Ops... GLI ORBS
di Hope Mead
Molti di noi avvertono che c'è qualcosa di più, riguardo all'esistenza,
di quanto non si riesca a percepire facilmente con i nostri occhi
Quando ci ritroviamo in territori nuovi, abbiamo bisogno di strumenti che ci
aiutino a navigare ed esplorare il nostro nuovo paradigma dell'esistenza.
Esistono dei mezzi a noi noti che ci consentono di conoscere la natura della
vita, come la meditazione, lo yoga, la preghiera e il digiuno.
Ma non avrei mai immaginato che la mia fotocamera digitale diventasse un
simile strumento, permettendomi di catturare in una fotografia un barlume di una
realtà più grande che è possibile sbirciare attraverso il velo del nostro
tridimensionale nonché limitato modo di vedere.
Le macchine fotografiche (specialmente quelle digitali) riescono ad
immortalare dei fenomeni che esistono in diverse parti dello spettro della luce
ma che normalmente non sono visibili ad occhio nudo. Questi fenomeni si
manifestano in forme diverse, ma ciò che più comunemente appare nelle fotografie
sono degli aloni luminosi e tondeggianti noti come orbs o sfere di
luce.
Ho scoperto gli orb per la prima volta sei anni fa e ne sono rimasta
immediatamente affascinata e incantata. Dopo aver scattato più di 20.000
immagini che ritraevano le sfere di luce, ho compreso chiaramente che c'è come
una forma di coscienza più elevata che viene coinvolta in questi fenomeni e che
essi sono attratti da una forte vibrazione di energia.
Gli orb per molti anni sono stati fotografati nelle vicinanze di luoghi sacri
ma ora si stanno mostrando ovunque. Li ho visti brulicare in foto scattate dove
si suona musica dal vivo, oppure scattate a dei bambini che stanno ridendo o ad
un gruppo di amici che si ritrova. Appaiono in massa quando qualcuno pratica la
meditazione o invia loro amore. Li ho immortalati nella natura così come in
alcune sale conferenze. La loro maggiore ricorrenza dipende dalla presenza di
una forte emozione, sia che si tratti di gioia, amore, beatitudine o
afflizione.
Molti di noi avvertono che c'è qualcosa di più, riguardo all'esistenza, di
quanto non si riesca a percepire facilmente con i nostri occhi. Viviamo in un
mondo in cui la convinzione “vedere per credere” ha negato l'accesso alla realtà
di altri mondi e dimensioni invisibili e non ancora del tutto spiegati. Questa è
una delle ragioni per cui il fenomeno degli orb è così entusiasmante - siamo
davvero in grado di vedere l'invisibile.
Potete verificarlo voi stessi facilmente con una fotocamera digitale. Cercate
un luogo sacro o che vi sembra particolarmente gioioso - una chiesa, un luogo di
guarigione spontanea, una festa all'aperto, una celebrazione, un posto in mezzo
alla natura - ovunque si possano avvertire delle vibrazioni o dell'energia
gradevole. Riunitevi con un gruppo di amici e potrete per esempio cantare e
suonare, questo funziona bene poiché la musica riesce a introdurre frequenze più
elevate. Assicuratevi di usare il flash in quanto sembra sia più facile vedere
gli orb con il suo supporto.
Scattate le foto al tramonto o quando è già buio. Sono stati immortalati
degli orb anche alla luce del giorno, con o senza flash, ma ciò è raro. Fate in
modo che i soggetti si trovino in fondo nella cornice dell'inquadratura. Siate
preparati a scattare e scattare ripetutamente (è facile con la fotocamera) ed a
visitare più volte il luogo scelto per l'esperimento.
Una piccola percentuale di persone riesce vedere gli orb ad occhio nudo, ma
normalmente è grazie al mezzo fotografico che possono essere rilevati. Cosa più
importante, è attraverso i nostri cuori che li percepiamo.
Hope Mead, l'autrice di questa testimonianza, ha dedicato la sua vita ad
esplorare l'interazione tra lo spirito e la forma attraverso la fotografia, la
danza, la crescita spirituale e... scrivendo testi musicali. Ha prodotto
Orbs: the veil is lifting (orb: il velo è tolto ndt) il primo
lungometraggio che riunisce scienziati, maestri spirituali ed esperti del
fenomeno orbs.
Fonte: www.greatmystery.org
ps. E' vero esistono, li ho fotografati anch'io in inghilterra tutt'intorno ad una cascata
ritenuta sacra dagli antichi druidi. Magnifica esperienza.
