Saperi negati

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Raccolta di Saperi e Pensieri negati (ai più) dall'inconsapevolezza (altrui e propria) e da altre Cause.

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    Ogm, dall´Ue ancora segnali (e decisioni) preoccupanti

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    Ogm, dall´Ue ancora segnali (e decisioni) preoccupanti Empty Ogm, dall´Ue ancora segnali (e decisioni) preoccupanti

    Messaggio Da nelda Sab 01 Nov 2008, 00:57

    Ogm, dall´Ue ancora segnali (e decisioni) preoccupanti

    di Lucia Venturi - 31/10/2008

    Fonte:greenreport


    Espulsi dalla porta principale, rientrano dalla
    finestra gli organismi geneticamente modificati. In Europa nessuno li vuole, i
    cittadini non si fidano, nonostante i tentativi (ripetuti) di portarli ad
    esempio ora come unico modo per sconfiggere il drammatico problema della fame
    nel mondo, ora come miglior sistema per diminuire l’uso dei fertilizzanti
    chimici usati in agricoltura e quindi per una maggior rispetto dell’ambiente,
    sino addirittura a vederne una efficace misura preventiva nei confronti del
    tumore, come nel caso del pomodoro con i geni modificati per produrre
    antiossidanti.

    Ieri la Commissione europea, dopo che gli Stati membri non
    erano riusciti a decidere, né a favore né contro l´approvazione, a maggioranza
    qualificata, ha adottato essa stessa la decisione che autorizza il cotone Ogm
    della Bayer (LL25) ad essere importato, trasformato, commercializzato anche ad
    uso alimentare.

    «Attraverso il meccanismo ipocrita della mancata
    maggioranza qualificata - ha dichiarato Francesco Ferrante, responsabile
    agricoltura di Legambiente – la Commissione europea continua a promuovere gli
    organismi transgenici costringendo milioni di persone contrarie all’uso e alla
    diffusione di questi alimenti a ritrovarsele nel piatto». Non solo, aggiunge
    Legambiente, «tutto ciò con il beneplacito dell’Efsa, l’organo ufficialmente
    delegato a tutelare la sicurezza alimentare degli europei che, nei fatti, ha
    sempre e solo sostenuto le richieste delle multinazionali del biotech senza aver
    mai trovato un motivo di perplessità su queste autorizzazioni».

    I prodotti tratti dal cotone Ogm potranno quindi essere usati nei mangimi per
    animali e per qualunque altro uso, anche alimentare previsto per il cotone
    convenzionale, ma dovranno riportare chiaramente in etichetta l´indicazione Ogm.
    L´autorizzazione non prevede, invece, la coltivazione di questo cotone
    transgenico sul suolo dei paesi dell’unione europea. Hanno votato a favore,
    durante una riunione del Consiglio Agricoltura, 13 Stati membri: Belgio,
    Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Spagna, Germania, Olanda, Portogallo,
    Romania, Slovacchia, Finlandia, Svezia, Gran Bretagna; contrari 12 Stati membri:
    Danimarca, Grecia, Francia, Cipro, Italia, Lussemburgo, Lituania, Ungheria,
    Austria, Malta, Polonia, Slovenia; due Stati membri si sono astenuti: Irlanda e
    Lettonia. Non ottenendo la maggioranza qualificata la Commissione ha adottato
    quindi da sola la decisione.

    Ricapitolando, i cittadini europei, come è
    emerso da svariati sondaggi, sono in ampia maggioranza contrari all’uso di ogm.
    E lo sono anche le associazioni degli agricoltori e gli operatori
    dell’agricoltura tradizionale e biologica. C’è un organismo, l’Efsa, che
    dovrebbe tutelare la sicurezza alimentare degli europei e che nei fatti
    garantisce più le richieste del mondo biotech. Ma di fronte ad una quasi parità
    di posizioni da parte degli Stati, la Commissione si schiera a favore.


    Ma allora verrebbe da chiedersi a cosa servono i sondaggi e gli
    organismi di tutela se poi si opta per la scelta che sembra scontentare la
    maggior parte dei cittadini? Domande forse ingenue, ma che sorgono spontanee di
    fronte a queste notizie.

    Certo rimane sempre l’arma da parte del
    cittadino della scelta di non acquistare i prodotti in commercio che contengono
    ogm e che devono essere segnalati in etichetta. Ma che è comunque un’arma
    spuntata, e che riguarderebbe una minima parte della popolazione.

    Da un’indagine presentata ieri dalla Fondazione Diritti Genetici risulta che il
    timore per i rischi sulla salute è tra le principali ragioni della contrarietà
    agli Ogm espressa dal 78% degli intervistati, ma che solo il 36% dei cittadini
    intervistati dall’istituto di ricerche Demopolis, dichiara che nell´acquisto dei
    prodotti agro-alimentari si orienta “anche” sulla base delle informazioni
    contenute nelle etichette.





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