Carissimi Amici e Foristi.
A distanza di un'anno circa, dai miei ultimi interventi, credo e penso sia arrivato il momento giusto ed opportuno, con il quale affiancare, agli effetti della profonda crisi nella quale ci troviamo tutti di fronte, le vere soluzioni che potrebbero risolvere l'intera ripercussione negativa che tutti vediamo con i nostri occhi.
Una povertà che avanza minacciosamente verso la totale disgregazione dei valori umani e dei diritti fondamentali.
Molti "esperti", contro i quali ho da diverso tempo dovuto confrontarmi, sapevano che ci sarebbero state gravi ripercussioni finanziarie, sulla situazione debitoria monetaria, fermandosi ed analizzando, la sola bolla immobiliare, come essere la causa stessa del problema che oggi dobbiamo affrontare.
Tutti pensavano che un tale crollo, si sarebbe ripercosso nell'immediato, solo nel valore immobiliare, e che dopo il crollo delle banche, i loro valori sarebbero scesi verso il basso in maniera repentina.
Anche se è una cosa vera, la sua VERA manifestazione effettiva, si vedrà in un successivo periodo, perchè gli effetti REALI, si stanno ripercuotendo direttamente sull'occupazione.
Era logico che questo avvenisse, perchè il valore della moneta, è legata obbligatoriamente SOLO alla manodopera, non alle garanzie.
In questo forum, mi ero permesso di evidenziare chiaramente che emettere moneta equivale a far lavorare le persone, e pagarle per un determinato servizio già svolto.
Emettere un euro, equivale quindi a pagare per un euro di salario, e solo con questo parametro, in econometria, si rispetta il rapporto 1:1
Se un imprenditore avesse un buon piano di sviluppo di lavoro, può eguagliarsi, senza dover avere nessun tipo di garanzia, ad un banca centrale.
La sua garanzia REALE E CREDIBILITA', sarebbero le quote di mercato conquistate sul mercato stesso, e quelle che si aggiungerebbero in seguito, e se la sua idea fosse veramente vincente, gli consentirebbe di essere al pari di una Banca Centrale, senza esserlo.
Se un imprenditore, oggi, avesse un'idea con la quale potesse dare un lavoro, ad esempio agli immigrati, ed impostasse la propria produzione del servizio offerto, in una continua penetrazione ed estensione dentro al mercato, questo imprenditore, potrebbe uguagliarsi ad uno Stato Nazionale, che avesse il compito di dover emettere una moneta di transazione per consentire i pagamenti ai suoi cittadini.
Pertanto, oggi, l'emissione monetaria dipende solo da idee imprenditoriali intelligentemente sviluppate, che siano volte allo sviluppo dell'occupazione, e che sia rivolta ai soli servizi, per fare le cose più velocemente e per poter immettere più moneta VERA, nel mercato globale.
Per potersi permettere di fare degli investimenti utili alla collettività, che siano diretti verso la nuova occupazione, è necessario che tutti prendano coscienza e conoscenza di questo fondamentale fattore econometrico, e che ognuno di noi, che si vuole vestire come operatore della solidarietà verso gli altri, si preoccupi esclusivamente di poter avere un risparmio a propria disposizione, da canalizzare in questo segmento di sviluppo della manodopera.
Una VERA moneta, quindi, non può permettersi di avere solo la possibilità di consentire delle transazioni, per distribuire la ricchezza già prodotta od esistente.Essa deve anche preoccuparsi di avere in sè la caratteristica dell'accumulo, purchè venga canalizzato il risparmio ricavato dall'eccedenza dei nostri consumi, rivolgendoli verso coloro che cercano un pò di dignità.
.
L'importanza di avere una moneta con possibilità di accumulo, solo una moneta alternativa la può dare, ed essa, non può risultare essere trovata in quella solo complementare.
Per potersi vestire con il termine di "solidarietà che cammina", una moneta non può essere manifestata sempre e soltanto, ad uso e consumo all'interno di quattro "mura chiuse", simbolicamente parlando!
Usare il termine di solidarietà, bisogna che sia caratterizzato con un significato VERO, e non parziale, per poter essere coerente con la realtà che vorrebbe manifestare e/o dimostrare d'essere.
Se confrontassimo la realtà, che solo oggi ci viene manifestata apertamente dalla crisi, è cioè, che vediamo uno scenario di persone che rischiano la vita per poter entrare in un paese "ricco", per chiedere un lavoro, il fatto che l'unica scelta e possibilità che rimane ad uno Stato di "respingerli" (con il ben servito o meno), dovrebbe farci riflettere e chiederci se sia corretto o meno pensare che non dobbiamo affatto trarre dei profitti personali, per poter veramente aiutare, con i nostri risparmi e con i nostri investimenti, queste persone in estrema difficoltà, e se non peggio, che vadano incontro a morte certa, perchè noi siamo senza moneta VERA.
Coloro che fino ad oggi vedono in una decrescita, qualcosa di felice, a questo punto, dovrebbero farsi una domanda.
Coloro che sostengono che bisogna lavorare "NO PROFIT", dovrebbero farsi anche loro, una domanda.
Buona Riflessione.
