LA SCIENZA AL SERVIZIO DELLA GUERRA
DI RUDOLF HANSEL Mondialisation. Ca
La scienza ha lo scopo di proteggere, non di annientare la vita
L'umanità, a ragione, si aspetta dalla scienza che essa aiuti a risolvere i problemi urgenti come la guerra, la povertà, la fame, la malattia e l'ingiustizia sociale, quando invece sempre più scienziati vendono il loro sapere, le loro abilità, e spesso anche la loro anima, al complesso militare-industriale e mediatico. Si allontanano talmente dal loro lato umano che aiutano a perfezionare i mezzi di annientamento totale dell'umanità. La decimazione delle popolazioni dei paesi poveri ne è la conseguenza, se non l'obiettivo. Si lasciano i popoli nell'ignoranza tenendo segreti i progetti di ricerca, si mente loro facendogli credere che si stanno perseguendo obiettivi umanitari.
La prima parte di questa serie di articoli tratta del soggetto prendendo in esempio la tecnologia militare – basata sulla nanotecnologia – delle armi all'uranio impoverito e delle armi biologiche come l'AIDS e la SARS. Consacreremo un altro articolo ad esempi tratti dalle scienze umanistiche che giungono in soccorso ai bellicisti invece di opporvisi. In un terzo articolo, mostreremo che ci sono sempre stati scienziati che si sono impegnati a favore della protezione della vita e della pace. Si tratterà di vedere come le forze sociali responsabili dell'educazione, della scuola, della giustizia, della ricerca, dell'economia e della politica possono unire le loro forze per ricordare agli scienziati le loro responsabilità nei confronti dei cittadini e della comunità e portarli a rispettare le norme etiche nei loro lavori scientifici.
Continua al link: http://www.mediafire.com/file/mwhydyj93lm
DI RUDOLF HANSEL Mondialisation. Ca
La scienza ha lo scopo di proteggere, non di annientare la vita
L'umanità, a ragione, si aspetta dalla scienza che essa aiuti a risolvere i problemi urgenti come la guerra, la povertà, la fame, la malattia e l'ingiustizia sociale, quando invece sempre più scienziati vendono il loro sapere, le loro abilità, e spesso anche la loro anima, al complesso militare-industriale e mediatico. Si allontanano talmente dal loro lato umano che aiutano a perfezionare i mezzi di annientamento totale dell'umanità. La decimazione delle popolazioni dei paesi poveri ne è la conseguenza, se non l'obiettivo. Si lasciano i popoli nell'ignoranza tenendo segreti i progetti di ricerca, si mente loro facendogli credere che si stanno perseguendo obiettivi umanitari.
La prima parte di questa serie di articoli tratta del soggetto prendendo in esempio la tecnologia militare – basata sulla nanotecnologia – delle armi all'uranio impoverito e delle armi biologiche come l'AIDS e la SARS. Consacreremo un altro articolo ad esempi tratti dalle scienze umanistiche che giungono in soccorso ai bellicisti invece di opporvisi. In un terzo articolo, mostreremo che ci sono sempre stati scienziati che si sono impegnati a favore della protezione della vita e della pace. Si tratterà di vedere come le forze sociali responsabili dell'educazione, della scuola, della giustizia, della ricerca, dell'economia e della politica possono unire le loro forze per ricordare agli scienziati le loro responsabilità nei confronti dei cittadini e della comunità e portarli a rispettare le norme etiche nei loro lavori scientifici.
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