AMOR ATOMICO
di Riccardo Tuis
Una gRande storiA d'aMore
Tutto ebbe inizio miliardi e miliardi di anni blu (non si sa bene quanti, visto che lì
il tempo non esiste). Un non-giorno Shiva, la particella blu imperatore del Reame Blu,
decise di andare ad esplorare e conquistare nuovi regni della sua consapevolezza
multidimensionale. In gran carriera si mise a cavallo della sua intenzione e,
con un intero esercito di altri Shiva, particelle blu imperatori del Reame Blu,
si calarono audacemente nella Valle dell'Antica Via dell'Involuzione. Questi
coraggiosi cavalieri dell'ultravioletto, una volta superato il fiume che
divideva il loro reame, subirono un grande incantesimo dalla Fata Frequenza,
che non era altro che la loro consapevolezza sociale blu.
Per incanto, ogni Shiva, particella blu imperatore del Reame Blu, si polarizzò
in due unità distinte; e il suo bellissimo aspetto androgino, si mutò in un incantevole
polarità maschile e femminile. Alla prima, venne dato il nome di Adamo il
Protone, detto il “nucleo” dagli amici del pub; la seconda deliziosa polarità fu
invece chiamata Eva l'Elettrone, soprannominata dagli Adamo il Protone, detti i
“nuclei” come “Eva cosce lunghe” (a causa del fatto che era sempre in corsa
nelle sue orbite).
Ogni volta che un Adamo il Protone vedeva una Eva l'Elettrone - e succedeva
spesso, visto la veloce orbita civettuola e senza soste della nube elettronica
di Eva cosce lunghe - rimaneva incantato al suo dolce sorriso elettrico
e alle sue orbite prosperose; ed inevitabilmente il quark di ogni Adamo
il Protone, detto il ”nucleo”, batteva forte forte e la sua
superstringa si eccitava in modo imbarazzante.
Ed anche se Eva L'Elettrone, aveva sempre la testa tra le nubi elettroniche,
Adamo il Protone detto il “nucleo” se ne innamorò perdutamente.
Fortunatamente, ma del resto era inevitabile, anche ogni Eva l'Elettrone,
avvistando un Adamo il Protone, dai vigorosi muscoli protonici,
così stabile e sicuro di sé nel suo nucleo e, saldo nelle sue decisioni,
la faceva sentire protetta e sicura nell'orbitare accanto a lui.
Poco importava se lui era un po' pigro, pantofolaio e mammone visto
che stava sempre chiuso in massa vicino a mamma/papà neutrone (che non erano
altro che dei cannocchiali sopra le torri del Reame Blu), o al pub con i suoi
amici Adamo il Protone , detti i “nuclei”. Ogni Eva l'Elettrone, incominciò a
corrispondere a quell'amore, in un modo così intenso, tanto che di solito
nemmeno i muscoli protonici di Adamo il Protone detto il “nucleo” riuscivano ad
eguagliare.
Dalla loro unione nacquero tanti bei “atomini” che
scorazzarono allegramente nei tre regni - il regno della Luce, il regno
Infrarosso e il regno Herziano- e la consapevolezza blu abbassandosi si fece
polarizzata in quei regni; espandendo così la consapevolezza ultravioletta ed
ermafrodita di Shiva particella blu imperatore del Reame Blu.
1) Il
protone ha una carica positiva con una forza uguale ma opposta alla polarità di
un elettrone.
2) Il numero di protoni ha effetto sulla natura della massa
atomica.
3) I protoni tendono a cercarsi, ed una volta trovati un paio di
“amici”, si forma il nucleo e la sua “coscienza sociale protonica, naturalmente
i neutroni vigilano su di loro come potenziali osservatori del reame
ultravioletto. Provate a vederla così: il protone è Yang, polarità positiva,
mentre l'elettrone è Yin polarità negativa.
Il neutrone potrebbe essere il genitore di entrambi, o meglio,
nell'ultravioletto potrebbe essere la somma di entrambi
(poiché nonostante la natura non polarizzata del neutrone, esso
resta pur sempre un barione con una sua relativa pesante massa che, a mio
avviso, lo esclude alla residenza nel Regno Blu ed alla sua rarefatta massa
atomica). D'altro canto la vera anima gemella speculare (antimateria) di Eva
l'Elettrone è Ivo il Positrone, e naturalmente per Adamo il Protone, è Alda
l'Antiprotone. Sappiamo che la particella alfa è senza un orbita di elettroni,
così quando entra in contatto con altri atomi, che cosa combina?
