Tantra
Da un'altra cultura un'altra sessualità.
Tantra, che etimologicamente significa trasmissione, concomitanza
sincronica, è una particolare tecnica che cerca di riequilibrare le energie
individuali mettendole in connessione con le forze universali. Questa
filosofia orientale, sviluppatasi nel corso di settemila anni di storia,
considera il piacere - sia fisico che psichico dell'individuo - come una via
per ritrovare la propria autoconoscenza, la propria identità per raggiungere
poi l'unione con le forze primarie del cosmo.
Il Tantra quindi è una vera e propria "illuminazione" che va al di là di
ogni limite spaziale e temporale che diverge completamente dagli schemi
delle religioni e delle filosofie occidentali che negano la carnalità, i
desideri e l'attaccamento a tutto ciò che è terreno considerandoli ostacoli
alla crescita spirituale. Nel Tantra, al contrario, il corpo diventa un
tempio, un veicolo per raggiungere la spiritualità, trasformandosi in
un'emanazione divina che conduce alla comunione con l'universo.
Inoltre con tutti i suoi processi fisici e biologici, esso è anche uno strumento
attraverso il quale operano le forze cosmiche; del resto la struttura umana
e le manifestazioni del macrocosmo esterno sono simili e tutto quello che è
nell'Universo deve esistere in una certa forma e in una certa proporzione
anche nel microcosmo, cioè nel corpo umano.
Il Tantra insegna che gli istinti dell'uomo, i suoi bisogni naturali, sono
necessari per "nutrire" il corpo così come sono necessari il
cibo, l'acqua e il sesso per procreare. Ecco perché in questa disciplina
filosofica il rapporto sessuale è così fondamentale. La sessualità nel
Tantra diventa energia spirituale, stimolo vitale, una forma di meditazione
che conduce l'uomo e la donna verso la conoscenza e la consapevolezza dando
loro inoltre la sensazione di essere in comunione con Dio.
Questa disciplina, infatti, ha sempre cercato di raggiungere il piacere
risvegliando le energie vitali dell'individuo, sbloccando le tensioni e le
paure personali, aiutando così a vivere la sessualità con pienezza e
abbandono. E questo è uno dei motivi per cui i seguaci del Tantra sono stati
sempre perseguitati, considerati peccatori, esseri infernali persino dalle
stesse dottrine Yoga o Indù. Con l'arrivo dei musulmani alla fine del X
secolo i tantristi vennero ulteriomente allontanati non solo a causa dei
loro rituali sessuali, ma anche in relazione al loro culto della donna.
Molti templi dedicati alle divinità femminili furono distrutti; le statue di
Kalì, Uma, Parvati, furono sconsacrate. Solo nella prima metà del XVIII
secolo i praticanti poterono rileggere i loro testi senza particolari costrizioni.
In questi testi, scritti appositamente in modo
allegorico o simbolico per essere letti da pochi prescelti, spesso si
sottolinea la possibilità che il Tantra offre di integrare armoniosamente la
realtà oggettiva con le manifestazioni cosmiche, attraverso la diretta
esperienza della vita di tutti i giorni. Quest'ultima, vissuta nel pieno
adempimento dei propri desideri, racchiude in sé tutte le energie latenti
negli esseri umani, le quali, risvegliate dalle tecniche tantriche,
permettono ai praticanti di prendere parte a un continuo processo di
scoperta di se stessi e dell'universo. Essi distinguono cioè il mondo in
tutta la sua realtà essenziale e stabiliscono un contatto indissolubile con
tutti gli altri esseri viventi e non. Ad esempio, percependo le quattro
dimensioni attraverso le capacità speciali che si nascondono in ogni essere
umano, la visione di una pietra di un individuo che conosce le tecniche
tantriche sarà completamente differente da quella di una persona che non
possiede le capacità che questa disciplina consente di sviluppare.
Non proponendosi di raggiungere nessun risultato, uno scopo
preciso, il Tantra è quindi pura liberazione dello spirito, potenziamento
delle proprie capacità sensoriali, "sublimazione alchemica" dell'energia
sessuale. Il rapporto fisico allora, secondo questa disciplina, non è più
considerato come un peccato da evitare o di cui vergognarsi, non è più da
tenere segreto a causa della sua "impurità". Al contrario la sessualità è un
mezzo per catturare, magnificare e interagire con i processi del Cosmo
attraverso i quali si manifesta l'intero Universo; l'atto sessuale diventa
una disciplina meditativa attraverso la quale l'anima raggiunge la
perfezione spirituale.
