Saperi negati

Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
Saperi negati

Raccolta di Saperi e Pensieri negati (ai più) dall'inconsapevolezza (altrui e propria) e da altre Cause.

Navigazione

Ultimi argomenti attivi

» Dottor Dahlke a Milano 18 - 19 - 20 marzo 2011
Stanchezza e magnesio! EmptyMer 16 Feb 2011, 16:23 Da Neo

» WORKSHOP CON IL BREATHARIANO JERICHO SUNFIRE A MILANO IL 27 MARZO, L'ATLETA CHE PUÒ VIVERE SENZA CIBO E ACQUA INDEFINITAMENTE
Stanchezza e magnesio! EmptyDom 06 Feb 2011, 13:11 Da Neo

» La finestra sul mondo
Stanchezza e magnesio! EmptyLun 01 Mar 2010, 13:49 Da Giulilly

» DIRITTO E LEGGE
Stanchezza e magnesio! EmptyMer 20 Gen 2010, 18:00 Da Neo

» pensieri di un' anima semplice
Stanchezza e magnesio! EmptySab 07 Nov 2009, 14:25 Da Michele Corso

» Pensieri di un'anima semplice
Stanchezza e magnesio! EmptyVen 06 Nov 2009, 21:27 Da Lucia

» Nuovo blog sull'alimentazione istintiva
Stanchezza e magnesio! EmptyGio 08 Ott 2009, 14:19 Da deadcassandra

» L'olio di Canola.
Stanchezza e magnesio! EmptyMar 09 Giu 2009, 10:16 Da pinodd

» LE STORIE CHE NON RIUSCITE ANCORA A VEDERE (3)
Stanchezza e magnesio! EmptyDom 07 Giu 2009, 23:16 Da pinodd


    Stanchezza e magnesio!

    pinodd
    pinodd


    Numero di messaggi : 926
    Età : 76
    Località : Caprarica di Lecce
    Data d'iscrizione : 09.06.08

    Stanchezza e magnesio! Empty Stanchezza e magnesio!

    Messaggio Da pinodd Mar 22 Lug 2008, 20:54

    La Stanchezza si vince a tavola 12/07/2008 - Catia Trevisani
    Vi sentite stanchi e spossati? Forse è proprio colpa della dieta squilibrata e povera di magnesio.
    La stanchezza è un sintomo che viene lamentato con grande frequenza. In genere la richiesta più frequente da parte di chi ne soffre è quella di un «ricostituente che tiri su», che aiuti a superare situazioni di disagio indefinite, caratterizzate da una condizione generale di perdita di energie fisiche e psichiche.

    Nella clinica, la stanchezza è uno dei sintomi che accompagnano condizioni particolari: stati post-influenzali, convalescenze dopo interventi chirurgici, gravidanza soprattutto nei primi mesi di gestazione, postpartum.
    Altre volte è un segnale di quadri di maggiore complessità: importanti malattie infettive (soprattutto virali), diabete, anemie, neoplasie, patologie endocrine come l’ipotiroidismo; talora è la conseguenza di una terapia di antibiotici, cortisonici, antipertensivi, diuretici, o altri farmaci.

    Stanchezza e depressione
    Quando si escludono tali cause organiche, la stanchezza viene difficilmente inquadrata come patologia. In alcuni casi, la spossatezza va al di là del fisico e assume una tonalità affettiva, con una sensazione di inadeguatezza che può essere l’inizio di una depressione.
    Difficile a questo punto distinguere il punto di partenza: la depressione induce stanchezza o viceversa?
    La stanchezza cronica è sicuramente segno di una riduzione dell’energia vitale. La stanchezza diffusa traduce lo stato della vitalità biologica di un individuo e la sua capacità reattiva rispetto a tutto ciò che gli può nuocere. Uno squilibrio del genere va preso in seria considerazione per evitare, in seguito, lo sviluppo di patologie importanti.
    L’energia vitale biologica di un soggetto non può essere misurata secondo le metodologie della medicina convenzionale, ma alcuni segni clinici ne consentono la valutazione, senza parlare poi di altre metodiche tipiche della medicina naturale che rivolgono particolare attenzione a questo sintomo.

