Saperi negati

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Saperi negati

Raccolta di Saperi e Pensieri negati (ai più) dall'inconsapevolezza (altrui e propria) e da altre Cause.

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    8 Marzo 2009: In principio c'era la Dea!

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    8 Marzo 2009: In principio c'era la Dea! Empty 8 Marzo 2009: In principio c'era la Dea!

    Messaggio Da pinodd Lun 09 Mar 2009, 09:21


      Testo completo: http://www.mediafire.com/?zlwy4zzusx0
      IN PRINCIPIO C'ERA LA DEA: BREVE VIAGGIO NEL TEMPO DELL’ESSERE DONNA inviato da Nelda Pegazzano il 08/03/2009.
      "In principio" la vita nella sua interezza scaturiva dal ventre femminile: così testimoniano i ritrovamenti nei siti archeologici più antichi (Paleolitico e Neolitico); donne con forme tonde, coi seni esuberanti e grosse natiche, con simboli quali la spirale, che riportavano metaforicamente al mondo uterino. L'uomo antico non poteva far altro che prendere atto che la vita si perpetuava attraverso la donna e solo attraverso essa. Benchè alcuni studiosi sostengano che l'uomo primitivo non era in grado di correlare il contributo maschile alla procreazione con la gravidanza, e che fosse questo il motivo di tanta divinizzazione della donna, relegando i ritrovamenti di statuette con fattezze esageratamente femminili ad un “uso erotico” del maschio; altri osservano che l'uomo primitivo doveva avere per forza maggiore consapevolezza della vita e dei meccanismi biologici, sebbene fosse una consapevolezza diversa da quella che possiamo avere noi oggi. Viveva a stretto contatto con la natura; la vita e la morte erano quotidianamente sotto i suoi occhi. Di questo parere è anche Marjia Gimbutas, archeologa lituana nota per i suoi studi scientifici sul culto della Grande Madre, secondo la quale il ruolo paterno nel processo di riproduzione era compreso dalle popolazioni del Neolitico, dato che gli uomini di quell’epoca erano acuti osservatori della natura. Una riflessione può aiutare a comprendere l’importanza della donna nella generazione: se una coppia avesse un rapporto sessuale e concepisse e l'uomo (per disgrazia) l'istante dopo morisse, la vita sarebbe in grado di proseguire il suo corso e il bambino nascerebbe ugualmente. Viceversa se l'istante dopo il concepimento fosse la donna a morire con essa morirebbe anche il figlio futuro. L'uomo ha il potere della scintilla iniziale, dell’“inseminare”, del dare il via al processo ma è nelle mani delle donne - anzi nel ventre delle donne, il calderone alchemico che genera nuovi esseri - il potere della vita. Probabilmente è questo il motivo per cui le prime rappresentazioni di divinità ritrovate in tutta Europa sono intimamente legate al mondo femminile. Le statuette erano dunque rappresentazioni divine della Dea Madre, Madre di tutta la Vita, e non oggetti erotici per i giochi maschili. Meravigliosa nonostante l'età, ancora oggi la Venere di Laussel ci mostra come il calendario che scandiva la vita delle prime società fosse indubbiamente femminile. Il bassorilievo in pietra scolpita risale al Paleolitico Superiore (30.000 - 20.000 a.C.) ed è ora conservato al Musée d'Aquitaine, Bordeaux, Francia. Detta anche “Dea del corno”, ritrae una figura femminile che regge nella mano destra un corno con tredici tacche. E' evidente il riferimento alla falce lunare e al potere connesso con l'astro. Le tredici tacche potrebbero benissimo corrispondere alle tredici lunazioni che si verificano all'interno di un anno solare, un tempo misurabile da un solstizio invernale ad un altro. I primi calendari sono stati effettivamente lunari ed ancora oggi grandi culture come quella islamica e quella ebraica conservano tale tipo di computazione del tempo, per non parlare del calendario delle feste cattoliche che si basa principalmente sulla luna piena pasquale. Sul corno della Venere di Laussel sono state individuate 13 tacche riferibili al calendario lunare e, poiché la luna ha un ciclo di 28 giorni circa, veniva automatico associare ad esso il ciclo femminile, anch’esso di 28 giorni.


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