Ciao Nelda.
di Hope Mead
Molti di noi avvertono che c'è qualcosa di più, riguardo all'esistenza,
di quanto non si riesca a percepire facilmente con i nostri occhi
Quando ci ritroviamo in territori nuovi, abbiamo bisogno di strumenti che ci
aiutino a navigare ed esplorare il nostro nuovo paradigma dell'esistenza.
Esistono dei mezzi a noi noti che ci consentono di conoscere la natura della
vita, come la meditazione, lo yoga, la preghiera e il digiuno.
Ma non avrei mai immaginato che la mia fotocamera digitale diventasse un
simile strumento, permettendomi di catturare in una fotografia un barlume di una
realtà più grande che è possibile sbirciare attraverso il velo del nostro
tridimensionale nonché limitato modo di vedere.
Le macchine fotografiche (specialmente quelle digitali) riescono ad
immortalare dei fenomeni che esistono in diverse parti dello spettro della luce
ma che normalmente non sono visibili ad occhio nudo. Questi fenomeni si
manifestano in forme diverse, ma ciò che più comunemente appare nelle fotografie
sono degli aloni luminosi e tondeggianti noti come orbs o sfere di
luce.
Ho scoperto gli orb per la prima volta sei anni fa e ne sono rimasta
immediatamente affascinata e incantata. Dopo aver scattato più di 20.000
immagini che ritraevano le sfere di luce, ho compreso chiaramente che c'è come
una forma di coscienza più elevata che viene coinvolta in questi fenomeni e che
essi sono attratti da una forte vibrazione di energia.
Gli orb per molti anni sono stati fotografati nelle vicinanze di luoghi sacri
ma ora si stanno mostrando ovunque. Li ho visti brulicare in foto scattate dove
si suona musica dal vivo, oppure scattate a dei bambini che stanno ridendo o ad
un gruppo di amici che si ritrova. Appaiono in massa quando qualcuno pratica la
meditazione o invia loro amore. Li ho immortalati nella natura così come in
alcune sale conferenze. La loro maggiore ricorrenza dipende dalla presenza di
una forte emozione, sia che si tratti di gioia, amore, beatitudine o
afflizione.
Molti di noi avvertono che c'è qualcosa di più, riguardo all'esistenza, di
quanto non si riesca a percepire facilmente con i nostri occhi. Viviamo in un
mondo in cui la convinzione “vedere per credere” ha negato l'accesso alla realtà
di altri mondi e dimensioni invisibili e non ancora del tutto spiegati. Questa è
una delle ragioni per cui il fenomeno degli orb è così entusiasmante - siamo
davvero in grado di vedere l'invisibile.
Potete verificarlo voi stessi facilmente con una fotocamera digitale. Cercate
un luogo sacro o che vi sembra particolarmente gioioso - una chiesa, un luogo di
guarigione spontanea, una festa all'aperto, una celebrazione, un posto in mezzo
alla natura - ovunque si possano avvertire delle vibrazioni o dell'energia
gradevole. Riunitevi con un gruppo di amici e potrete per esempio cantare e
suonare, questo funziona bene poiché la musica riesce a introdurre frequenze più
elevate. Assicuratevi di usare il flash in quanto sembra sia più facile vedere
gli orb con il suo supporto.
Scattate le foto al tramonto o quando è già buio. Sono stati immortalati
degli orb anche alla luce del giorno, con o senza flash, ma ciò è raro. Fate in
modo che i soggetti si trovino in fondo nella cornice dell'inquadratura. Siate
preparati a scattare e scattare ripetutamente (è facile con la fotocamera) ed a
visitare più volte il luogo scelto per l'esperimento.
Una piccola percentuale di persone riesce vedere gli orb ad occhio nudo, ma
normalmente è grazie al mezzo fotografico che possono essere rilevati. Cosa più
importante, è attraverso i nostri cuori che li percepiamo.
Hope Mead, l'autrice di questa testimonianza, ha dedicato la sua vita ad
esplorare l'interazione tra lo spirito e la forma attraverso la fotografia, la
danza, la crescita spirituale e... scrivendo testi musicali. Ha prodotto
Orbs: the veil is lifting (orb: il velo è tolto ndt) il primo
lungometraggio che riunisce scienziati, maestri spirituali ed esperti del
fenomeno orbs.
Fonte: www.greatmystery.org
ps. E' vero esistono, li ho fotografati anch'io in inghilterra tutt'intorno ad una cascata
ritenuta sacra dagli antichi druidi. Magnifica esperienza.
Ciao Nelda.
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