In questa espansione della coscienza le donne, viste come esseri magnetici,
lunari, polarità negativa (l'uomo è la positiva) hanno un ruolo essenziale.
L'essere femminile viene trasfigurato in un simbolo vivente e in una
manifestazione terrena della Madre Divina dell'Universo (Para Shakti),
mentre l'uomo incarna il Principio Maschile (Shiva). La donna, che è in
grado di dare la vita attraverso l'atto sacro della nascita, è Brahma, una
delle tre divinità della Santa Trinità induista (le altre sono Visnu, colui
che preserva, e Siva, colui che distrugge), che per questo deve essere
onorata e rispettata. Ella attrae, assorbe e contiene le energie latenti del
Cosmo; quando si unisce alla elettricità maschile, l'energia femminile
diventa dinamica e positiva (Yang) conducendo a una reazione alchemica
durante la quale i due partner si armonizzano su livelli
multipli sviluppando capacità extra-sensoriali.
La coppia che pratica l'unione sessuale tantrica, come se fosse un vero rito
sacrificale, utilizza le energie fisiche dell'uomo unendole a quelle della
donna per raggiungere uno stato di completa armonia con l'Assoluto.
Nel Tantra il godimento fisico non deve essere breve e forzato,
ma continuo, spontaneo e raggiunto senza pressioni.
La sessualità, e quindi il corpo, è un elemento fondamentale
attraverso cui si impara ad amare se stessi, a risvegliare le
proprie energie vitali per riversarle poi nell'unione con
l'altro. Per questo il Tantra utilizza un complesso e al tempo stesso
affascinante simbolismo per rappresentare l'anatomia umana. Ad esempio la
colonna vertebrale è vista come l'albero della vita con le radici nel mondo
sotterraneo e i rami tesi verso il Paradiso. Alla base dell'albero
vertebrale si trova il Serpente del Potere, immagine simbolica del potere
divino che si manifesta nella natura. La sessualità tantrica consiste nel
risveglio del serpente e nella sua ascesa controllata dalle radici
dell'albero ai rami. Questo processo porta a un'illuminazione spirituale e
alla liberazione finale da tutto ciò che è materiale. Quando il serpente si
trova alla base dell'albero "vertebrale" si manifesta come energia sessuale;
quando comincia a salire viene denominato "kundalini"; quando raggiunge la
cima dell'albero diventa Spirito. Durante l'atto quindi il serpente non fa
altro che svegliarsi e dirigersi verso la contemplazione del divino
incarnato nella donna e nell'uomo.
Un altro esempio di simbolismo tantrico lo ritroviamo nella rappresentazione
delle lettere dell'alfabeto sanscrito come parti del corpo umano a
dimostrazione del fatto che queste sono manifestazioni di differenti aspetti
dell'Energia Essenziale.
La sessualità nel Tantra è rivelazione, congiungimento con il Cosmo,
possibilità per l'uomo e la donna di arrivare alla completa conoscenza di sé
vivendo appassionatamente l'attimo e controllando l'intensità delle
emozioni. Il Tantra è contemplazione, scoperta del piacere e della sincerità
dei contatti più semplici. Ad esempio è importante guardare il proprio
partner, toccarlo, ascoltare la sua voce. È necessario raccogliersi in se
stessi prima di incontrarlo. Si può meditare, danzare, o fare una doccia;
l'importante è farlo con consapevolezza, approfittare di questo momento per
ritrovarsi nella propria pienezza. Il Tantra suggerisce all'inizio di ogni
incontro amoroso, un saluto rituale che serve a ricordare a se stessi che si
vuole entrare in contatto con l'essenza dell'altro. La prima fase del saluto
andrebbe fatta a occhi chiusi, raccogliendosi profondamente in sé. Dopo un
primo momento di meditazione si aprono gli occhi per riconoscere l'essenza
dell'altro e ci si inchina fino a far entrare in contatto le fronti, il
terzo occhio. Tenendo gli occhi aperti e guardando il partner, ci si sente
fondere con lui; staccandosi poi lentamente, sempre occhi negli occhi, si
avverte il momento in cui si rientra in se stessi.