Desidera la “donna” d'altri, per questo si porta via gli elettroni degli altri atomi,
diventando una particella molto pericolosa per i “matrimoni atomici” dei nostri
corpi biologici (hertziani). Ma perché fa questo? La particella alfa vuole
tornare ad essere un atomo di elio completo di orbita, poiché desidera avere
compagnia quanto voi. Vuole avere una “sposa”, cui condividere le sue esperienze
tridimensionali, giacché dopotutto la sua “sposa” in realtà, è la sua stessa
parte mancante che aveva nell'ultravioletto.
L'intelligenza che dirige la mitosi o che crea una catena aminoacida,
è un intelligenza protonica; la matrice della consapevolezza sociale
umana è di base consapevolezza protonica. Microcosmo = macrocosmo;
così in alto, così in basso, così dentro, così fuori.
Spero vi sia piaciuta questa favola, e che il suo parallelismo tra
meccanica quantistica e l'insegnamento iniziatico della Scuola, e vi abbia
ispirato ed invogliato ad approfondirlo. Ramtha usa il linguaggio della scienza
più evoluta, per farvi comprendere ciò che il linguaggio lineare-superstizione
della religione vi ha celato per millenni, ovvero il Signore Dio del vostro
Essere. Per concludere, qual'è dunque la morale della favola?
Che tutto orbita intorno all'amore!
Ma che tipo di amore sarà un amore asessuale di 4° livello dell'ultravioletto?
Un amore così grande, che non potrà non essere la somma di un amore polarizzato
nelle due unità positivo/negativo dei tre livelli “inferiori”!
Non è splendido tutto ciò? Il nostro più grande amante è dentro di
noi, l'anima gemella è il nostro stesso Io! Non perderemo mai l'amore e
“l'oggetto” del nostro amore, perché siamo sempre e solo noi il nostro amato!
Poi, una volta che si sale di “Piano” - un grazie molto speciale all'”ascensore
lemuriano”, che gentilmente si è offerto a velocizzarci il percorso - scopriremo
che quel “Io” del 4° livello, che tanto amate appassionatamente, in realtà non
ha più confini netti d'identità.
Ed incredibilmente, realizzeremo che l'amore del 4° livello
(e la relativa struttura atomica del Reame), era esso stesso una polarizzazione
parziale di un amore ancora più grande; e dalla prospettiva di un “IO” che non
si identifica più in un Sé multidimensionale, incominceremo ad amare
simultaneamente con l'“Ultra-amore”, il Vuoto e tutti i suoi potenziali. Da
brividi! Le orbite delle mie bande hanno la pelle d'oca solo a pensarci! Un
brindisi alla Vita e al nostro elettrizzante percorso!
di Riccardo Tuis
Una gRande storiA d'aMore
Tutto ebbe inizio miliardi e miliardi di anni blu (non si sa bene quanti, visto che lì
il tempo non esiste). Un non-giorno Shiva, la particella blu imperatore del Reame Blu,
decise di andare ad esplorare e conquistare nuovi regni della sua consapevolezza
multidimensionale. In gran carriera si mise a cavallo della sua intenzione e,
con un intero esercito di altri Shiva, particelle blu imperatori del Reame Blu,
si calarono audacemente nella Valle dell'Antica Via dell'Involuzione. Questi
coraggiosi cavalieri dell'ultravioletto, una volta superato il fiume che
divideva il loro reame, subirono un grande incantesimo dalla Fata Frequenza,
che non era altro che la loro consapevolezza sociale blu.
Per incanto, ogni Shiva, particella blu imperatore del Reame Blu, si polarizzò
in due unità distinte; e il suo bellissimo aspetto androgino, si mutò in un incantevole
polarità maschile e femminile. Alla prima, venne dato il nome di Adamo il
Protone, detto il “nucleo” dagli amici del pub; la seconda deliziosa polarità fu
invece chiamata Eva l'Elettrone, soprannominata dagli Adamo il Protone, detti i
“nuclei” come “Eva cosce lunghe” (a causa del fatto che era sempre in corsa
nelle sue orbite).
Ogni volta che un Adamo il Protone vedeva una Eva l'Elettrone - e succedeva
spesso, visto la veloce orbita civettuola e senza soste della nube elettronica
di Eva cosce lunghe - rimaneva incantato al suo dolce sorriso elettrico
e alle sue orbite prosperose; ed inevitabilmente il quark di ogni Adamo
il Protone, detto il ”nucleo”, batteva forte forte e la sua
superstringa si eccitava in modo imbarazzante.
Ed anche se Eva L'Elettrone, aveva sempre la testa tra le nubi elettroniche,
Adamo il Protone detto il “nucleo” se ne innamorò perdutamente.
Fortunatamente, ma del resto era inevitabile, anche ogni Eva l'Elettrone,
avvistando un Adamo il Protone, dai vigorosi muscoli protonici,
così stabile e sicuro di sé nel suo nucleo e, saldo nelle sue decisioni,
la faceva sentire protetta e sicura nell'orbitare accanto a lui.
