Il mistero delle Bermuda
Fonte: http://www.segnidal cielo.it/
STARGATE NEL TRIANGOLO DELLE BERMUDA
Gli scienziati ipotizzano che le difformità siano causate da microscopici
“wormholes”: la base navale americana AUTEC potrebbe essere una sorta di
Area 51 dei Caraibi. Ma in quelle acque si nasconderebbero anche le vestigia
di Atlantide
Oceani di inchiostro sono stati versati sull'argomento Triangolo delle
Bermuda, quella sorta di “pozzo di S.Patrizio paranormale” dove sono
scomparse centinaia di navi e una ventina di aerei e dove hanno luogo
deviazioni dei campi magnetici, improvvise formazioni di fitta nebbia, una
quantità di avvistamenti UFO decisamente superiore alla media e molto altro
ancora. Svariate ipotesi hanno accompagnato questi rapporti, tra di esse, la
più controversa è la teoria secondo cui l'arcipelago delle Bahamas sia
formato dalle cime dei monti del perduto continente di Atlantide, affondato
in questi mari millenni orsono.
Io sono uno storico, con alle spalle un dottorato in storia e sociologia
all'Università di Colonia - quindi ben allenato ad evitare le congetture e
ad attenermi ai fatti - e non mi aspettavo certo di contribuire un giorno a
questa controversia. Ma il caso ha disposto diversamente. In qualità di
istruttore sub professionista, nel 1995 venni mandato, dalla compagnia per
la quale lavoravo, a Nassau, nelle Bahamas, per un periodo di sei mesi.
Durante il mio lavoro, i proprietari delle imbarcazioni del luogo mi
riferirono spesso che la lettura delle loro bussole aveva presentato delle
improvvise deviazioni, portandoli completamente fuori rotta. La mia
curiosità ebbe il sopravvento e decisi di rintracciare eventuali
irregolarità dei campi magnetici nelle zone in cui erano state notate le
deviazioni, cercando di registrare misurazioni dettagliate.
A caccia di prove
Basandomi sui resoconti che avevo udito, scelsi di immergermi in sette
diverse località: Fish Hotel, Lyford Cay e White Hole, vicino a Nassau; Lost
Blue Hole, a circa un'ora di navigazione da Nassau; Dogleg Reef, ad un'ora
da Marathon, nelle Florida Keys; il cosiddetto “Atlantis Wall”, vicino
Bimini; e Sunken Train, presso Eluthera. Due colleghi sommozzatori - lo
statunitense Al Miller ed il giamaicano Joel Green - mi accompagnarono in
queste spedizioni. Nell'arco di un paio di mesi ci immergemmo da una a sette
volte a settimana, tuffandoci più volte in ogni località, solitamente
scendendo ad una profondità di poche decine di metri. Ogni immersione durava
in media 60 o 75 minuti. Trovammo prove evidenti di deviazioni magnetiche in
quattro di quelle zone: Fish Hotel, Lyford Cay e White Hole nelle Bahamas e
Dogleg Reef nel sud della Florida. Durante le nostre immersioni raccogliemmo
elementi molto precisi sulle differenze riscontrate tra i valori normali e
quelli effettivamente registrati dalle nostre bussole.
Nei mesi seguenti trasmisi questi dati a diversi fisici in tutto il mondo.
Tutti furono concordi nell'affermare che tali anomalie dei campi magnetici
terrestri potevano essere causate da microscopici “wormholes” che apparivano
e scomparivano in brevissimo tempo. Non riuscivano ad immaginare altre
possibili spiegazioni. Il Prof. John Wheeler, dell'Università di Princeton,
descrive i wormholes come dei “tunnel di transito” tra diverse dimensioni
della realtà. Secondo Wheeler i wormholes misurerebbero solo una
giga-frazione di un centimetro quadrato ovvero, in cifre, il numero 1
preceduto da 33 zeri, preceduti da una virgola decimale. Si suppone che
questi mini-buchi neri, che appaiono e scompaiono continuamente dalla
geometria dello spazio, siano delle minuscole particelle di “materia
virtuale” ovvero che essi possano esistere solo per un limitato periodo di
tempo. I cosiddetti mini-buchi bianchi, loro controparte, sarebbero invece
composti di anti-materia virtuale. Nella base navale AUTEC, nelle Bahamas,
secondo alcune fonti accreditate, verrebbero condotte ricerche segrete sugli
UFO Ogni volta che questi due tipi di materia virtuale si formano, a
qualunque livello, si auto-distruggono immediatamente. Il Prof. Wheeler,
tuttavia, non sa spiegare il motivo del continuo apparire, scomparire e
riapparire di tali mini-buchi.