Nella sessualità tantrica è molto importante il controllo e la successiva
eliminazione dell'eiaculazione durante il rapporto. Secondo i testi
tradizionali tantrici infatti lo sperma contiene la coscienza mentre l'ovulo
femminile l'energia creativa primordiale. Il Tantra cerca quindi di non
perdere l'enorme energia sessuale contenuta nello sperma, ma al contrario di
unirla alle emanazioni orgasmiche femminili in modo tale da sublimare e
trascendere la realtà verso la spiritualità. La Scienza degli antichi Saggi
(Siddhas) insegna che il potere riproduttivo sessuale (la Forza della Vita)
si può trasmutare in forme superiori di energia chiamate Ojas e Tejas, usate
dalla mente. E se il cervello necessita di ossigeno e di proteine per
funzionare adeguatamente, la mente necessita di grandi quantità di Ojas e
Tejas. La trasformazione dell'energia in Ojas e Tejas non avviene solo negli
uomini, ma anche nelle donne.
Ecco perché l'orgasmo maschile è considerato come una perdita di
flussi vitali e di potenza. Sicuramente l'eiaculazione è un momento
rigenerativo e rilassante, ma non è, come molte coppie credono, il punto
massimo del piacere quanto piuttosto un'esperienza egoistica che per di più
causa una diminuzione d'energia. Come afferma la dottrina Yoga "la perdita
dello sperma è perdita di energia. Esporsi a stimolazioni sessuali accresce
il potere; controllare il potere significa essere come il vapore in una caldaia".
Grande rilievo nel Tantra viene dato anche al controllo
della respirazione: questa viene rallentata fino a un livello tale che i
movimenti respiratori sono quasi impercettibili, "immobili". L'immobilità
della inspirazione e della espirazione aiuta a liberarsi da tutte le
inibizioni e le tensioni, presenti nei modelli mentali umani, e conduce
all'arresto dell'orgasmo. Così mentre la respirazione raggiunge la quasi
fissità, l'atto d'amore viene sospeso in un orgasmo senza fine.
Comunque il rallentamento dei processi corporali non ha valore di
per sé, ma serve solo per evidenziare il fatto che l'energia sessuale deve
seguire il suo corso naturale senza "forzature" manifestandosi da sola,
senza intrusioni o costrizioni.
Nella preparazione all'estasi tantrica ha un ruolo predominante il massaggio
che deve scorrere dalla parte interna del corpo (l'interno delle gambe,
delle braccia, il busto, il viso), salire e poi ridiscendere sulle parti
esterne (la nuca, il dorso, i glutei, l'esterno delle gambe e delle
braccia). Un massaggio che segue questo percorso, partendo dai piedi per
risalire lungo le gambe e il busto, girare dietro la nuca e ridiscendere,
serve a eliminare le tensioni. Nel senso inverso, partendo dalla nuca,
scendendo fino ai piedi per raggiungere la parte anteriore del corpo, aiuta
a raccogliere e a concentrare l'energia. Il massaggio può essere costituito
anche da carezze e sfioramenti eseguiti dal partner lungo tutto il corpo con
tocco leggero, ricorrendo magari anche a un olio, meglio se d'oliva. Alla
manipolazione muscolare non deve per forza seguire l'atto sessuale: è
semplicemente un momento in cui ci si dona piacere, in cui chi fa il
massaggio muove le mani in senso orario e "lavora"
come se volesse allentare i muscoli del partner allargandoli, così come si
allenta l'intreccio di una corda. Chi lo riceve invece dovrebbe sentire i
propri muscoli che si espandono, come se aumentasse lo spazio occupato.
Anche in questo esercizio comunque non c'è nessun risultato da ottenere, ma
solo espansione della percezione, rilassamento, equilibrio.
La scoperta del piacere nel Tantra passa anche attraverso le posizioni da
tenere durante l'esperienza sessuale. La più praticata è quella che vede i
due partner seduti uno di fronte all'altro; l'uomo nella posizione del loto
(Padmasana), la donna seduta sul suo grembo con le gambe che circondano il
bacino dell'amato e le braccia intorno al collo in uno stato di abbandono
estatico. La coppia deve rimanere immobile e prolungare l'abbraccio così che
lo scambio d'energia sia passivo e ricettivo piuttosto che attivo e
d'attesa. Nulla viene fatto per far sorgere l'energia sessuale: si deve
seguire solo il suo flusso naturale, senza forzature. La sensazione che si
ha di solito è quella di una completa fusione di corpi, come se i due
partner trascendessero le loro limitazioni fisiche e psichiche per
raggiungere una felicità senza confini.
