioni,
e questa verità è la regola
che dovrebbe spiegare il concetto
di karma.
Infatti, nel succedersi delle vite
l'io divino (lo Spirito)
chiede volta per volta le prove da superare,
le esperienze purificatrici
che lo riscattino definitivamente
dai desideri, dalle passioni,
da tutti quegli attaccamenti
che lo legano verso il basso.
Se superbia, vanità , orgoglio, brama,
concupiscenza, ira, accidia , egoismo,
sono stati i motivi determinanti
del suo permanere ancora nella materia,
è chiaro che egli dovrà vincerli
con una pratica contraria ed efficiente
di umiltà, modestia, semplicità, disinteresse,
purezza, amore,operosità, altruismo.
Ma l'io divino
non potrà superare questa pratica
subendola come meccanica contrapposizione,
in quanto regola
e legge imposta o in contrasto
alle sue tendenze.
Dovrà essere un desiderio
della sua ascesa, una vittoria cosciente
e piena riportata in tutti i campi
e sopra tutti i sentimenti.
La vanità ad esempio
non potrà mai dirsi superata da un uomo
soltanto perchè, nato in umili condizioni,
provando un senso di ribellione
contro il suo misero stato,
non abbia sentito durante quell'esistenza
il desiderio di raggiungere
un più alto tenore di vita.
Sarà bensì vinta nella condizione
di principe e di magistrato,
di uomo comune e di studioso,
di artista e di soldato,
di ricco e di povero,
di attore e di sacerdote,
e cioè per tutti gli innumerevoli aspetti
della personalità umana che lo tengono legato
con i loro tormentosi ancoraggi alla materia.
Ho parlato della vanità, quanti sono i suoi derivati?
Infiniti!
Ed i suoi effetti ? Anche essi infiniti.
E se per vincere la vanità
non può bastare una sola esistenza,
come potrebbe l'uomo superare
in un'unica vita tutto il resto dei vizi
e delle manchevolezze che sono in lui ?
Sorge dunque l'assoluta necessità
della REINCARNAZIONE,
l'unico mezzo che possa darti la possibilità
di risalire la scala, che per la Terra,
come tutto il creato,
è composta dal superamento delle prove
che l'hanno tormentata.
Caldi spaventosi e freddi intensi,
sommovimenti tellurici
ed esplosioni di vulcani,
apparizioni di mostruose forme di vita
e di tremendi cataclismi hanno martoriato
l'amata Terra,
facendone ingentilire a poco a poco
le forme e gli aspetti.
Anche una vallata verdeggiante, fiorente,
e ricca di frutti e sorgenti,
prima di essere tale,
ha subito il martirio degli eventi
atmosferici e geologici,
che l'hanno squarciata
e resa in principio una ferita aperta.
Dove ricercare la ragione
di questo continuo trasformismo
che va dalle cose inanimate
alle prime rudimentali forme di vita?
La verità trascendentale di questa domanda
assoluta, aprirà uno spiraglio di luce
nella tua coscienza e sentirai sicuramente
nell'intimo la verità profonda
nell'immortalità del tuo spirito.
comprenderai che non sei nato o nata
una sola volta e che la morte
rappresenta una stasi fisica
dell'evoluzione iniziatica
da un numero infinito d'anni
verso la meta unica, divina,
che t'attende alla fine delle tue prove terrene.
Il karma dunque è la pratica purificatrice
della reincarnazione, determinata
dalla volontà catartica dell'io divino,
per azioni compiute nelle vite passate.
Spoglio, per opera del fenomeno
della morte, della transiente veste
della personalità umana,
dopo un periodo di riequilibrio
dei propri corpi animici prima
e di vita astrale poi,
l'io divino perviene di nuovo
nel ciclo dell'esistenza,
transitando nel tempio
della Memoria Akashika,
dove risiedono tutte le memorie
di tutto l'universo.
Egli , quindi cosciente come spirito,
ha l'esatta percezione del tuo passato,
rivede i tuoi errori, le tue colpe, i tuoi vizi,
e in base a tutto ciò,
dialogando con il tuo Angelo Custode,
vuole che il tuo futuro destino, passi
attraverso le prove che ancora
ha da superare e da riscattare,
soffrendo quelle stesse sofferenze
che hai causato o inflitto ad altri.
Ecco l'espressione della Divina Legge
che tutto dà e nulla chiede,
che non interviene ad aggravare una pena,
ma offre il modo di espiarla,
perchè Essa vuole la tua salvezza
e non la tua perdizione..