Opinioni scientifiche
Riguardo le mie registrazioni di anomalie nei campi magnetici, ecco i pareri
espressi da alcuni degli scienziati - in genere fisici quantistici - con i
quali ho parlato. Secondo il fisico Dott. Werner Muller, di Karlruhe:
“Basandomi sulle cifre che mi ha fornito e sul fatto che non sono state
trovate fonti naturali sul fondo del mare, non restano altro che le teorie
della fisica quantistica per spiegare questo fenomeno”.
Per il Prof. Tsung-Min Gung, fisico di Tokyo: “Se le teorie sulle
connessioni interdimensionali non sono totalmente errate e se esse possono
venire sviluppate come mi aspetto, la stretta interdipendenza esistente tra
la gravità ed il campo magnetico terrestre potrebbe essere uno dei modi per
individuare queste aperture fra diverse dimensioni”.
Dal canto suo, il fisico Dott. Grazyna Fosar, di Berlino, afferma: “Dal
punto di vista della fisica, l'unica spiegazione ragionevole per queste
misteriose deviazioni nei campi magnetici è l'esistenza di 'porte' verso
l'iperspazio” .
Sorprendenti risultati, che mi portarono a studiare, con sempre crescente
interesse, gli altri fenomeni caratteristici del “Triangolo delle Bermuda”,
associati alla zona delle Bahamas.L'isola di Andros, sede dei laboratori
dell'AUTEC L'ipotesi che le deviazioni magnetiche siano causate dalla
presenza di “stargates” era già stata avanzata qualche tempo fa (sebbene,
per quanto ne so, sono stato il primo a raccogliere dati effettivi a
riguardo) e alcuni ricercatori hanno associato proprio alla presenza di
questi “stargates” l'incidenza estremamente alta di avvistamenti UFO
registrata in quell'arcipelago.
Una base navale top-secret
Molti di tali avvistamenti avvennero presso l'Atlantic Undersea Test and
Evaluation Center (Centro Subacqueo Atlantico di Test e Valutazione) o
AUTEC, base navale americana nelle Bahamas. Pertanto, alcuni ricercatori
credono che l'AUTEC potrebbe essere una sorta di “Area 51” sottomarina: un
luogo dove il governo americano effettuerebbe delle ricerche segrete sugli
UFO e che, di tanto in tanto, verrebbe persino visitato dagli alieni. Decisi
di indagare fino in fondo queste incredibili congetture. L'AUTEC possiede
delle risorse davvero uniche, incluso un poligono subacqueo per sperimentare
e studiare armamenti acustici. Si trova sull'isola di Andros, 285 chilometri
a sud est di West Palm Beach, Florida.
Le installazioni ed i laboratori di Andros - per visitare i quali bisogna
procurarsi uno speciale permesso - coprono meno di due chilometri quadrati
di territorio ma, in realtà, l'AUTEC comprende ben 2.688 chilometri quadrati
del circostante Mar dei Caraibi. Questa zona dell'oceano consiste in una
baia dalle acque abissali e dai fondali scoscesi, lunga 160 chilometri e
larga 32, profonda dai 700 fathom (misura di profondità: 1 fathom = 1,829
m.) dei bordi ai 1.100 fathom del suo lato nord. A conti fatti, si tratta di
un'enorme quantità di spazio acquatico. Inoltre, ho saputo da più fonti che
la base di Andros è sottoposta a misure di sicurezza severissime e
top-secret.
UFO e “blue holes”
Nelle acque circostanti l'isola, di tanto in tanto sono stati avvistati
strani apparecchi che non solo somigliavano ad UFO, ma ne avevano anche la
stessa sbalorditiva rapidità di movimento e che eseguivano le medesime
incredibili virate ad angolo acuto. Un uomo d'affari viennese mi riferì che,
mentre circumnavigava le coste di Andros con il suo yacht, vide ad una
distanza di circa tre chilometri (era una giornata molto limpida), in acque
profonde più di due chilometri, un oggetto immobile che scambiò per una
balena. Avvicinandosi a meno di 800 metri dall'oggetto - che aveva iniziato
ad emettere uno strano bagliore - scoprì che si trattava invece di un
qualche genere di apparecchio tecnologico, dal design ultramoderno.
