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RITORNARE ALLE ORIGINI
“Si è incominciato a separare l’uomo dalla natura e a creargli un regno sovrano a parte. (...) L’uomo occidentale non sa comprendere che arrogandosi il diritto di separare radicalmente l’umanità dalla animalità, accordando a una tutto ciò che rifiuta all’altra, ha così aperto un ciclo maledetto e che la stessa frontiera, spostata di continuo, servirebbe a scostare uomini da altri uomini per rivendicare il privilegio di un umanesimo corrotto a profitto di minoranze sempre più ristrette”. Claude Lévy-Strauss
Nell’arco dell’ultimo secolo si è assistito a un continuo scadimento della qualità degli alimenti. La Biodinamica da un secolo cerca di reagire a questo dramma. Sempre più consumatori devono svegliarsi a tale problema poiché una sana ed equilibrata alimentazione dona la resistenza agli incessanti attacchi esterni contro la salute. Volenti o nolenti ogni giorno ciascuno deve “riempir la pancia”, per cui, se non sceglie oculatamente cosa mettere sotto i denti, farà i conti con i frutti del produttivismo sfrenato.
Il produttivismo nega ogni rispetto della Terra, dei modi colturali, dell’animale. E’ il seguito logico del disprezzo nei confronti dell’insieme del vivente. Non si vede altro ormai che un ammasso di geni, che un gran conglomerato meccanico, da cui si trasferiscono i pezzi da una specie a quell’altra, superando le barriere fra i regni. Il vivente è oggi strumentalizzato. L’obiettivo è di privatizzarlo, di brevettarlo, di farne oggetto di mercato: ciò a profitto di qualche grande ditta che vorrebbe realizzare immensi benefici (cioè utili).
Continua al link: http://www.mediafire.com/?minzkwzmtxe
“Si è incominciato a separare l’uomo dalla natura e a creargli un regno sovrano a parte. (...) L’uomo occidentale non sa comprendere che arrogandosi il diritto di separare radicalmente l’umanità dalla animalità, accordando a una tutto ciò che rifiuta all’altra, ha così aperto un ciclo maledetto e che la stessa frontiera, spostata di continuo, servirebbe a scostare uomini da altri uomini per rivendicare il privilegio di un umanesimo corrotto a profitto di minoranze sempre più ristrette”. Claude Lévy-Strauss
Nell’arco dell’ultimo secolo si è assistito a un continuo scadimento della qualità degli alimenti. La Biodinamica da un secolo cerca di reagire a questo dramma. Sempre più consumatori devono svegliarsi a tale problema poiché una sana ed equilibrata alimentazione dona la resistenza agli incessanti attacchi esterni contro la salute. Volenti o nolenti ogni giorno ciascuno deve “riempir la pancia”, per cui, se non sceglie oculatamente cosa mettere sotto i denti, farà i conti con i frutti del produttivismo sfrenato.
Il produttivismo nega ogni rispetto della Terra, dei modi colturali, dell’animale. E’ il seguito logico del disprezzo nei confronti dell’insieme del vivente. Non si vede altro ormai che un ammasso di geni, che un gran conglomerato meccanico, da cui si trasferiscono i pezzi da una specie a quell’altra, superando le barriere fra i regni. Il vivente è oggi strumentalizzato. L’obiettivo è di privatizzarlo, di brevettarlo, di farne oggetto di mercato: ciò a profitto di qualche grande ditta che vorrebbe realizzare immensi benefici (cioè utili).
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