Il Tantra rivela quindi l'unità intrinseca tra il fisico e lo spirituale,
conducendo a una felicità vista come totale abbandono, grazia divina,
contemplazione e non come un'abilità da perfezionare continuamente
praticando certe tecniche, come considerano purtroppo la maggioranza di
coloro che hanno già cominciato a "esercitarsi" in questa dottrina orientale.
Il vero cammino tantrico si sviluppa al contrario attraverso un lavoro
mirato a ripulire il nostro pensiero dalle false programmazioni e dagli
errori del passato; insegna il totale abbandono alla vita: il fluire con
essa, accettando tutto quello che succede, godendo di ogni istante e di ogni
cosa. È possibile così raggiungere la coscienza della propria sessualità per
ricavarne una fonte di gioia e di godimento, perfezionare l'integrazione tra
l'energia maschile e quella femminile per cogliere la propria completezza,
stimolare un lavoro mirato a prendere consapevolezza delle proprie
limitazioni, per rispettarle o poterle trascendere affinché sia veramente
possibile "incontrare l'altro", e vivere la sessualità come unione con il tutto.
Il tantrismo è, probabilmente, la sola filosofia antica che abbia
attraversato tutti i sussulti della storia , tutte le invasioni, tutte le
dominazioni, per giungere sino a noi intatta in trasmissione ininterrotta
da maestro a discepolo, la sola anche a conservare l'immagine della Grande Dea,
senza operare l'invasione di potere tra la donna e l'uomo per favorire quest'ultimo.
Il tantrismo è una via d'amore totale che conduce verso la libertà dell'essere.
E' attraverso la narrazione dell'incontro e dell'insegnamento d'una grande yogini
che vi potrete condividere questa esperienza meravigliosa.
L'unione dell'uomo e della donna è come l'unione del cielo e della terra.
E' grazie alla loro corretta unione che il cielo e la terra durano in eterno.
Gli esseri umani sono divenuti mortali perchè hanno perduto questo segreto.
La conoscenza di esso apre la strada all'immortalità."
Questo è il principio su cui si basa il Tantra. In India, Cina e Tibet la
sessualità è stata a lungo considerata un'arte e una scienza
degna di attento studio e pratica.
Da un'altra cultura un'altra sessualità.
Tantra, che etimologicamente significa trasmissione, concomitanza
sincronica, è una particolare tecnica che cerca di riequilibrare le energie
individuali mettendole in connessione con le forze universali. Questa
filosofia orientale, sviluppatasi nel corso di settemila anni di storia,
considera il piacere - sia fisico che psichico dell'individuo - come una via
per ritrovare la propria autoconoscenza, la propria identità per raggiungere
poi l'unione con le forze primarie del cosmo.
Il Tantra quindi è una vera e propria "illuminazione" che va al di là di
ogni limite spaziale e temporale che diverge completamente dagli schemi
delle religioni e delle filosofie occidentali che negano la carnalità, i
desideri e l'attaccamento a tutto ciò che è terreno considerandoli ostacoli
alla crescita spirituale. Nel Tantra, al contrario, il corpo diventa un
tempio, un veicolo per raggiungere la spiritualità, trasformandosi in
un'emanazione divina che conduce alla comunione con l'universo.
Inoltre con tutti i suoi processi fisici e biologici, esso è anche uno strumento
attraverso il quale operano le forze cosmiche; del resto la struttura umana
e le manifestazioni del macrocosmo esterno sono simili e tutto quello che è
nell'Universo deve esistere in una certa forma e in una certa proporzione
anche nel microcosmo, cioè nel corpo umano.
Il Tantra insegna che gli istinti dell'uomo, i suoi bisogni naturali, sono
necessari per "nutrire" il corpo così come sono necessari il
cibo, l'acqua e il sesso per procreare. Ecco perché in questa disciplina
filosofica il rapporto sessuale è così fondamentale. La sessualità nel
Tantra diventa energia spirituale, stimolo vitale, una forma di meditazione
che conduce l'uomo e la donna verso la conoscenza e la consapevolezza dando
loro inoltre la sensazione di essere in comunione con Dio.
