Saperi negati

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Saperi negati

Raccolta di Saperi e Pensieri negati (ai più) dall'inconsapevolezza (altrui e propria) e da altre Cause.

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    IL CANTO DEL PELLEGRINO

    nelda
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    IL CANTO DEL PELLEGRINO Empty IL CANTO DEL PELLEGRINO

    Messaggio Da nelda Sab 15 Nov 2008, 01:49

    L’Oro di Saturno e il Segno dei Tempi
    Alessandro
    Orlandi


    IL CANTO DEL PELLEGRINO

    (Liberamente ispirato al poema druidico Kat
    Godeu di Taliesin)

    Io sono stato nella schiuma nel mare,
    nel luccicare di una spada,
    nel fuoco di un incendio divampante,
    nella trasparenza del più
    inebriante tra i liquori.
    Sono stato un bambino, un vecchio saggio,
    una madre che partoriva.
    Sono stato la volubilità della luna d'argento,
    la luce della stella più brillante e il più
    lontano tra i pianeti.
    Sono stato una roccia immutabile,
    per più di mille anni.
    Sono stato il dolce miele che stilla dal sesso
    di una donna che abbraccia il suo amore,
    il seme selvaggio di un maschio pieno di
    desiderio all'apice della sua maturità.
    Sono stato la forza del vento, la crudeltà
    del mare in tempesta,
    la malinconia di un cielo grigio prima della bufera.
    Sono stato le lacrime di dolore di un amore spezzato,
    il sorriso sulle labbra di un neonato,
    la stanza occulta dei segreti del cuore.
    Sono stato l'alba di una civiltà
    e poi ognuna delle sue conquiste,
    sono stato le statue d'oro dei suoi idoli
    e la polvere delle rovine dei suoi templi,
    spazzati via dalla falce del Tempo.
    Sono stato una parola in un libro,
    e l'intera biblioteca di Alessandria.
    Sono stato tutto ciò, eppure non conosco
    ancora il mondo.
    Basta il profumo del mio Amore,
    la sua voce, il suo sguardo incantevole,
    perché il mondo si trasformi
    in infinita meraviglia e infinito stupore.
    Sono stato il dardo fiammeggiante del sole
    di agosto
    e il gelo inesorabile del solstizio di inverno;
    eppure ad ogni stagione, quando la Ruota
    gira e il miracolo della natura si rinnova,
    mi inginocchio e ringrazio la Terra.
    Sono stato un intero popolo
    distrutto dalle carestie e dalle guerre,
    una famiglia cancellata da una
    terribile pestilenza, o da un uragano.
    Sono stato nelle fosse comuni,
    nei corpi bruciati degli innocenti,
    nelle donne violate e rapite,
    nei corpi straziati degli uomini uccisi da un
    loro fratello, ma riesco ancora
    a levare la mia voce e pregare
    e la mia fede è intatta.
    Perché ho conosciuto le acque stagnanti,
    ma anche le sorgenti, ho conosciuto l'odio
    dell'omicida e l'invidia del rancoroso,
    ma anche l'amore senza condizioni
    e la generosità senza limiti,
    ho conosciuto l'avidità e
    l'avarizia dell'usuraio,
    il tradimento del vigliacco, la mancanza
    di scrupoli dello sfruttatore,
    ma anche il potere incommensurabile
    del gesto compiuto senza attaccamento
    alcuno, il sacrificio di una vita per
    salvarne un'altrae il donare tutto ciò che si
    possiede senza condizioni.
    Ho continuato a esistere e a rivelarmi nel mondo,
    perché il mondo potesse rivelarsi a me:
    nel volo di una farfalla o nel balenare di un
    lampo,in ogni moto del cuore, nella luce
    e nell'ombra.
    Quando la mia essenza avrà attraversato
    ogni bagliore della creazione,
    quando non saprò più dire "me"
    senza alludere all'intero universo,
    solo allora potrò essere Libero.

    pinodd
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    IL CANTO DEL PELLEGRINO Empty Re: IL CANTO DEL PELLEGRINO

    Messaggio Da pinodd Sab 15 Nov 2008, 11:50

    ...il potere incommensurabile del gesto compiuto senza attaccamento
    alcuno....

    Momenti di altissima poesia!
    Grazie Nelda.

      La data/ora di oggi è Ven 22 Nov 2024, 22:41