Perché la medicina ortodossa non comprende come funziona il corpo umano
Si dice che in Italia l’Ordine dei Medici, con fondi provveduti dalle Multinazionali del Farmaco, abbia investigato recentemente l’asserzione di alcuni individui di riuscire a creare dell’arte.
Preso nottetempo un famoso dipinto artistico dalla galleria degli Uffizi di Firenze e portatolo nel loro laboratorio segreto i medici, attraverso l’uso di elaborati microscopi e di strumenti di misurazione, sono riusciti a scoprire che l’arte era fatta di vernice che ricopriva una tela.
Con l’aiuto del miglior macchinario high-tech disponibile, hanno quindi proceduto a depositare migliaia di piccoli puntini di vernice su una tela, con l’obiettivo di creare dell’arte.
Ma non era arte. Era solo vernice su tela.
Studiando modi di migliorare il risultato, un medico scoprì che l’arte era generalmente costituita da diversi colori di vernice. Per ottenere l’arte, questo ricercatore suggerì di studiare i colori e di trovare un modo per applicarli sulla tela.
Attraverso l’uso di strumentazione ancor più sofisticata, gli scienziati scoprirono che i colori della vernice erano creati da specifiche lunghezze d’onda della luce riflesse dalla superficie della vernice. Isolando sostanze chimiche che assorbivano certe lunghezze d’onda, i medici furono in grado di sintetizzare pigmenti chimici che avevano l’apparenza di vernici colorate.
Con il successo a portata di mano, i ricercatori si concentrarono di nuovo sulla tela, applicando generose quantità di vernici sintetiche, di tutte le colorazioni, nel tentativo di creare arte.
Ma neanche quella era arte. Era un insieme di vernici colorate su tela.
Nella frustrazione generale, un medico ebbe l’idea che, se l’arte non proveniva dalle vernici colorate, sicuramente doveva provenire dalla tela stessa.
Usando i migliori CAT, PET e RM a disposizione, e un elaborato sistema di classificazione delle fibre, i ricercatori furono in grado di classificare e nominare oltre duecento tipi di fibre costituenti la tela.
Con questa profonda consapevolezza, i medici erano certi di essere riusciti a decifrare l’arte.
Conoscevano la struttura delle fibre della tela e la composizione chimica della vernice.
Di cos’altro sarebbe potuta essere composta l’arte?
Armati con questa conoscenza scientifica dell’arte, I medici assemblarono grandi quantità di fibre e di vernici e li combinarono in una grande massa di vernici colorate e fibre di tela.
Ma il risultato non era arte. Era una gigantesca palla informe di fibre coperte da vernici multicolori.
A questo punto, avendo fatto tutto l’umanamente possibile, l’Ordine dei Medici dichiarò che l’arte non esiste.
“Se non può essere riprodotta scientificamente in esperimenti di laboratorio – dichiarò il Suo Presidente – l’arte non può esistere.”
Per cui una Circolare Ministeriale sta per essere diramata che mette in guardia i cittadini dal menzionare l’arte nei convegni e nelle sedi scientifiche, e che istruisce la magistratura in quali modi il popolo può dichiarare di “fare dell’arte” senza incorrere nel reato di truffa. rinaldo lampis
Da un’idea di Mike Adams (NewsTarget.com August 17, 2005) che suggerisce l’esistenza di una similarità tra la guarigione e l’arte: nessuna delle due proviene dalla materia fisica, né da sostanze fisiche o da molecole; entrambe non possono essere misurate o comprese come un assemblaggio delle loro parti costituenti.
Indirizzo: http://www.newmediaexplorer.org/rinaldo_lampis/2005/10/10/perche_la_medicina_ortodossa_non_comprende_come_funziona_il_corpo_umano.htm
Si dice che in Italia l’Ordine dei Medici, con fondi provveduti dalle Multinazionali del Farmaco, abbia investigato recentemente l’asserzione di alcuni individui di riuscire a creare dell’arte.
Preso nottetempo un famoso dipinto artistico dalla galleria degli Uffizi di Firenze e portatolo nel loro laboratorio segreto i medici, attraverso l’uso di elaborati microscopi e di strumenti di misurazione, sono riusciti a scoprire che l’arte era fatta di vernice che ricopriva una tela.
Con l’aiuto del miglior macchinario high-tech disponibile, hanno quindi proceduto a depositare migliaia di piccoli puntini di vernice su una tela, con l’obiettivo di creare dell’arte.
Ma non era arte. Era solo vernice su tela.
Studiando modi di migliorare il risultato, un medico scoprì che l’arte era generalmente costituita da diversi colori di vernice. Per ottenere l’arte, questo ricercatore suggerì di studiare i colori e di trovare un modo per applicarli sulla tela.
Attraverso l’uso di strumentazione ancor più sofisticata, gli scienziati scoprirono che i colori della vernice erano creati da specifiche lunghezze d’onda della luce riflesse dalla superficie della vernice. Isolando sostanze chimiche che assorbivano certe lunghezze d’onda, i medici furono in grado di sintetizzare pigmenti chimici che avevano l’apparenza di vernici colorate.
Con il successo a portata di mano, i ricercatori si concentrarono di nuovo sulla tela, applicando generose quantità di vernici sintetiche, di tutte le colorazioni, nel tentativo di creare arte.
Ma neanche quella era arte. Era un insieme di vernici colorate su tela.
Nella frustrazione generale, un medico ebbe l’idea che, se l’arte non proveniva dalle vernici colorate, sicuramente doveva provenire dalla tela stessa.
Usando i migliori CAT, PET e RM a disposizione, e un elaborato sistema di classificazione delle fibre, i ricercatori furono in grado di classificare e nominare oltre duecento tipi di fibre costituenti la tela.
Con questa profonda consapevolezza, i medici erano certi di essere riusciti a decifrare l’arte.
Conoscevano la struttura delle fibre della tela e la composizione chimica della vernice.
Di cos’altro sarebbe potuta essere composta l’arte?
Armati con questa conoscenza scientifica dell’arte, I medici assemblarono grandi quantità di fibre e di vernici e li combinarono in una grande massa di vernici colorate e fibre di tela.
Ma il risultato non era arte. Era una gigantesca palla informe di fibre coperte da vernici multicolori.
A questo punto, avendo fatto tutto l’umanamente possibile, l’Ordine dei Medici dichiarò che l’arte non esiste.
“Se non può essere riprodotta scientificamente in esperimenti di laboratorio – dichiarò il Suo Presidente – l’arte non può esistere.”
Per cui una Circolare Ministeriale sta per essere diramata che mette in guardia i cittadini dal menzionare l’arte nei convegni e nelle sedi scientifiche, e che istruisce la magistratura in quali modi il popolo può dichiarare di “fare dell’arte” senza incorrere nel reato di truffa. rinaldo lampis
Da un’idea di Mike Adams (NewsTarget.com August 17, 2005) che suggerisce l’esistenza di una similarità tra la guarigione e l’arte: nessuna delle due proviene dalla materia fisica, né da sostanze fisiche o da molecole; entrambe non possono essere misurate o comprese come un assemblaggio delle loro parti costituenti.
Indirizzo: http://www.newmediaexplorer.org/rinaldo_lampis/2005/10/10/perche_la_medicina_ortodossa_non_comprende_come_funziona_il_corpo_umano.htm
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