    Guardatevi le unghie
    Esistono test di tipo energetico che si effettuano con la kinesiologia e consentono una sorta di misurazione. La medicina tradizionale cinese utilizza per la diagnosi energetica la palpazione del polso, l’osservazione della lingua e del colorito del viso, oltre all’interrogatorio. L’omeopatia valuta attraverso una serie di domande molto dettagliate, rivolte a portare alla luce sintomi molto precisi che accompagnano la stanchezza, per individuare i «simillimum omeopatici». L’oligoterapia ricerca tipologie specifiche che consentono di definire la costituzione e quindi le diverse predisposizioni alle malattie. Le domande sulla presenza o meno di stanchezza e la sua modalità sono fondamentali per individuare l’oligoelemento necessario.

    La stanchezza cronica denuncia una difficoltà dell’individuo nelle sue capacità di adattamento, si accompagna frequentemente a stati ansiosi-depressivi, disturbi del sonno che comprendono sia l’insonnia che la sonnolenza, difficoltà di concentrazione e di apprendimento, diminuzione della libido, talora anche disturbi del comportamento alimentare, come tendenze anoressiche o bulimiche.

    Dal punto di vista fisico può accentuarsi la freddolosità, un peggioramento dello stato dei capelli e delle unghie, in particolare quella dell’alluce che può essere interessata da funghi, ricorrenti mal di testa e altri indizi di uno stato di intossicazione. Comunque non va dimenticato che la sensazione di stanchezza varia da individuo a individuo, ed anche nella stessa persona si può manifestare intensità diversa in momenti e contesti diversi.

    Esiste infine la sindrome da stanchezza cronica (CFS, Chronic Fatigue Sindrome), di cui oggi tanto si parla (vedi «Sani, ma stanchi» su Salute è, giugno 2005). I disturbi sono sovrapponibili a quelli visti in precedenza: continuo stato di spossatezza non giustificato da cause organiche e che non si risolve con il riposo, alterazioni dell’umore, della capacità di concentrazione e memorizzazione, dolori e dolenza muscolare, affezioni respiratorie croniche ecc.

    Se il fegato si affatica
    Vi sono varie ipotesi rispetto alla causa di questa sindrome; tra le più accreditate c’è quella virale. Da qui l’importanza di rafforzare il sistema immunitario nei soggetti interessati dal disturbo. Secondo la psiconeuro-endocrino-immunologia occorre riequilibrare il sistema nervoso, ormonale, immunitario, tenendo conto anche della psiche e della personalità.
    Com’è noto, il livello energetico e lo stato emotivo di ognuno sono determinati dall’interazione di due fattori principali: l’autoconsiderazione e lo stato fisiologico. Il soggetto che accusa stanchezza cronica si concentra sul proprio grado di affaticamento non perdendo occasione di ripeterlo a se stesso e agli altri. Quindi, il trattamento più efficace consiste in un programma completo in grado di riequilibrare la mente, l’attitudine e la fisiologia, in modo da ricaricare il soggetto di nuova energia.

    Di grande importanza è anche l’esposizione ad additivi alimentari, solventi, pesticidi, metalli pesanti e altre tossine che può compromettere seriamente la funzionalità epatica e i processi di detossificazione.
    Un fegato congestionato è anche caratterizzato da un minore flusso biliare (colestasi) e questo è un altro fattore peggiorativo. Tutto questo produce innanzitutto un sintomo: la stanchezza. Diversi studi hanno dimostrato che un altro fattore importante è l’eccessiva permeabilità gastrointestinale, che può essere dovuta ad una cattiva alimentazione o alla presenza di intolleranze o allergie alimentari.

    Ripristinando un’ottimale condizione dell’ambiente intestinale, che a sua volta svolge un ruolo di grande importanza per il sistema immunitario e il sistema nervoso, si sono avuti ottimi risultati nell’81,2% dei soggetti che hanno eliminato gli alimenti a cui erano intolleranti.
    Già nel 1930, la stanchezza cronica era già conosciuta come uno dei fattori fondamentali delle allergie alimentari, tant’è vero che un’elevata percentuale (tra il 55 e l’85%) degli individui che manifestano sindrome da stanchezza cronica soffre di allergie alimentari.

    Questo perché quando il sistema immunitario è compromesso si è più soggetti ad infezioni che possono durare nel tempo, aggravando la stanchezza che in alcuni casi può essere causata anche da un’infezione intestinale da Candida albicans, un fungo che esiste normalmente nel nostro organismo ma che è controllato in presenza di una buona flora intestinale.
    D’altra parte, il livello energetico è fondamentalmente correlato alla qualità degli alimenti ingeriti quotidianamente. Da questo punto di vista, gli alimenti più sotto accusa sono caffeina e zuccheri raffinati, che andrebbero del tutto eliminati.

