Amore e tradimento
Due termini che sembrano escludersi ma che in realtà presentano una relazione di necessità e di interdipendenza
Amore e tradimento sono due termini apparentemente reciprocamente escludentisi.
In realtà ad un’analisi più attenta risulta che tra questi due termini vi sia una relazione di necessità e di interdipendenza.
L’Amore è, soprattutto, un termine difficile da definire. Parliamo sempre d’amore: amore per Dio, amore per gli animali, amore per il denaro, amore per il cibo, amore per la patria, amore materno. Amor proprio e “amor che a nullo amato amar perdona” l’amore che ci prende e ci coinvolge, che ci sconvolge e ci spinge verso un altro essere umano con la definizione di Dante che ne mostra la crudezza.
L’amore è anche crudele. Ma sempre e in ogni caso quando parliamo d’amore facciamo riferimento ad uno speciale investimento energetico, libidico e vitale verso l’oggetto d’amore. Del tradimento invece cogliamo più facilmente una maggiore specificità in quanto esso definisce l’azione con la quale l’amore si trasforma e si trasferisce da un oggetto ad un altro. Anche se spesso il tradimento viene vissuto come la distruzione dell’amore in realtà esso rappresenta il motore della sua trasformazione. Non sempre, tuttavia, le emozioni negative ad esso legate sono dovute al comportamento del partner traditore. Spesso, infatti, il tradito ce l’ha con se stesso: per non essere abbastanza amabile, per essersi lasciato ingannare, per non aver capito, per non aver dato abbastanza e per mille altri motivi. E forse non ha tutti i torti. Qualcuno ha detto: ” se in una coppia uno dei due partner tradisce probabilmente è “malato” ma il virus sta nell’altro”.
Non è vero sempre… ma spesso!!
Tradimento
Tradire vuol dire travisare, falsare, ingannare, ma può anche avere il significato opposto di svelare, far conoscere, palesare. Si può forse ravvisare un minimo comune denominatore in questi due significati antitetici se si pensa che ogni traditore vive in uno stato di ambivalenza, di indecisione.
L'esperienza del tradimento permea la nostra esistenza, come connotato naturale del vivere e dell’evolversi, ed è un evento che tutti continuamente sperimentiamo, sia perpetrandolo, sia subendolo. Ci accompagna sin dal momento della nostra nascita, quando nostra madre, che fino a un momento prima ci aveva protetti nel suo grembo ovattato, ci espelle nel caos del mondo.
“Nasciamo traditi” – diceva Aldo Carotenuto. Sin da allora, per tutto il corso della nostra crescita apprenderemo dolorosamente quanto il nostro corpo e la nostra mente siano separati dai nostri genitori, i primi destinatari del nostro amore, e quanto progressivamente dovremo allontanarci da loro. Tuttavia quando ci si avvicina ad uno stato così intenso nasce anche la paura che all’interno di un rapporto così avvolgente, possiamo finire col perdere noi stessi, sentirci schiacciati. Il tradimento è spesso una manifestazione di questa paura, un tentativo di emanciparsi da qualcosa (l’amore) che ci sottrae libertà individualità.
Identikit del traditore
Si tradisce perché non si riesce a risolvere una personale incoerenza, l’ambiguità di un sentimento. Il traditore non riesce a sentirsi a suo agio se si trova “tutto intero” in una certa relazione, in un impegno, in un’amicizia, perché sente il rischio di essere bloccato e costretto dentro una situazione che lo schiaccia. Non riuscendo a superare l’incoerenza, incapace di mettere d’accordo le varie parti contrastanti di sé, allora, dà voce ora all’una ora all’altra, ora negando una parte e affermando l’altra, ora dando sfogo all’altra negando la prima.
La necessità di ingannare la persona che si ama implica che si debbono integrare certi aspetti della propria personalità.
