Ralph Waldo Emerson - Fiducia in se stessi (Self-Reliance)- Parte I -
L'uomo è la propria stella; e l'anima che può foggiare un onesto e perfetto uomo comanda ogni luce, ogni influsso, ogni fato; nulla per lui accade o presto o troppo tardi. I nostri atti sono i nostri angeli, buoni o cattivi, le fatali ombre che ci camminano accanto, in silenzio.
Se escludiamo un ristretto numero di studiosi di letteratura e cultura anglo-americana, Ralph Waldo Emerson è praticamente sconosciuto in Italia. La qual cosa, a me che l'ho "incontrato", sembra uno di quei mali che, nella vita, sarebbe bene - e sarebbe facile - evitare.
D'altra parte, non mi meraviglia affatto che la cultura italiana, a più di un secolo dalla scomparsa di questo straordinario pensatore, non abbia ancora, se non accolto, almeno degnato di quell'attenzione che sarebbe stata doverosa, il suo messaggio, che invece è oggi più che mai vivo e fecondo nel suo Paese, in quell'America che pure, con severità pari alla devozione, egli ha saputo scuotere, contestare, esortare senza posa a guardarsi dentro e a ricredersi su tanti dei propri dogmi e delle proprie conclamate "virtù".
Non mi meraviglia, dicevo, dal momento che Emerson è veramente quello che si potrebbe definire un personaggio "atipico" nel panorama filosofico-letterario mondiale. Pochi "intellettuali", in ogni tempo e in ogni paese, riuscirono ad essere, nello stesso tempo, tanto individualisti e anticonformisti quanto "benevolenti" nei confronti del genere umano tutto intero, estranei ai giochi e agli interessi di potere e di combriccola, ma uomini "di parte" nel senso più nobile ed elevato, quando cioè furono in gioco principi ritenuti irrinunciabili, democratici fino al midollo e, nel contempo, aristocratici come solo i grandi democratici sanno essere.
E si potrebbe andare avanti per un bel pezzo. Verrebbe anche da chiedersi come mai un tale spirito ribelle sia stato accettato e sia divenuto praticamente un eroe nazionale negli Stati Uniti, se non fosse che, sotto più di un punto di vista, Ralph Waldo Emerson è l'America, è l'incarnazione dello spirito americano più nobile e più puro.
Continua al link(per il solo testo "Fiducia in se' stessi"): http://www.mediafire.com/?ljzzyccwbps
Continua al link(per approfondimenti): http://www.geocities.com/Athens/parthenon/5658/home_it.html
L'uomo è la propria stella; e l'anima che può foggiare un onesto e perfetto uomo comanda ogni luce, ogni influsso, ogni fato; nulla per lui accade o presto o troppo tardi. I nostri atti sono i nostri angeli, buoni o cattivi, le fatali ombre che ci camminano accanto, in silenzio.
Se escludiamo un ristretto numero di studiosi di letteratura e cultura anglo-americana, Ralph Waldo Emerson è praticamente sconosciuto in Italia. La qual cosa, a me che l'ho "incontrato", sembra uno di quei mali che, nella vita, sarebbe bene - e sarebbe facile - evitare.
D'altra parte, non mi meraviglia affatto che la cultura italiana, a più di un secolo dalla scomparsa di questo straordinario pensatore, non abbia ancora, se non accolto, almeno degnato di quell'attenzione che sarebbe stata doverosa, il suo messaggio, che invece è oggi più che mai vivo e fecondo nel suo Paese, in quell'America che pure, con severità pari alla devozione, egli ha saputo scuotere, contestare, esortare senza posa a guardarsi dentro e a ricredersi su tanti dei propri dogmi e delle proprie conclamate "virtù".
Non mi meraviglia, dicevo, dal momento che Emerson è veramente quello che si potrebbe definire un personaggio "atipico" nel panorama filosofico-letterario mondiale. Pochi "intellettuali", in ogni tempo e in ogni paese, riuscirono ad essere, nello stesso tempo, tanto individualisti e anticonformisti quanto "benevolenti" nei confronti del genere umano tutto intero, estranei ai giochi e agli interessi di potere e di combriccola, ma uomini "di parte" nel senso più nobile ed elevato, quando cioè furono in gioco principi ritenuti irrinunciabili, democratici fino al midollo e, nel contempo, aristocratici come solo i grandi democratici sanno essere.
E si potrebbe andare avanti per un bel pezzo. Verrebbe anche da chiedersi come mai un tale spirito ribelle sia stato accettato e sia divenuto praticamente un eroe nazionale negli Stati Uniti, se non fosse che, sotto più di un punto di vista, Ralph Waldo Emerson è l'America, è l'incarnazione dello spirito americano più nobile e più puro.
Continua al link(per il solo testo "Fiducia in se' stessi"): http://www.mediafire.com/?ljzzyccwbps
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