Sei tu stesso o tu stessa in base all'adulterio
compiuto nella vita precedente,
che chiedi di essere tradito o tradita,
perchè hai ferito vuoi essere ferito,
perchè hai fatto soffrire vuoi soffrire.
L'equilibrio Divino non pone mai
sulle tue spalle pesi superiori
al desiderio di espiazione:
Ricorda sopratutto che tu
sei quello che hai fatto,
come sarai quello che fai,
perchè sono le tue azioni che segnano
le rotaie della tua vita futura.
Questo è il karma e, anche se esso
t'impone un umano destino,
una luce splende in ogni amarezza,
sappila seguire.
In quei momenti prima di nascere,
segni il tuo destino,
descrivi il tuo avvenire,
prefissi le tue malattie,
quelle disgrazie, quelle pene,
quella morte che poi,
quando sei sulla terra,
dimentico della tua origine celeste,
ti fanno tanto ingiustamente dire:
Dio, perchè mi punisci così ?
Che cosa ho fatto ?
Dio, sappilo, non ha punito mai nessuno,
ma sei tu, svegliato sempre
dal Suo amoroso richiamo,
che cerchi di purificarti anelando
di tornare a Lui.
Al di là della pace c'è la beatitudine.
Per trovare la beatitudine, meditate.
Sorridete nell'amore di Dio.
Non fate domande a Dio, amatelo.
Dio è l'Amante dietro l'Amore.
Ciò che non è reale non è esistente.
Ciò che è reale non può essere non esistente.
Fratellanza Bianca Universale
Arcangelo Michele
Ti domanderai quale valore
possano avere i tuoi desideri,
in questa immensa rete di forze
che ti circonda, e quale impulso
possa esplicare la tua volontà
nella prigione
di quel potere supremo
che detiene le redini del cosmo.
Certamente una forza grande, misteriosa,
imponderabile, pesa con i suoi imprevisti
su tutte le cose animate ed inanimate,
e l'uomo,che ne subisce le conseguenze
e gli effetti, la chiama Karma.
Ma che cos'è in realtà questa potenza,
sempre in atto, presente ovunque
con tutte le sue leggi cui nessuno
può sottrarsi ?
Chi regola questo moto Karmico
che va dal destino degli uomini
a quello degli universi ?
Il Karma rappresenta il succedersi
nel tempo e nello spazio degli eventi,
sia singoli che collettivi,
dei cicli che vanno dal finito all'infinito,
dall'atomo alla stella,
dall'uomo all'universo.
Ogni essere umano durante l'esistenza
crea con le sue opere, dei legami karmici,
divenendo perciò il principale artefice
di quel futuro destino che sarà il risultato,
l'effetto ed il complesso di tutti gli atti
e di tutti i pensieri da lui compiuti.
Perchè non esistono castighi o premi
ma soltanto le conseguenze delle azioni,
e questa verità è la regola
che dovrebbe spiegare il concetto
di karma.
Infatti, nel succedersi delle vite
l'io divino (lo Spirito)
chiede volta per volta le prove da superare,
le esperienze purificatrici
che lo riscattino definitivamente
dai desideri, dalle passioni,
da tutti quegli attaccamenti
che lo legano verso il basso.
Se superbia, vanità , orgoglio, brama,
concupiscenza, ira, accidia , egoismo,
sono stati i motivi determinanti
del suo permanere ancora nella materia,
è chiaro che egli dovrà vincerli
con una pratica contraria ed efficiente
di umiltà, modestia, semplicità, disinteresse,
purezza, amore,operosità, altruismo.
Ma l'io divino
non potrà superare questa pratica
subendola come meccanica contrapposizione,
in quanto regola
e legge imposta o in contrasto
alle sue tendenze.
Dovrà essere un desiderio
della sua ascesa, una vittoria cosciente
e piena riportata in tutti i campi
e sopra tutti i sentimenti.
La vanità ad esempio
non potrà mai dirsi superata da un uomo
soltanto perchè, nato in umili condizioni,
provando un senso di ribellione
contro il suo misero stato,
non abbia sentito durante quell'esistenza
il desiderio di raggiungere
un più alto tenore di vita.
Sarà bensì vinta nella condizione
di principe e di magistrato,
di uomo comune e di studioso,
di artista e di soldato,
di ricco e di povero,
di attore e di sacerdote,
e cioè per tutti gli innumerevoli aspetti
della personalità umana che lo tengono legato
con i loro tormentosi ancoraggi alla materia.