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References
Marinella Cozzolino
Associazione Italiana di Sessuologia Clinica, via Brescia 48/a Roma tel. 06 8411518
www.sessuologiaclinica.net
www.feritedamore.it
Due termini che sembrano escludersi ma che in realtà presentano una relazione di necessità e di interdipendenza
Amore e tradimento sono due termini apparentemente reciprocamente escludentisi.
In realtà ad un’analisi più attenta risulta che tra questi due termini vi sia una relazione di necessità e di interdipendenza.
L’Amore è, soprattutto, un termine difficile da definire. Parliamo sempre d’amore: amore per Dio, amore per gli animali, amore per il denaro, amore per il cibo, amore per la patria, amore materno. Amor proprio e “amor che a nullo amato amar perdona” l’amore che ci prende e ci coinvolge, che ci sconvolge e ci spinge verso un altro essere umano con la definizione di Dante che ne mostra la crudezza.
L’amore è anche crudele. Ma sempre e in ogni caso quando parliamo d’amore facciamo riferimento ad uno speciale investimento energetico, libidico e vitale verso l’oggetto d’amore. Del tradimento invece cogliamo più facilmente una maggiore specificità in quanto esso definisce l’azione con la quale l’amore si trasforma e si trasferisce da un oggetto ad un altro. Anche se spesso il tradimento viene vissuto come la distruzione dell’amore in realtà esso rappresenta il motore della sua trasformazione. Non sempre, tuttavia, le emozioni negative ad esso legate sono dovute al comportamento del partner traditore. Spesso, infatti, il tradito ce l’ha con se stesso: per non essere abbastanza amabile, per essersi lasciato ingannare, per non aver capito, per non aver dato abbastanza e per mille altri motivi. E forse non ha tutti i torti. Qualcuno ha detto: ” se in una coppia uno dei due partner tradisce probabilmente è “malato” ma il virus sta nell’altro”.
Non è vero sempre… ma spesso!!
Tradimento
Tradire vuol dire travisare, falsare, ingannare, ma può anche avere il significato opposto di svelare, far conoscere, palesare. Si può forse ravvisare un minimo comune denominatore in questi due significati antitetici se si pensa che ogni traditore vive in uno stato di ambivalenza, di indecisione.
L'esperienza del tradimento permea la nostra esistenza, come connotato naturale del vivere e dell’evolversi, ed è un evento che tutti continuamente sperimentiamo, sia perpetrandolo, sia subendolo. Ci accompagna sin dal momento della nostra nascita, quando nostra madre, che fino a un momento prima ci aveva protetti nel suo grembo ovattato, ci espelle nel caos del mondo.
“Nasciamo traditi” – diceva Aldo Carotenuto. Sin da allora, per tutto il corso della nostra crescita apprenderemo dolorosamente quanto il nostro corpo e la nostra mente siano separati dai nostri genitori, i primi destinatari del nostro amore, e quanto progressivamente dovremo allontanarci da loro. Tuttavia quando ci si avvicina ad uno stato così intenso nasce anche la paura che all’interno di un rapporto così avvolgente, possiamo finire col perdere noi stessi, sentirci schiacciati. Il tradimento è spesso una manifestazione di questa paura, un tentativo di emanciparsi da qualcosa (l’amore) che ci sottrae libertà individualità.
Identikit del traditore
Si tradisce perché non si riesce a risolvere una personale incoerenza, l’ambiguità di un sentimento. Il traditore non riesce a sentirsi a suo agio se si trova “tutto intero” in una certa relazione, in un impegno, in un’amicizia, perché sente il rischio di essere bloccato e costretto dentro una situazione che lo schiaccia. Non riuscendo a superare l’incoerenza, incapace di mettere d’accordo le varie parti contrastanti di sé, allora, dà voce ora all’una ora all’altra, ora negando una parte e affermando l’altra, ora dando sfogo all’altra negando la prima.
La necessità di ingannare la persona che si ama implica che si debbono integrare certi aspetti della propria personalità.
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References
Marinella Cozzolino
Associazione Italiana di Sessuologia Clinica, via Brescia 48/a Roma tel. 06 8411518
www.sessuologiaclinica.net
www.feritedamore.it
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