Questa disciplina, infatti, ha sempre cercato di raggiungere il piacere
risvegliando le energie vitali dell'individuo, sbloccando le tensioni e le
paure personali, aiutando così a vivere la sessualità con pienezza e
abbandono. E questo è uno dei motivi per cui i seguaci del Tantra sono stati
sempre perseguitati, considerati peccatori, esseri infernali persino dalle
stesse dottrine Yoga o Indù. Con l'arrivo dei musulmani alla fine del X
secolo i tantristi vennero ulteriomente allontanati non solo a causa dei
loro rituali sessuali, ma anche in relazione al loro culto della donna.
Molti templi dedicati alle divinità femminili furono distrutti; le statue di
Kalì, Uma, Parvati, furono sconsacrate. Solo nella prima metà del XVIII
secolo i praticanti poterono rileggere i loro testi senza particolari costrizioni.
In questi testi, scritti appositamente in modo
allegorico o simbolico per essere letti da pochi prescelti, spesso si
sottolinea la possibilità che il Tantra offre di integrare armoniosamente la
realtà oggettiva con le manifestazioni cosmiche, attraverso la diretta
esperienza della vita di tutti i giorni. Quest'ultima, vissuta nel pieno
adempimento dei propri desideri, racchiude in sé tutte le energie latenti
negli esseri umani, le quali, risvegliate dalle tecniche tantriche,
permettono ai praticanti di prendere parte a un continuo processo di
scoperta di se stessi e dell'universo. Essi distinguono cioè il mondo in
tutta la sua realtà essenziale e stabiliscono un contatto indissolubile con
tutti gli altri esseri viventi e non. Ad esempio, percependo le quattro
dimensioni attraverso le capacità speciali che si nascondono in ogni essere
umano, la visione di una pietra di un individuo che conosce le tecniche
tantriche sarà completamente differente da quella di una persona che non
possiede le capacità che questa disciplina consente di sviluppare.
Non proponendosi di raggiungere nessun risultato, uno scopo
preciso, il Tantra è quindi pura liberazione dello spirito, potenziamento
delle proprie capacità sensoriali, "sublimazione alchemica" dell'energia
sessuale. Il rapporto fisico allora, secondo questa disciplina, non è più
considerato come un peccato da evitare o di cui vergognarsi, non è più da
tenere segreto a causa della sua "impurità". Al contrario la sessualità è un
mezzo per catturare, magnificare e interagire con i processi del Cosmo
attraverso i quali si manifesta l'intero Universo; l'atto sessuale diventa
una disciplina meditativa attraverso la quale l'anima raggiunge la
perfezione spirituale.
In questa espansione della coscienza le donne, viste come esseri magnetici,
lunari, polarità negativa (l'uomo è la positiva) hanno un ruolo essenziale.
L'essere femminile viene trasfigurato in un simbolo vivente e in una
manifestazione terrena della Madre Divina dell'Universo (Para Shakti),
mentre l'uomo incarna il Principio Maschile (Shiva). La donna, che è in
grado di dare la vita attraverso l'atto sacro della nascita, è Brahma, una
delle tre divinità della Santa Trinità induista (le altre sono Visnu, colui
che preserva, e Siva, colui che distrugge), che per questo deve essere
onorata e rispettata. Ella attrae, assorbe e contiene le energie latenti del
Cosmo; quando si unisce alla elettricità maschile, l'energia femminile
diventa dinamica e positiva (Yang) conducendo a una reazione alchemica
durante la quale i due partner si armonizzano su livelli
multipli sviluppando capacità extra-sensoriali.
La coppia che pratica l'unione sessuale tantrica, come se fosse un vero rito
sacrificale, utilizza le energie fisiche dell'uomo unendole a quelle della
donna per raggiungere uno stato di completa armonia con l'Assoluto.
Nel Tantra il godimento fisico non deve essere breve e forzato,
ma continuo, spontaneo e raggiunto senza pressioni.
La sessualità, e quindi il corpo, è un elemento fondamentale
attraverso cui si impara ad amare se stessi, a risvegliare le
proprie energie vitali per riversarle poi nell'unione con
l'altro. Per questo il Tantra utilizza un complesso e al tempo stesso
affascinante simbolismo per rappresentare l'anatomia umana. Ad esempio la
colonna vertebrale è vista come l'albero della vita con le radici nel mondo
sotterraneo e i rami tesi verso il Paradiso. Alla base dell'albero
vertebrale si trova il Serpente del Potere, immagine simbolica del potere
divino che si manifesta nella natura. La sessualità tantrica consiste nel
risveglio del serpente e nella sua ascesa controllata dalle radici
dell'albero ai rami. Questo processo porta a un'illuminazione spirituale e
alla liberazione finale da tutto ciò che è materiale. Quando il serpente si
trova alla base dell'albero "vertebrale" si manifesta come energia sessuale;
quando comincia a salire viene denominato "kundalini"; quando raggiunge la
cima dell'albero diventa Spirito. Durante l'atto quindi il serpente non fa
altro che svegliarsi e dirigersi verso la contemplazione del divino
incarnato nella donna e nell'uomo.