    Il magnesio tira su
    È noto l’effetto tonico e stimolante del caffè, che viene proprio ricercato da chi soffre di stanchezza e cali di energia, ma in molti casi è proprio l’assunzione regolare di caffè a generare stanchezza cronica.
    Diversi studi hanno riscontrato che gli individui con disturbi psichiatrici fanno largo uso di caffeina ed il grado di stanchezza soggettiva è spesso correlato alla quantità di caffeina ingerita. Per un’intossicazione da caffeina sono sufficienti tre tazze al dì e quando ci si priva improvvisamente della sostanza compaiono sintomi di astinenza: affaticamento, cefalea e un intenso desiderio di caffè che durano pochi giorni.

    Anche la carenza di magnesio può dare stanchezza cronica, in quanto questo minerale viene consumato dal nostro organismo soprattutto in condizioni di stress. Le funzione del magnesio sono legate alla capacità di attivare numerosi enzimi, inoltre contribuisce a mantenere la carica elettrica delle cellule, in particolare quelle di muscoli e di nervi, è coinvolto inoltre nel processo di produzione di energia. Alimenti ricchi di magnesio sono i cereali integrali, [b]le mandorle, il lievito di birra, le alghe, il tofu (formaggio di soia), i fichi e le albicocche secche, i datteri, il prezzemolo.[/b]
    Per aumentare il livello di energia è quindi fondamentale consumare cibi freschi e non conservati, naturali e privi di conservanti e sostanze chimiche che possono contribuire all’intossicazione del fegato e a creare intolleranze alimentari, alimenti biologici e integrali che attraverso le fibre consentono una migliore pulizia intestinale, un’ottimale condizione della mucosa e della flora batterica intestinale. Ripristinando, attraverso un’alimentazione sana, una buona funzionalità epatica e intestinale, il livello di energia cresce, il sistema immunitario si fortifica, il sistema nervoso non è più intossicato dalle tossine che si generano da un colon mal funzionante e con una mucosa infiammata, la candida non trova un ambiente adatto e non prolifera eccessivamente.

    Il cereale integrale mantiene inoltre un livello costante di glicemia. Tutti sappiamo che il primo sintomo di un calo di zuccheri nel sangue è la stanchezza: questi cali sono fortemente facilitati dal consumo eccessivo di zuccheri raffinati. Dunque è bene sostituire lo zucchero bianco con miele, zucchero di canna, succo d’acero o ancora meglio malto di cereali, così come le farine raffinate andrebbero sostituite da cerali in chicchi tanto più quanto è più forte lo stato di spossatezza. Di grande aiuto in questo casi sono verdure verdi, semi, mandorle e in generale un po’ di frutta secca (se non ci sono segni di forti infiammazioni), legumi e pesce come proteine, tè verde.

    In particolare il miso (preparato fermentato a base di soia e orzo o riso) può essere molto indicato per detossificare il fegato e migliorare la flora intestinale. Il tè mu, una miscela di 16 erbe che comprendono anche una piccolissima quantità di ginseng, può sostituire ottimamente il caffè per il suo effetto tonico senza indurre poi il calo energetico tipico della caffeina.

    La carne tira giù
    Tra gli alimenti che levano la stanchezza, va sfatato il mito della carne come apportatrice di energia. In realtà l’effetto è lo stesso della caffeina: una stimolazione intensa e momentanea, mediata dalla produzione di adrenalina, seguita da un calo energetico costante.

    Anche lo stile di vita è molto importante per correggere la condizione di stanchezza cronica ed aumentare la vitalità: consumare i pasti seduti e con una certa tranquillità invece del panino mangiato in piedi e in fretta, fare esercizio fisico di intensità moderata, come belle passeggiate, un po’ di ginnastica. Ancora più adatte sono le ginnastiche energetiche quali il Qi Kong o il Tai chi o più semplicemente utilizzare la bicicletta per i piccoli spostamenti in città. Infine esercizi di rilassamento e visualizzazioni positive consentono quella sorta di reset che permette la ricarica energetica quotidiana.
    Allontanandoci dalla natura e dall’ascolto del corpo ci si allontana e si perde il contatto con i nostri serbatoi energetici più profondi. Il piacere di vivere e l’ottimismo sono senz’altro il segreto delle persone forti e vitali che hanno le energie per poter vivere secondo i propri desideri e le proprie scelte.

    Articolo tratto da Terra Nuova - Luglio 2005
    FONTE: http://www.aamterranuova.it/article2306.htm

      La data/ora di oggi è Gio 02 Mag 2024, 07:12