Poco importava se lui era un po' pigro, pantofolaio e mammone visto
che stava sempre chiuso in massa vicino a mamma/papà neutrone (che non erano
altro che dei cannocchiali sopra le torri del Reame Blu), o al pub con i suoi
amici Adamo il Protone , detti i “nuclei”. Ogni Eva l'Elettrone, incominciò a
corrispondere a quell'amore, in un modo così intenso, tanto che di solito
nemmeno i muscoli protonici di Adamo il Protone detto il “nucleo” riuscivano ad
eguagliare.
Dalla loro unione nacquero tanti bei “atomini” che
scorazzarono allegramente nei tre regni - il regno della Luce, il regno
Infrarosso e il regno Herziano- e la consapevolezza blu abbassandosi si fece
polarizzata in quei regni; espandendo così la consapevolezza ultravioletta ed
ermafrodita di Shiva particella blu imperatore del Reame Blu.
1) Il
protone ha una carica positiva con una forza uguale ma opposta alla polarità di
un elettrone.
2) Il numero di protoni ha effetto sulla natura della massa
atomica.
3) I protoni tendono a cercarsi, ed una volta trovati un paio di
“amici”, si forma il nucleo e la sua “coscienza sociale protonica, naturalmente
i neutroni vigilano su di loro come potenziali osservatori del reame
ultravioletto. Provate a vederla così: il protone è Yang, polarità positiva,
mentre l'elettrone è Yin polarità negativa.
Il neutrone potrebbe essere il genitore di entrambi, o meglio,
nell'ultravioletto potrebbe essere la somma di entrambi
(poiché nonostante la natura non polarizzata del neutrone, esso
resta pur sempre un barione con una sua relativa pesante massa che, a mio
avviso, lo esclude alla residenza nel Regno Blu ed alla sua rarefatta massa
atomica). D'altro canto la vera anima gemella speculare (antimateria) di Eva
l'Elettrone è Ivo il Positrone, e naturalmente per Adamo il Protone, è Alda
l'Antiprotone. Sappiamo che la particella alfa è senza un orbita di elettroni,
così quando entra in contatto con altri atomi, che cosa combina?
Desidera la “donna” d'altri, per questo si porta via gli elettroni degli altri atomi,
diventando una particella molto pericolosa per i “matrimoni atomici” dei nostri
corpi biologici (hertziani). Ma perché fa questo? La particella alfa vuole
tornare ad essere un atomo di elio completo di orbita, poiché desidera avere
compagnia quanto voi. Vuole avere una “sposa”, cui condividere le sue esperienze
tridimensionali, giacché dopotutto la sua “sposa” in realtà, è la sua stessa
parte mancante che aveva nell'ultravioletto.
L'intelligenza che dirige la mitosi o che crea una catena aminoacida,
è un intelligenza protonica; la matrice della consapevolezza sociale
umana è di base consapevolezza protonica. Microcosmo = macrocosmo;
così in alto, così in basso, così dentro, così fuori.
Spero vi sia piaciuta questa favola, e che il suo parallelismo tra
meccanica quantistica e l'insegnamento iniziatico della Scuola, e vi abbia
ispirato ed invogliato ad approfondirlo. Ramtha usa il linguaggio della scienza
più evoluta, per farvi comprendere ciò che il linguaggio lineare-superstizione
della religione vi ha celato per millenni, ovvero il Signore Dio del vostro
Essere. Per concludere, qual'è dunque la morale della favola?
Che tutto orbita intorno all'amore!
Ma che tipo di amore sarà un amore asessuale di 4° livello dell'ultravioletto?
Un amore così grande, che non potrà non essere la somma di un amore polarizzato
nelle due unità positivo/negativo dei tre livelli “inferiori”!
Non è splendido tutto ciò? Il nostro più grande amante è dentro di
noi, l'anima gemella è il nostro stesso Io! Non perderemo mai l'amore e
“l'oggetto” del nostro amore, perché siamo sempre e solo noi il nostro amato!
Poi, una volta che si sale di “Piano” - un grazie molto speciale all'”ascensore
lemuriano”, che gentilmente si è offerto a velocizzarci il percorso - scopriremo
che quel “Io” del 4° livello, che tanto amate appassionatamente, in realtà non
ha più confini netti d'identità.
Ed incredibilmente, realizzeremo che l'amore del 4° livello
(e la relativa struttura atomica del Reame), era esso stesso una polarizzazione
parziale di un amore ancora più grande; e dalla prospettiva di un “IO” che non
si identifica più in un Sé multidimensionale, incominceremo ad amare
simultaneamente con l'“Ultra-amore”, il Vuoto e tutti i suoi potenziali. Da
brividi! Le orbite delle mie bande hanno la pelle d'oca solo a pensarci! Un
brindisi alla Vita e al nostro elettrizzante percorso!
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