Microchips, controllo mentale...
...e cibernetica
di: Rauni-Leena Luukanen-Kilde
Nel 1948, Norbert Weiner pubblicò un libro, “Cybernetics” sulla
comunicazione neurologica e teorie di controllo, già in uso, all'epoca, in
piccoli circoli. Yoneji Masuda “Padre della Società dell'Informazione” , nel
1980 espresse la preoccupazione che la nostra libertà fosse minacciata in
modo Orwelliano dalla tecnologia cibernetica, completamente sconosciuta alla
maggior parte della gente. Questa tecnologia collega il cervello delle
persone ai satelliti mediante microchips impiantati, controllati tramite
supercomputers situati in basi sotterranee.
I primi impianti cerebrali furono inseriti chirurgicamente nel 1974, nello
stato dell'Ohio, Stati Uniti, e anche a Stoccolma, in Svezia. Elettrodi
cerebrali furono inseriti nei crani di bambini, nel 1946, senza che i
genitori ne fossero a conoscenza. Negli anni ’50 e ’60, impianti elettrici
furono inseriti nel cervello di animali e umani, soprattutto negli Stati
Uniti, durante le ricerche sulla modificazione del comportamento, e sul
funzionamento del cervello e del corpo. Metodi di controllo mentale furono
usati nel tentativo di cambiare il comportamento umano e i suoi
atteggiamenti. Influenzare il funzionamento del cervello divenne un
obiettivo importante dei sevizi segreti e militari.
Trent'anni fa impianti cerebrali risultarono, ai R-X, misurare 1 cm.
Impianti successivi si rimpicciolirono fino ad essere grandi come un chicco
di riso. Erano fatti di silicio, e quelli successivi persino di
arsenioferrite. Oggi sono abbastanza piccoli da poter essere inseriti nel
collo o nella schiena, e anche per via indovenosa in diverse parti del
corpo, durante operazioni chirurgiche, con o senza il consenso del soggetto.
È ormai quasi impossibile rintracciarli o rimuoverli.
È tecnicamente possibile inserire ad ogni neonato un microchip che potrebbe
dunque servire per identificare la persona per il resto della sua vita.
Simili piani sono stati discussi segretamente negli Stati Uniti, senza
nessuna esposizione delle questioni relative alla privacy.
In Svezia, il Primo Ministro Olof Palme, diede il permesso, nel 1973, di
inserire impianti nei detenuti, e l'accertamento dei dati dell'ex direttore
generale Jan Freese, rivelò che a pazienti di case di riposo erano stati
messi degli impianti alla metà degli anni ’80. La tecnologia fu rivelata nel
rapporto statale svedese del 1972/74 “Statens Officiella Utradninger” (SOU).
Gli esseri umani con impianti possono essere seguiti ovunque: Le funzioni
cerebrali possono essere monitorate a distanza dai supercomputers e persino
alterate mediante il cambiamento delle frequenze. Cavie di esperimenti
segreti sono state detenuti, soldati, malati di mente, bambini portatori di
handicap, audiolesi e ciechi, omosessuali, donne single, anziani, scolari e
qualsiasi gruppo di persone considerato “marginale” dalle élites di
sperimentatori. Le esperienze pubblicate, dei detenuti della prigione
statale dello Utah, ad esempio, sono shockanti.
Gli attuali microchips agiscono mediante onde radio a bassa frequenza che li
rendono rintracciabili. Con l'aiuto dei satelliti, le persone con gli
impianti possono essere rintracciate ovunque nel globo. Questa tecnica fu
tra quelle testate nella guerra in Iraq, secondo il Dr. Carl Sanders, che ha
inventato l'interfaccia biotico (IMI- Intelligence- manned interface), che
viene iniettato alle persone. (Già durante la Guerra in Vietnam, ai soldati
veniva iniettato il Rambo Chip, ideato per aumentare il flusso di adrenalina
nel sangue.)
