Riportiamo, sia pur di volata, una ulteriore scoperta
scientifica riguardante
l’India, questa volta resa pubblica dal National
Geographic News(altro organo
scientifico di informazione sulla cui
attendibilità non sono mai stati
sollevati dubbi di sorta) e risalente al
mese di luglio 2008, relativa
all’antichità di alcuni bacini sulla catena
dei monti Vindhya (nell’India
centrale), risalenti a mille milioni di anni
fa — e, pertanto, di diversi
milioni più antichi di quanto in precedenza
supposto (500-600 milioni di anni fa).
L’autore dell’articolo, Kimberly Johnson, descrive le grandezze di
questi bacini (circa centomila chilometri quadrati!) e il fatto che Joseph
Meert, geologo dell’univesità di Florida, legge tale scoperta in direzione di
una nuova prova a sostegno dell’ipotesi scientifica della “palla di
ghiaccio”, la quale sostiene che la superficie terrestre fosse completametne
coperta di neve circa 700 milioni di anni fa. Gli organismi pluricellulari
ritrovati in quel luogo risalgono a 1600 milioni di anni fa, vale a dire,
diverse centinaia di milioni di anni prima della datazione che gli
scienziati avevano finora accordato all’esistenza di tali
creature.
Insomma, la storia dell’uomo e della vita sulla terra sembra
affondare in unpassato sempre più antico e più affascinante,
che tocca a noi ricostruire in modo più obiettivo di quanto
sia avvenuto in passato.
Capire il passato dell’uomo è essenziale per meglio comprendere
il futuro del pianeta in cui viviamo, nel cui processo evolutivo siamo
inseriti.
Probabilmente anche il futuro, esattamente come il passato, ha
molte sorprese da offrirci!
Claudio Carli
Amministratore Esonet.ORG
scientifica riguardante
l’India, questa volta resa pubblica dal National
Geographic News(altro organo
scientifico di informazione sulla cui
attendibilità non sono mai stati
sollevati dubbi di sorta) e risalente al
mese di luglio 2008, relativa
all’antichità di alcuni bacini sulla catena
dei monti Vindhya (nell’India
centrale), risalenti a mille milioni di anni
fa — e, pertanto, di diversi
milioni più antichi di quanto in precedenza
supposto (500-600 milioni di anni fa).
L’autore dell’articolo, Kimberly Johnson, descrive le grandezze di
questi bacini (circa centomila chilometri quadrati!) e il fatto che Joseph
Meert, geologo dell’univesità di Florida, legge tale scoperta in direzione di
una nuova prova a sostegno dell’ipotesi scientifica della “palla di
ghiaccio”, la quale sostiene che la superficie terrestre fosse completametne
coperta di neve circa 700 milioni di anni fa. Gli organismi pluricellulari
ritrovati in quel luogo risalgono a 1600 milioni di anni fa, vale a dire,
diverse centinaia di milioni di anni prima della datazione che gli
scienziati avevano finora accordato all’esistenza di tali
creature.
Insomma, la storia dell’uomo e della vita sulla terra sembra
affondare in unpassato sempre più antico e più affascinante,
che tocca a noi ricostruire in modo più obiettivo di quanto
sia avvenuto in passato.
Capire il passato dell’uomo è essenziale per meglio comprendere
il futuro del pianeta in cui viviamo, nel cui processo evolutivo siamo
inseriti.
Probabilmente anche il futuro, esattamente come il passato, ha
molte sorprese da offrirci!
Claudio Carli
Amministratore Esonet.ORG
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