Saperi negati

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Raccolta di Saperi e Pensieri negati (ai più) dall'inconsapevolezza (altrui e propria) e da altre Cause.

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    La Gnosi Gregoriana, la quinta corda, e le trasformazioni.

    nelda
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    La Gnosi Gregoriana, la quinta corda, e le trasformazioni. Empty La Gnosi Gregoriana, la quinta corda, e le trasformazioni.

    Messaggio Da nelda Lun 01 Set 2008, 00:12

    La Gnosi Gregoriana, la quinta corda, e le trasformazioni.

    Il Canto Gregoriano nasce nel VI° secolo p. Chr. n. ad opera
    di Papa Gregorio Magno, che pare abbia composto queste monodie
    liturgiche sotto la diretta ispirazione divina.
    Il Canto Gregoriano non è semplicemente un Canto Corale Sacro legato
    all'infanzia della Coscienza Cristiana come spesso si dice, ma è un
    canto in cui la Teologia si esprime nei suoni associati ai Quattro
    Elementi della Fisica Tradizionale di derivazione Greca (a cui si
    aggiunge la "Quinta Essenza", cioè l'elemento Etere), ai Cinque
    Organi, alle Cinque Emozioni associate ai Cinque Organi e ai Tre
    Umori Macrocosmici e Microcosmici, in quanto il Cosmo e l'Uomo sono
    stati fatti a immagine e somiglianza del proprio Creatore, cioè di Dio.
    La Teologia dei Quattro Elementi nel Canto Gregoriano
    Ad ognuno dei Cinque Elementi Naturali corrisponde un Elemento
    Teologico, per cui all'Elemento Fuoco corrisponde il Divino,
    all'Elemento Aria corrisponde l'Anima, all'Elemento Etere corrisponde
    lo Spirito, all'Elemento Terra corrisponde il Creato Terra con tutti
    i suoi esseri viventi, all'Elemento Acqua corrisponde il Creato Acqua
    con tutti i suoi esseri viventi.
    La notazione musicale nella tradizione gregoriana matura viene
    apposta sul cosiddetto Tetragramma, l' introduzione della quinta
    corda e del Pentagramma moderno è infatti successiva, del 1500.
    Dalla
    monodia medievale, infatti si è passati alla melodia polivoce
    nell'ambito delle Corti Rinascimentali e nel corso di vari secoli si
    è visto il passaggio dalla sequenza gregoriana, in cantus planus,
    risalente circa al 1300, quella a quella polifonica, in cantus
    figuratus, del 1400 e 1500. Fino agli inizi del 1600 il Dies irae ad
    esempio è ancora legato alla sequenza gregoriana, anzi nell'ambito
    della Messa da Requiem, spesso è utilizzata proprio la sequenza
    gregoriana stessa, monodica, anche nel corso di messe polifoniche.
    Nel 1600 comunque, rispetto al secolo precedente, la polifonia è
    certamente meno contrappuntistica e più armonica, più "verticale",
    rendendo più chiara la comprensione del testo; la tonalità moderna
    è più vicina, i rapporti armonici cominciano a definirsi, anche se le
    successioni armoniche sono ancora imprecise e molto ripetitive.
    Ognuna della quattro corde è associata ad uno dei Quattro Elementi
    della Fisica Tradizionale, al corrispondente Organo della Medicina
    Tradizionale e alla corrispondente Emozione della Psicologia Tradizionale.

    1. la corda del Do è
    associata all'Elemento Fuoco, all'Organo
    Cuore, all'Emozione Gioia, alla Coscienza
    di Dio e, dal punto di
    vista teologico, all'Elemento Divino;

    2. la corda del La è
    associata all'Elemento Aria, all'Organo
    Fegato, all'Emozione Collera e, dal
    punto di vista teologico,
    all'Elemento Anima;

    3. la corda del Fa è
    associata all'Elemento Terra, all'Organo
    Milza, all'Emozione Serenità,
    all'Intelletto e, dal punto di vista
    teologico, al Creato Terra con tutti i
    suoi esseri viventi;

    4. la corda del Re è
    associata all'Elemento Acqua, all'Organo
    Rene, all'Emozione Paura, alla
    Coscienza di Dio e, dal punto di vista
    teologico, al Creato Acqua con tutti i
    suoi esseri viventi.

    Naturalmente, la sequenza delle quattro
    corde va dalla corda più Yang,
    corrispondente alla nota Do e all'Elemento Fuoco,
    alla corda più Yin corrispondente alla nota Re e
    all'Elemento Acqua.
    Esempio:

    "Mandatum": il Salvatore si rivolge alle anime umane dei discepoli,
    costituite da Spirito (Elemento Etere) e Anima (Elemento Aria), dove
    per "Anima" si intende lo "Spirito" che si eleva a Dio, per dare loro
    un Nuovo Comandamento; per questo motivo, la sequenza delle note
    è Sol (Etere) - Sol (Etere) - La (Aria).