Un altro esempio di simbolismo tantrico lo ritroviamo nella rappresentazione
delle lettere dell'alfabeto sanscrito come parti del corpo umano a
dimostrazione del fatto che queste sono manifestazioni di differenti aspetti
dell'Energia Essenziale.
La sessualità nel Tantra è rivelazione, congiungimento con il Cosmo,
possibilità per l'uomo e la donna di arrivare alla completa conoscenza di sé
vivendo appassionatamente l'attimo e controllando l'intensità delle
emozioni. Il Tantra è contemplazione, scoperta del piacere e della sincerità
dei contatti più semplici. Ad esempio è importante guardare il proprio
partner, toccarlo, ascoltare la sua voce. È necessario raccogliersi in se
stessi prima di incontrarlo. Si può meditare, danzare, o fare una doccia;
l'importante è farlo con consapevolezza, approfittare di questo momento per
ritrovarsi nella propria pienezza. Il Tantra suggerisce all'inizio di ogni
incontro amoroso, un saluto rituale che serve a ricordare a se stessi che si
vuole entrare in contatto con l'essenza dell'altro. La prima fase del saluto
andrebbe fatta a occhi chiusi, raccogliendosi profondamente in sé. Dopo un
primo momento di meditazione si aprono gli occhi per riconoscere l'essenza
dell'altro e ci si inchina fino a far entrare in contatto le fronti, il
terzo occhio. Tenendo gli occhi aperti e guardando il partner, ci si sente
fondere con lui; staccandosi poi lentamente, sempre occhi negli occhi, si
avverte il momento in cui si rientra in se stessi.
Nella sessualità tantrica è molto importante il controllo e la successiva
eliminazione dell'eiaculazione durante il rapporto. Secondo i testi
tradizionali tantrici infatti lo sperma contiene la coscienza mentre l'ovulo
femminile l'energia creativa primordiale. Il Tantra cerca quindi di non
perdere l'enorme energia sessuale contenuta nello sperma, ma al contrario di
unirla alle emanazioni orgasmiche femminili in modo tale da sublimare e
trascendere la realtà verso la spiritualità. La Scienza degli antichi Saggi
(Siddhas) insegna che il potere riproduttivo sessuale (la Forza della Vita)
si può trasmutare in forme superiori di energia chiamate Ojas e Tejas, usate
dalla mente. E se il cervello necessita di ossigeno e di proteine per
funzionare adeguatamente, la mente necessita di grandi quantità di Ojas e
Tejas. La trasformazione dell'energia in Ojas e Tejas non avviene solo negli
uomini, ma anche nelle donne.
Ecco perché l'orgasmo maschile è considerato come una perdita di
flussi vitali e di potenza. Sicuramente l'eiaculazione è un momento
rigenerativo e rilassante, ma non è, come molte coppie credono, il punto
massimo del piacere quanto piuttosto un'esperienza egoistica che per di più
causa una diminuzione d'energia. Come afferma la dottrina Yoga "la perdita
dello sperma è perdita di energia. Esporsi a stimolazioni sessuali accresce
il potere; controllare il potere significa essere come il vapore in una caldaia".
Grande rilievo nel Tantra viene dato anche al controllo
della respirazione: questa viene rallentata fino a un livello tale che i
movimenti respiratori sono quasi impercettibili, "immobili". L'immobilità
della inspirazione e della espirazione aiuta a liberarsi da tutte le
inibizioni e le tensioni, presenti nei modelli mentali umani, e conduce
all'arresto dell'orgasmo. Così mentre la respirazione raggiunge la quasi
fissità, l'atto d'amore viene sospeso in un orgasmo senza fine.
Comunque il rallentamento dei processi corporali non ha valore di
per sé, ma serve solo per evidenziare il fatto che l'energia sessuale deve
seguire il suo corso naturale senza "forzature" manifestandosi da sola,
senza intrusioni o costrizioni.