Ho parlato della vanità, quanti sono i suoi derivati?
Infiniti!
Ed i suoi effetti ? Anche essi infiniti.
E se per vincere la vanità
non può bastare una sola esistenza,
come potrebbe l'uomo superare
in un'unica vita tutto il resto dei vizi
e delle manchevolezze che sono in lui ?
Sorge dunque l'assoluta necessità
della REINCARNAZIONE,
l'unico mezzo che possa darti la possibilità
di risalire la scala, che per la Terra,
come tutto il creato,
è composta dal superamento delle prove
che l'hanno tormentata.
Caldi spaventosi e freddi intensi,
sommovimenti tellurici
ed esplosioni di vulcani,
apparizioni di mostruose forme di vita
e di tremendi cataclismi hanno martoriato
l'amata Terra,
facendone ingentilire a poco a poco
le forme e gli aspetti.
Anche una vallata verdeggiante, fiorente,
e ricca di frutti e sorgenti,
prima di essere tale,
ha subito il martirio degli eventi
atmosferici e geologici,
che l'hanno squarciata
e resa in principio una ferita aperta.
Dove ricercare la ragione
di questo continuo trasformismo
che va dalle cose inanimate
alle prime rudimentali forme di vita?
La verità trascendentale di questa domanda
assoluta, aprirà uno spiraglio di luce
nella tua coscienza e sentirai sicuramente
nell'intimo la verità profonda
nell'immortalità del tuo spirito.
comprenderai che non sei nato o nata
una sola volta e che la morte
rappresenta una stasi fisica
dell'evoluzione iniziatica
da un numero infinito d'anni
verso la meta unica, divina,
che t'attende alla fine delle tue prove terrene.
Il karma dunque è la pratica purificatrice
della reincarnazione, determinata
dalla volontà catartica dell'io divino,
per azioni compiute nelle vite passate.
Spoglio, per opera del fenomeno
della morte, della transiente veste
della personalità umana,
dopo un periodo di riequilibrio
dei propri corpi animici prima
e di vita astrale poi,
l'io divino perviene di nuovo
nel ciclo dell'esistenza,
transitando nel tempio
della Memoria Akashika,
dove risiedono tutte le memorie
di tutto l'universo.
Egli , quindi cosciente come spirito,
ha l'esatta percezione del tuo passato,
rivede i tuoi errori, le tue colpe, i tuoi vizi,
e in base a tutto ciò,
dialogando con il tuo Angelo Custode,
vuole che il tuo futuro destino, passi
attraverso le prove che ancora
ha da superare e da riscattare,
soffrendo quelle stesse sofferenze
che hai causato o inflitto ad altri.
Ecco l'espressione della Divina Legge
che tutto dà e nulla chiede,
che non interviene ad aggravare una pena,
ma offre il modo di espiarla,
perchè Essa vuole la tua salvezza
e non la tua perdizione..
Sei tu stesso o tu stessa in base all'adulterio
compiuto nella vita precedente,
che chiedi di essere tradito o tradita,
perchè hai ferito vuoi essere ferito,
perchè hai fatto soffrire vuoi soffrire.
L'equilibrio Divino non pone mai
sulle tue spalle pesi superiori
al desiderio di espiazione:
Ricorda sopratutto che tu
sei quello che hai fatto,
come sarai quello che fai,
perchè sono le tue azioni che segnano
le rotaie della tua vita futura.
Questo è il karma e, anche se esso
t'impone un umano destino,
una luce splende in ogni amarezza,
sappila seguire.
In quei momenti prima di nascere,
segni il tuo destino,
descrivi il tuo avvenire,
prefissi le tue malattie,
quelle disgrazie, quelle pene,
quella morte che poi,
quando sei sulla terra,
dimentico della tua origine celeste,
ti fanno tanto ingiustamente dire:
Dio, perchè mi punisci così ?
Che cosa ho fatto ?
Dio, sappilo, non ha punito mai nessuno,
ma sei tu, svegliato sempre
dal Suo amoroso richiamo,
che cerchi di purificarti anelando
di tornare a Lui.
Al di là della pace c'è la beatitudine.
Per trovare la beatitudine, meditate.
Sorridete nell'amore di Dio.
Non fate domande a Dio, amatelo.
Dio è l'Amante dietro l'Amore.
Ciò che non è reale non è esistente.
Ciò che è reale non può essere non esistente.
Fratellanza Bianca Universale
Arcangelo Michele
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