I supercomputers da 20 bilioni di bit al secondo, alla US National Security
Agency (NSA), possono adesso “vedere e sentire” qualsiasi esperienza dei
soldati nel campo di battaglia, con un sistema di monitoraggio a distanza
(RMS). Quando un microchip di 5 micromillimetri (il diametro di un capello è
di 50 micromillimetri) è piazzato nel nervo ottico, manda neuroimpulsi dal
cervello che inducono le esperienze, gli odori, le visioni e voci della
persona con l'impianto. Una volta trasferiti e depositati in un computer,
questi neuroimpulsi possono essere rispediti al cervello della persona
tramite il microchip perché li riviva. Usando un RMS, un operatore di
computers a terra può mandare messaggi elettromagnetici (codificati in forma
di segnali) al sistema nervoso, simulando una determinata prestazione. Con
l'RMS si può indurre persone sane ad avere allucinazioni o a sentire voci
nella propria testa.
Ogni pensiero, reazione, cosa udita o osservata causa una certa
potenzialità, e percorsi neurologici nel cervello e il suo campo
elettromagnetico, che adesso possono essere decodificati in pensieri,
immagini e voci. Stimolazioni elettromagnetiche possono, d’altra parte,
cambiare le onde cerebrali di una persona e simulare attività muscolare,
causando dolorosi crampi vissuti come una tortura.
Il sistema elettronico di sorveglianza della NSA può simultaneamente seguire
e gestire milioni di persone. Ognuno di noi ha una unica frequenza di
risonanza bioelettrica nel cervello, proprio come abbiamo impronte digitali
uniche. Con stimoli cerebrali completamente decodificati dalle frequenze
elettromagnetiche (EMF), segnali elettromagnetici pulsanti possono essere
inviati al cervello creando la voce desiderata ed effetti visivi, perché
vengano percepito dal soggetto prescelto. È una forma di guerra elettronica.
Ad astronauti statunitensi vennero inseriti degli impianti prima di essere
mandati nello spazio, in modo che i loro pensieri potessero essere seguiti e
tutte le loro emozioni registrate 24 ore al giorno.
Nel maggio 1996 il Washington Post ha riportato che al principe William di
Gran Bretagna venne inserito un impianto all'età di 12 anni. In questo modo,
se fosse stato rapito, un'onda radio con determinate frequenze avrebbe
potuto essere puntata verso il microchip. Il segnale del microchip sarebbe
stato rintracciato tramite un satellite collegato allo schermo del computer
del quartier generali della polizia, dove gli spostamenti del principe
avrebbero potuto essere seguiti. Avrebbe potuto trovarsi ovunque nel globo.
I mass media non si sono occupati del fatto che la privacy di una persona
con un impianto scompare per il resto della sua vita. La persona può essere
manipolata in molti modi. Usando frequenze diverse, il controllore segreto
di questa attrezzature può addirittura modificare la vita emotiva di una
persona. La si può rendere aggressiva o letargica. La sessualità può venire
influenzata artificialmente. I segnali del pensiero e le riflessioni del
subconscio possono essere letti, i sogni influenzati e persino indotti,
tutto senza che la persona con l'impianto lo sappia o acconsenta.
In questo modo potrebbe essere creato un perfetto cyber soldato. Questa
tecnologia segreta è stata usata dai militari in certi paesi NATO sin dagli
anni ’80, senza che la popolazione accademica o civile ne avesse mai sentito
parlare. Di conseguenza, poche informazioni riguardo sistemi così invasivi
di controllo mentale sono reperibili in riviste professionali o accademiche.
Il gruppo Signals Intelligence dell'NSA, può monitorare a distanza
informazioni del cervello umano decodificando i potenziali provocati
(3,50HZ, 5 milliwatt), emessi dal cervello. Detenuti sottoposti ad
esperimenti sia a Gotheburg, Svezia e Vienna, Austria, hanno scoperto di
avere evidenti lesioni cerebrali. Ridotta circolazione sanguigna e mancanza
di ossigeno nel lobo temporale destro risultano là dove impianti cerebrali
erano di solito attivi. Un soggetto di nazionalità finlandese, sottoposto ad
esperimenti, ebbe atrofia cerebrale e saltuaria perdita dei sensi, dovuti
alla mancanza di ossigeno. Tecniche di controllo mentale possono essere
usate per scopi politici. L'obiettivo dei manipolatori della mente, oggi, è
indurre le persone o i gruppi presi di mira, ad agire contro le loro
convinzioni e i loro interessi. Individui zombificati possono persino venire
programmati ad uccidere e in seguito non ricordare niente del loro crimine.
Esempi allarmanti di questo fenomeno si possono trovare negli Stati Uniti.