Improvvisamente, l'apparecchio partì dirigendosi verso sud, a quella che il
testimone definì “una velocità folle”. Scivolò sulla superficie dell'acqua
per poi scomparire istantaneamente tra le onde, senza più riapparire.
Mi sono state riferite teorie di cospirazione e di insabbiamento di natura
molto oscura, fiorite intorno al tema dell'AUTEC quale possibile Area 51
sottomarina, così come voci simili circolano sulla vera Area 51. Eccovene un
esempio, riferitomi da un informatore che ho intervistato nel Novembre 1998,
nel quartier generale della NASA a Cape Kennedy, Florida. Egli mi raccontò
che Rob Palmer - un sommozzatore inglese molto noto ed apprezzato
nell'ambiente, che era stato per diversi anni direttore di un centro
ricerche sui “blue holes”, nelle Bahamas - nel Luglio del 1997 era scomparso
durante un'immersione compiuta nel Mar Rosso, in Israele, e lo si riteneva
morto. I “blue holes” (o buchi blu) sono delle piccole caverne sottomarine
che si sono apparentemente formate dall'interno e che si trovano soprattutto
in quell'arcipelago. Io ritengo che i blue holes potrebbero essersi generati
a causa delle continue apparizioni e sparizioni dei microscopici wormholes.
A quanto sembra, Rob Palmer aveva una teoria analoga e, inoltre, era
convinto che i blue holes potessero essere dei punti di transito per gli UFO
in arrivo da altre dimensioni. Le sue indagini lo stavano portando sempre
più vicino all'isola di Andros, dove vi è una vera proliferazione di questi
blue holes. Il mio informatore mi disse che circolavano alcune voci secondo
cui Palmer era stato ucciso da ufficiali dell'AUTEC, probabilmente perché
sapeva troppo, tramite una suggestione post ipnotica che lo avrebbe indotto
al suicidio mentre si trovava in immersione nel Mar Rosso. In qualità di
storico, non è mia intenzione approfondire simili tristi supposizioni, ma il
semplice fatto che tali voci esistano suggerisce che potrebbe effettivamente
essere in atto un qualche genere di attività clandestina nella base di
Andros.
E Atlantide riemerse dalle acque
Poiché molto del materiale che avevo studiato aveva dimostrato di avere una
base di verità, per quanto indiretta, decisi di indagare la storia secondo
cui l'area delle Bahamas corrispondeva all'antico continente di Atlantide
non completamente sommerso. Molti hanno creduto per lungo tempo che le mura
sottomarine di Bimini fossero una vestigia di Atlantide. L'idea era stata
avanzata in un primo momento dal medium Edgar Cayce, il quale affermava che
molte delle persone da lui esaminate avevano vissuto vite precedenti in
Atlantide. Alcuni scienziati del British Government's Building Research
Establishment (Fondazione per la Ricerca Edilizia del Governo Britannico),
usando le più recenti tecnologie, hanno persino scoperto delle minuscole
quantità di carbone ed oro all'interno di quelle che sembrano essere pietre
lavorate dall'uomo, trovate sul fondale di Bimini.
Come storico, mi interessa principalmente lo studio delle fonti primarie
d'informazioni, piuttosto che secondarie, pertanto decisi di leggere l'unico
testo sul quale sono state basate le migliaia di libri dedicati ad
Atlantide: il Crizia, dialogo scritto dal filosofo greco Platone.
Soprattutto, decisi di leggerlo non in chiave mitologica o metaforica, come
molti fanno, ma come un vero documento storico. Pertanto tralasciai i
dettagliati resoconti degli splendori di questo antico regno, concentrandomi
invece sulle sue dimensioni, che ci sono state tramandate da Platone: che
forma aveva Atlantide? Quali erano la sua lunghezza e larghezza ?