Nella preparazione all'estasi tantrica ha un ruolo predominante il massaggio
che deve scorrere dalla parte interna del corpo (l'interno delle gambe,
delle braccia, il busto, il viso), salire e poi ridiscendere sulle parti
esterne (la nuca, il dorso, i glutei, l'esterno delle gambe e delle
braccia). Un massaggio che segue questo percorso, partendo dai piedi per
risalire lungo le gambe e il busto, girare dietro la nuca e ridiscendere,
serve a eliminare le tensioni. Nel senso inverso, partendo dalla nuca,
scendendo fino ai piedi per raggiungere la parte anteriore del corpo, aiuta
a raccogliere e a concentrare l'energia. Il massaggio può essere costituito
anche da carezze e sfioramenti eseguiti dal partner lungo tutto il corpo con
tocco leggero, ricorrendo magari anche a un olio, meglio se d'oliva. Alla
manipolazione muscolare non deve per forza seguire l'atto sessuale: è
semplicemente un momento in cui ci si dona piacere, in cui chi fa il
massaggio muove le mani in senso orario e "lavora"
come se volesse allentare i muscoli del partner allargandoli, così come si
allenta l'intreccio di una corda. Chi lo riceve invece dovrebbe sentire i
propri muscoli che si espandono, come se aumentasse lo spazio occupato.
Anche in questo esercizio comunque non c'è nessun risultato da ottenere, ma
solo espansione della percezione, rilassamento, equilibrio.
La scoperta del piacere nel Tantra passa anche attraverso le posizioni da
tenere durante l'esperienza sessuale. La più praticata è quella che vede i
due partner seduti uno di fronte all'altro; l'uomo nella posizione del loto
(Padmasana), la donna seduta sul suo grembo con le gambe che circondano il
bacino dell'amato e le braccia intorno al collo in uno stato di abbandono
estatico. La coppia deve rimanere immobile e prolungare l'abbraccio così che
lo scambio d'energia sia passivo e ricettivo piuttosto che attivo e
d'attesa. Nulla viene fatto per far sorgere l'energia sessuale: si deve
seguire solo il suo flusso naturale, senza forzature. La sensazione che si
ha di solito è quella di una completa fusione di corpi, come se i due
partner trascendessero le loro limitazioni fisiche e psichiche per
raggiungere una felicità senza confini.
Il Tantra rivela quindi l'unità intrinseca tra il fisico e lo spirituale,
conducendo a una felicità vista come totale abbandono, grazia divina,
contemplazione e non come un'abilità da perfezionare continuamente
praticando certe tecniche, come considerano purtroppo la maggioranza di
coloro che hanno già cominciato a "esercitarsi" in questa dottrina orientale.
Il vero cammino tantrico si sviluppa al contrario attraverso un lavoro
mirato a ripulire il nostro pensiero dalle false programmazioni e dagli
errori del passato; insegna il totale abbandono alla vita: il fluire con
essa, accettando tutto quello che succede, godendo di ogni istante e di ogni
cosa. È possibile così raggiungere la coscienza della propria sessualità per
ricavarne una fonte di gioia e di godimento, perfezionare l'integrazione tra
l'energia maschile e quella femminile per cogliere la propria completezza,
stimolare un lavoro mirato a prendere consapevolezza delle proprie
limitazioni, per rispettarle o poterle trascendere affinché sia veramente
possibile "incontrare l'altro", e vivere la sessualità come unione con il tutto.
Il tantrismo è, probabilmente, la sola filosofia antica che abbia
attraversato tutti i sussulti della storia , tutte le invasioni, tutte le
dominazioni, per giungere sino a noi intatta in trasmissione ininterrotta
da maestro a discepolo, la sola anche a conservare l'immagine della Grande Dea,
senza operare l'invasione di potere tra la donna e l'uomo per favorire quest'ultimo.
Il tantrismo è una via d'amore totale che conduce verso la libertà dell'essere.
E' attraverso la narrazione dell'incontro e dell'insegnamento d'una grande yogini
che vi potrete condividere questa esperienza meravigliosa.
L'unione dell'uomo e della donna è come l'unione del cielo e della terra.
E' grazie alla loro corretta unione che il cielo e la terra durano in eterno.
Gli esseri umani sono divenuti mortali perchè hanno perduto questo segreto.
La conoscenza di esso apre la strada all'immortalità."
Questo è il principio su cui si basa il Tantra. In India, Cina e Tibet la
sessualità è stata a lungo considerata un'arte e una scienza
degna di attento studio e pratica.
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