    "Novum": qui il Salvatore indica il carattere "Novum" del "Mandatum",
    cioè il carattere Nuovo del Comandamento divinamente ispirato che
    Egli affida ai suoi discepoli, perciò le note utilizzate nel testo
    musicale gregoriano non potranno essere che tre note che indicano il
    legame delle Anime degli Apostoli, rappresentate dall'Elemento Aria,
    a Dio, rappresentato nel Cosmo dall'Elemento Fuoco; per questo
    motivo, la sequenza delle note è Do (Fuoco) - Do (Fuoco) - La (Aria).
    Si va dunque rapidamente dalla nota alta Do (Fuoco) verso la nota
    più bassa La (Aria) dopo due note Do (Fuoco) lunghe, che coprono
    quasi tutta la parola "Novum", perché il Comandamento affidato dal
    Salvatore ai suoi discepoli è un Comandamento Divino (Elemento
    Fuoco), che solo incidentalmente si serve dell'aspetto umano
    dell'Anima dei discepoli (Elemento Aria).

    "Ut diligatis invicem": qui il Salvatore si rivolge alle anime
    (Etere+Aria) dei discepoli perché si amino vicendevolmente,
    pertanto le note usate sono principalmente il L(Aria) e il Sol (Etere).

    "Dominus": il Signore si Uomo, pertanto il Fuoco Divino si fa
    Fuoco e Acqua di Vita nell'Uomo, funzione questa assolta nella
    Medicina Tradizionale dal Triplice Riscaldatore; pertanto, le note
    usate sono tre Mi (Focus Vitae).

    "Beati": l'anima beata,
    sorta dall'elemento Etere come tutte le anime
    psichiche, gradualmente si trasforma
    nell'Elemento Aria e, quindi, nel Fuoco Divino;
    per questo motivo, la sequenza delle note in questo
    caso è Sol (Etere) - La (Aria) - Do (Fuoco) - Do (Fuoco).

    "Immaculati": la purezza di un'anima beata purificata
    dal Fuoco Divino è simboleggiata dall'Elemento Cosmico Fuoco;
    per questo motivo, alla parola "immaculati" del salmista nel canto
    gregoriano è associata la nota Do (Fuoco).

    "Ambulant": il testo inizia con una nota Aria (La),
    associata ad una nota Fuoco (Do) e seguita da altre note
    Fuoco (Do), perché l'anima che cammina nella Legge di Dio inizia
    il suo cammino con una natura originata dall'Elemento Aria,
    ma finisce con il diventare un'anima di natura divina e, quindi,
    appartenente all'Elemento Fuoco, proprio
    come ci insegna il Vangelo di Giovanni:

    A quanti però l'hanno accolto,
    ha dato potere di diventare figli di Dio:
    a quelli che credono nel suo nome,
    i quali non da sangue,
    né da volere di carne,
    né da volere di uomo,
    ma da Dio sono stati generati
    (Vangelo di Giovanni 1, 12-13)

    Naturalmente, il Canto Gregoriano nasce a sua volta dal latino
    della Vulgata e segue con grande fedeltà i ritmi naturali di quella
    Lingua Sacra, perché ricordando la lezione del De Magistro di Agostino,
    in quel tempo si pensava che allontanarsi nel Canto Corale Liturgico
    dalle strutture metriche e/o grammaticali del Latino della Vulgata,
    cioè dal Significante Sacro che esprimeva nel modo più compiuto
    possibile i Significati Sacri della Buona Novella di Cristo,
    avrebbe avuto una ricaduta diretta sulla liturgia e
    sulla corretta trasmissione del Messaggio Evangelico.

    La capacità del Canto Gregoriano di seguire con grande aderenza
    i ritmi naturali del Latino Sacro della Vulgata ha donato al testo
    cantato la caratteristica di riequilibrare la Luce (Qi) degli Organi
    associati alle singole note e, in particolare, di rafforzare la Luce
    del Cuore, l'Organo associato all'Elemento Fuoco, cioè all'Elemento
    Divino Microcosmico.
    Non deve meravigliare, quindi, se nel Canto Gregoriano
    si passa spesso dalle note Aria (La) e dalla nota Etere
    (Sol) alla nota Fuoco (Do).
    Questo passaggio permette di agire sulla Luce (Qi) del Fegato,
    per trasformare la Collera dello Spirito, che ha sede nel Fegato (Elemento Aria),
    nella Gioia dell'Anima rivolta a Dio, che ha sede nel Cuore (Elemento Fuoco).

    La Medicina Sacra, che ispira il Canto Gregoriano, ha lo scopo di
    curare il Cuore (Elemento Fuoco) degli Uomini, cioè i mali dell'Anima
    insidiata dal Peccato e dalla Malattia.

    Il canto divino della Vulgata, permettendo di riequilibrare La Luce
    dei Cinque Organi agendo sul Cuore, consente di riequilibrare la vita
    emozionale delle Persone, di liberare l'Uomo dalle Malattie del Corpo
    dell'Anima e di restituirlo all'Amore di Dio.

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