Si sta conducendo questa “guerra silenziosa” contro civili inconsapevoli e
soldati, da parte di organismi militari e dei servizi segreti. Sin dal 1980,
stimolazioni elettroniche del cervello (ESB) sono state segretamente usate
per controllare le persone scelte senza il loro consenso o che ne fossero a
conoscenza. Tutti gli accordi internazionali sui diritti umani proibiscono
la manipolazione non consensuale degli esseri umani – persino in prigione,
per non parlare della popolazione civile.
Dietro iniziativa del senatore degli Stati Uniti, John Glenn, nel gennaio
1997, cominciarono discussioni riguardanti i pericoli di irradiare la
popolazione civile. Puntare le funzioni cerebrali della gente con campi
elettromagnetici e raggi (da elicotteri e aeroplani, satelliti, furgoni
parcheggiati, case vicine, pali del telefono, apparecchi elettrici, telefoni
mobili, TV, radio, ecc…) fa parte del problema irradiamento, di cui si
dovrebbero occupare apparati governativi democraticamente eletti. In
aggiunta al controllo mentale elettronico, sono stati sviluppati anche
metodi chimici. Droghe che alterano la mente e diversi gas da inalazione,
che agiscono negativamente sul funzionamento del cervello, possono essere
diffusi nei condotti dell'aria o nei tubi dell'acqua. In questo modo sono
stati testati anche batteri e virus in numerosi paesi. L'attuale
supertecnologia, che connette le funzioni del nostro cervello attraverso
microchips (o addirittura senza di essi, secondo le ultime tecnologie) a
computers satellitari negli Stati Uniti o in Israele, rappresentano la più
grave minaccia per l'umanità.
Gli ultimi supercomputers sono sufficientemente potenti da monitorare la
popolazione di tutto il mondo. Cosa succederà quando la gente sarà tentata
da falsi presupposti, a lasciarsi impiantare microchips nel corpo ? Un'esca
sarà quella della carta d'identità microchip. Negli Stati Uniti è persino
stata proposta segretamente una legislazione obbligatoria che criminalizza
la rimozione della carta d'identità impiantata. Siamo pronti per la
robotizzazione dell'umanità e la totale eliminazione della privacy, inclusa
la libertà di pensiero ? Quanti di noi vorrebbero cedere la propria intera
vita, inclusi i nostri pensieri più segreti, al Grande Fratello ? Già esiste
una tecnologia per creare un totalitario Nuovo Ordine Mondiale. Nascosti
sistemi neurologici di comunicazione sono posizionati in modo da annullare
il pensiero indipendente e controllare l'attività sociale e politica negli
egoistici interessi privati e militari.
Quando le nostre funzioni cerebrali saranno ormai connesse ai
supercomputers, tramite impianti radio e microchips, sarà troppo tardi per
protestare. Questa minaccia può essere sconfitta solo istruendo il pubblico
usando la letteratura disponibile di biotelemetria e le informazioni
scambiate ai congressi internazionali.
Uno dei motivi per i quali questa tecnologia è rimasta un segreto statale è
l'esteso prestigio del “Diagnostic Statistical Manual IV”, prodotto dalla
American Psychiatric Assoiation (AA) statunitense, e stampato in otto
lingue. Psichiatri al servizio dei servizi segreti degli Stati Uniti hanno
contribuito senza dubbio alla stesura e correzione di questo manuale. Questa
“Bibbia” della psichiatria nasconde lo sviluppo segreto delle tecnologie di
controllo mentale, etichettando alcuni dei loro effetti come sintomi di
schizzofrenia paranoica.
Le vittime di controllo mentale sono così definite, automaticamente, come
mentalmente malate dai medici che hanno appreso la lista dei “sintomi” DSM
nella scuola medica. I medici non sono stati istruiti sul fatto che i
pazienti potrebbero dire la verità quando raccontano di essere stati presi
contro la loro volontà e usati come cavie per forme elettroniche, chimiche e
batteriologiche di guerra psicologica.
Il tempo finirà per cambiare la direzione della medicina militare e
assicurare il futuro della libertà umana.
Data articolo: agosto 2008
Fonte: Spekula, pubblicazione di studenti di medicina della Finlandia del
nord e medici dell’Università Olk di Oulu
Ripreso da: www.cospirazione. net
__._,_.__http://it.youtube.com/watch?v=GoMSKMsWkfE_
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