Gratitudine e apprezzamento, generosità e fiducia

Gratitudine e apprezzamento, generosità e fiducia sono, a detta di alcuni dei nostri autori, tra gli ingredienti principali dell'elisir di lunga vita. Seppure sia legittimo chiedersi:

I termini gratitudine e apprezzamento li ho riscontrati ripetutamente sulla bocca di Gregg Braden nella sua conferenza a Milano dello scorso giugno, a seguito di guarigioni monitorate in ECG e avvenute in tempo reale. Li ritrovo nell'intervista al medico ayurvedico Pankaj Naram sul n°25 di Scienza e Conoscenza :

Mi viene in mente questa donna francese che ha fatto parlare di sé al tempo, quando era in vita, all'età di 120 anni e oltre. Fino a oltre i cento anni ha fumato qualche sigaretta, amava la cioccolata e non disdegnava un cicchino di alcool tutte le sere… Ha vissuto bene fino a 122anni, in barba all'ayurveda e alla saggezza degli antichi maestri…
Questa persona poteva certamente contare su un'attitudine mentale positiva […], un'attitudine mentale portata al buonumore, a una visione molto ampia, grande della vita: perdonare, dimenticare e tanta gratitudine. E' molto importante. Ringraziare, ringraziare, sempre, senza rancore, ti permette di vivere a lungo. E apprezzamento. Apprezzamento e riconoscimento.

Dunque la rabbia, il rancore invecchiano?
Sì, perdonare e dimenticare il passato sono fondamentali.

Se a livello medico scientifico si sa che l'human grow hormon (HGH, l'ormone della crescita ) presiede a mantenere giovani le cellule, quello che poco s! i sa &eg rave; che tale ormone secreto dalla ghiandola pituitaria attraverso l'ipotalamo rischia di essere inutilmente aggiunto dall'esterno, quando invece la nostra attitudine mentale ed emotiva stessa è in grado d'influenzare prima a livello di frequenze, poi chimicamente, quella parte di cervello che può spontaneamente continuare a produrlo.

Lo stesso vale per le onde delta, alpha e quelle theta, frequenze vibratorie del cervello. In che modo sono portatrici di longevità? Le onde delta e alpha si producono nel sonno e nel rilassamento profondo.
Dunque una domanda da porsi, potrebbe essere: che ne è della “nostra” identità nel sonno profondo? Siamo in quello stato identificati con il corpo e aggiungo il “nostro” corpo, con il susseguirsi di pensieri che definiscono e ci definiscono, con la nostra professione, il nostro passato, le ansie per il futuro?
Quello stato è un bagno ringiovanente e lo è anche immergersi consapevolmente nelle onde theta, come testimonia, tra gli altri, un articolo sul Theta Healing presente sul n° 25:

“La frequenza delle onde theta è tra i 4 ed i 7/8 Hz e sono proprie della mente impegnata in attività di immaginazione, visualizzazione, ispirazione creativa. Tendono ad essere prodotte durante la meditazione profonda, il sogno ad occhi aperti, la fase REM del sonno (cioè, quando si sogna). Nelle attività di veglia le onde theta sono il segno di una conoscenza intuitiva e di una capacità immaginativa radicata nel profondo. Genericamente vengono associate alla creatività e alle attitudini artistiche. Studi scientifici dimostrano che le onde theta possono:
1. alleviare lo stress e promuovere una duratura e sostanziale diminuzione dell'ansia nelle persone che ne sono soggette;
2. facilitano un profondo relax fisico e chiarezza mentale;
3. aumentano la capacità verbale e la performance QI;
4. sincronizzano entrambi gli emisferi del cervello;
5. invocano immagini mentali vivide e spontanee, il pensiero immaginativo e creativo, riducono il dolore, promuovono l'euforia e stimolano il rilascio di endorfine.

Lo stato theta è uno stato della mente dove si può cambiare la realtà all'istante, tutte le persone le possono utilizzare per uscire dalle loro problematiche e guarire se stesse, gli altri e anche il pianeta.”

Questi sono stati naturali, frequenze che possiamo indurre volutamente, allineandoci con la sorgente della vita, dobbiamo solo riscoprire come. Cosa più della fonte della vita può essere rinvigorente? E magari possiamo anche scoprire che allineati con la sorgente, siamo sempre giovani - e parafrasa ndo un famoso monologo teatrale, forse di Paolo Poli - siamo sempre, siamo…

PS:
Gratitudine vuol dire bandire la rabbia? E bandire la rabbia vuol dire scacciarla? Siate degli scienziati di voi stessi, sperimentate. E state all'erta sui risultati.


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