Enrico Frassinetti
A distanza di un'anno circa, dai miei ultimi interventi, credo e penso sia arrivato il momento giusto ed opportuno, con il quale affiancare, agli effetti della profonda crisi nella quale ci troviamo tutti di fronte, le vere soluzioni che potrebbero risolvere l'intera ripercussione negativa che tutti vediamo con i nostri occhi.
Una povertà che avanza minacciosamente verso la totale disgregazione dei valori umani e dei diritti fondamentali.
Molti "esperti", contro i quali ho da diverso tempo dovuto confrontarmi, sapevano che ci sarebbero state gravi ripercussioni finanziarie, sulla situazione debitoria monetaria, fermandosi ed analizzando, la sola bolla immobiliare, come essere la causa stessa del problema che oggi dobbiamo affrontare.
Tutti pensavano che un tale crollo, si sarebbe ripercosso nell'immediato, solo nel valore immobiliare, e che dopo il crollo delle banche, i loro valori sarebbero scesi verso il basso in maniera repentina.
Anche se è una cosa vera, la sua VERA manifestazione effettiva, si vedrà in un successivo periodo, perchè gli effetti REALI, si stanno ripercuotendo direttamente sull'occupazione.
Era logico che questo avvenisse, perchè il valore della moneta, è legata obbligatoriamente SOLO alla manodopera, non alle garanzie.
In questo forum, mi ero permesso di evidenziare chiaramente che emettere moneta equivale a far lavorare le persone, e pagarle per un determinato servizio già svolto.
Emettere un euro, equivale quindi a pagare per un euro di salario, e solo con questo parametro, in econometria, si rispetta il rapporto 1:1
Se un imprenditore avesse un buon piano di sviluppo di lavoro, può eguagliarsi, senza dover avere nessun tipo di garanzia, ad un banca centrale.
La sua garanzia REALE E CREDIBILITA', sarebbero le quote di mercato conquistate sul mercato stesso, e quelle che si aggiungerebbero in seguito, e se la sua idea fosse veramente vincente, gli consentirebbe di essere al pari di una Banca Centrale, senza esserlo.
Se un imprenditore, oggi, avesse un'idea con la quale potesse dare un lavoro, ad esempio agli immigrati, ed impostasse la propria produzione del servizio offerto, in una continua penetrazione ed estensione dentro al mercato, questo imprenditore, potrebbe uguagliarsi ad uno Stato Nazionale, che avesse il compito di dover emettere una moneta di transazione per consentire i pagamenti ai suoi cittadini.
Pertanto, oggi, l'emissione monetaria dipende solo da idee imprenditoriali intelligentemente sviluppate, che siano volte allo sviluppo dell'occupazione, e che sia rivolta ai soli servizi, per fare le cose più velocemente e per poter immettere più moneta VERA, nel mercato globale.
Per potersi permettere di fare degli investimenti utili alla collettività, che siano diretti verso la nuova occupazione, è necessario che tutti prendano coscienza e conoscenza di questo fondamentale fattore econometrico, e che ognuno di noi, che si vuole vestire come operatore della solidarietà verso gli altri, si preoccupi esclusivamente di poter avere un risparmio a propria disposizione, da canalizzare in questo segmento di sviluppo della manodopera.
Una VERA moneta, quindi, non può permettersi di avere solo la possibilità di consentire delle transazioni, per distribuire la ricchezza già prodotta od esistente.Essa deve anche preoccuparsi di avere in sè la caratteristica dell'accumulo, purchè venga canalizzato il risparmio ricavato dall'eccedenza dei nostri consumi, rivolgendoli verso coloro che cercano un pò di dignità.
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L'importanza di avere una moneta con possibilità di accumulo, solo una moneta alternativa la può dare, ed essa, non può risultare essere trovata in quella solo complementare.
Per potersi vestire con il termine di "solidarietà che cammina", una moneta non può essere manifestata sempre e soltanto, ad uso e consumo all'interno di quattro "mura chiuse", simbolicamente parlando!
Usare il termine di solidarietà, bisogna che sia caratterizzato con un significato VERO, e non parziale, per poter essere coerente con la realtà che vorrebbe manifestare e/o dimostrare d'essere.
Se confrontassimo la realtà, che solo oggi ci viene manifestata apertamente dalla crisi, è cioè, che vediamo uno scenario di persone che rischiano la vita per poter entrare in un paese "ricco", per chiedere un lavoro, il fatto che l'unica scelta e possibilità che rimane ad uno Stato di "respingerli" (con il ben servito o meno), dovrebbe farci riflettere e chiederci se sia corretto o meno pensare che non dobbiamo affatto trarre dei profitti personali, per poter veramente aiutare, con i nostri risparmi e con i nostri investimenti, queste persone in estrema difficoltà, e se non peggio, che vadano incontro a morte certa, perchè noi siamo senza moneta VERA.
Coloro che fino ad oggi vedono in una decrescita, qualcosa di felice, a questo punto, dovrebbero farsi una domanda.
Coloro che sostengono che bisogna lavorare "NO PROFIT", dovrebbero farsi anche loro, una domanda.
Buona Riflessione.
Enrico Frassinetti
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