Appresi qualcosa di affascinante: se potessimo prendere l'attuale arcipelago
delle Bahamas e sollevare l'intera massa della terraferma di 90 metri - o,
per metterla in altro modo, abbassare il livello dell'acqua che circonda le
Bahamas di 90 metri (riportandola al livello che aveva durante l'ultima Era
Glaciale) - ci troveremmo di fronte un territorio che corrisponderebbe in
maniera impressionante, per forma e misura, all'antica Atlantide descritta
da Platone: il filosofo scrisse nel Crizia che tale continente era più
grande dell'Egitto (ovvero dell'Egitto allora conosciuto); che il centro
dell'isola, non distante dal mare, era formato da una pianura circondata da
bassi rilievi ad una distanza di 9 chilometri; e che questi stessi rilievi
si trovavano in un'ampia pianura, circondata da alte montagne ad una
distanza di 321 chilometri.
La zavorra dei Confederati
Tuttavia, le mie conclusioni riguardo le cosiddette Mura di Bimini, presunte
rovine di Atlantide, non sono affatto così “New Age”. Credo, infatti, che le
pietre che le formano e che appaiono lavorate dall'uomo, non provengano
affatto da Atlantide ma che siano state lasciate là durante la Guerra Civile
Americana. A quell'epoca un gran numero di navi forzava il blocco
dell'Unione per trasportare merci e rifornimenti nei porti dei Confederati.
Braccati dalle navi dell'Unione, questi vascelli spesso si rifugiavano nelle
basse acque delle Bahamas, dove le grosse navi da guerra non potevano
seguirli. Per riuscire a navigare al di sopra degli scogli che costellavano
le acque erano spesso costretti a disfarsi del peso eccessivo, in modo da
diminuire il pescaggio delle imbarcazioni. Il modo più semplice di farlo era
liberarsi dei massi di granito usati come zavorra nelle stive. Penso che
questa abitudine possa spiegare la presenza di gran parte delle pietre
scoperte oggi in luoghi come Bimini.
Ho proseguito le mie indagini in molti altri campi. Trovando, ad esempio,
che le Bahamas hanno le loro personali leggende su misteriose creature
simili a scimmie, che non si lasciano vedere quasi mai: i “chickcharnies” .
Ho scoperto, inoltre, che esistono molte “storie di fantasmi” collegate alle
Bahamas e che gli sciamani della zona hanno fama di possedere dei poteri
semi-divini. Insomma, ho lasciato le Bahamas con la netta impressione - una
sensazione difficilmente comprovabile scientificamente - che in
quell'arcipelago vi sia un elevato grado di energia psichica o persino di
energia “interdimensionale” .
Ammaraggio subacqueo
Tuttavia, la mia attenzione torna agli “stargates subacquei dei Caraibi”
scoperti insieme agli amici Al Miller e Joel Green. Ho una proposta. Sarebbe
interessante cercare davvero di entrare in uno di questi “stargate”, se non
per il fatto che essi sono solitamente microscopici e che tendono a
fluttuare dentro e fuori dall'esistenza. Pertanto, vorrei suggerire che uno
o più fisici si immergano in alcune delle località dove sono state
riscontrate le anomalie magnetiche, magari quelle vicino a Nassau, in acque
poco profonde, non distanti dalla riva e dalla capitale delle Bahamas, che
potrebbe ospitare in maniera eccellente la stampa internazionale
eventualmente interessata ad assistere a questo inusuale “Ammaraggio
Subacqueo negli Stargates dei Caraibi”.
Devono sicuramente esserci molti scienziati giovani, atletici e sportivi che
potrebbero venire persuasi ad indossare l'equipaggiamento da sub e ad
avventurarsi sul fondo dell'oceano per scoprire quali sensazioni telepatiche
e quali messaggi sarebbero in grado di cogliere, filtrati nell'attimo in cui
questi microscopici wormholes si aprono per poi richiudersi e riaprirsi. La
mia proposta può sembrare bizzarra, ma io ed i miei colleghi sommozzatori
saremmo lieti di addestrare i ricercatori disposti a tentare e di scendere
poi con loro sul fondo dell'oceano a largo delle Bahamas.
Data articolo: marzo 2008
Autore: Michael Preisinger (Il dott. Preisinger ha pubblicato le sue
ricerche ne “Il Triangolo delle Bermude. Una spedizione svela il mistero
dell'arcipelago maledetto”. Ediz. Piemme.)
Fonte: [url=http://www.segnidal cielo.it/]http://www.segnidal cielo.it/[/url]
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