Saperi negati

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Saperi negati

Raccolta di Saperi e Pensieri negati (ai più) dall'inconsapevolezza (altrui e propria) e da altre Cause.

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    *L'ALBERO DEL GIARDINO D'ORIENTE * Qabbalah * (2 parte)

    nelda
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    Messaggio Da nelda Dom 12 Ott 2008, 22:02

    Keter che contiene in sé, in potenza, come il
    seme contiene in potenza l’albero, l’edificio micro-macrocosmico, si polarizza
    nella diade Binah-CHokmah. Binah, la madre cosmica, è la Materia Primordiale,
    possiamo chiamarla Prima Materia, che vien pervasa da CHokmah o la Luce di Dio,
    la Sapienza che era accanto a Dio, fin dal principio, quando Egli portò a
    campimento il mondo, la Sapienza è la Luce che illumina il cammino. L’Acqua
    tenebrosa su cui Ruach Elohim, il respiro di Dio, aleggiava. Binah, le acque
    immote e tenebrose, vengono impulsate al movimento da Chokmah. In altri termini
    si potrebbe dire che Binah riceve “l’informazione” viene ordinata, strutturata
    da CHokmah. Da questa “inseminazione” di Binah da parte di CHokmah, mediante il
    suo seme luminoso, si spiega l’edificio del Cosmo. La sostanza o Prima Materia
    quindi si inspessisce, dalla sua purezza e sottigliezza primordiale in una serie
    di armoniche, di frequenze, vieppiù grossolane, fino all’estrema periferia del
    Cosmo-Vita Malkuth, il mondo grossolano, della coscienza di veglia.


    Reshith, il punto primordiale, a volte vien
    detto Sorgente. L’eterno quando volle piantare il suo albero per prima cosa si
    preoccupò di trovare una sorgente che lo adacquasse. Nel seno dell’Ain Soph
    emerse quindi Reshit (Kether) che è il tizzone da cui scaturisce la fiamma delle
    dieci sephiroth, che poi non sono affatto dieci ma in numero indefinito. Lo
    Scholem cita Shelley per esprimere il rapporto fra l’Ain Soph e le sephiroth:

    "La vita, come una cupola di vetro
    multicolore, tinge il candido splendore dell’Eternità."

    Kether è la
    manifestazione nel suo complesso. La manifestazione è il trillio delle note che
    il Divino musico suona sulla tastiera del tempo. Ma lo scorrere della musica
    implica l’esistenza del tempo e dello spazio. In Kether il tempo e lo spazio non
    è ancora dispiegato quindi la manifestazione è potenzialmente presente gelata
    nell’immobilità dell’onnisciente occhio divino. E’ il piano causale, Briah. Se
    ogni cosa è una cobinazione di lettere dell’alfabeto ... obbero un suono che nel
    tempo spazio ha un inizio, una durata e una vita e il susseguirsi dei suoni
    costituisce la sinfonia della vita universa, Kether ascolta la sinfonia nel suo
    complesso in un eterno essere presente a sé stesso.


    L’Etz CHayyym non è altro quindi che l’uomo
    visto nel suo complesso spirituale-psichico-materiale e il riflesso del cosmo
    che egli esperisce mediante i vari veicoli espressivi. Siamo noi l’Etz CHayyim,
    questa realtà complessa poi ha trovato espressione in un glifo, in un simbolo,
    che secondo il linguaggio orientale, abbiam già detto, vien detto mandala.
    Sembra quasi, ascoltando qualcuno, che l’Etz CHayyim sia solo il disegnino di
    quei dieci cerchietti collegati tra loro. Si dimentica che il cerchietto non è
    altro che un nostro aspetto e che i dieci cerchietti siamo <>
    visti sotto l’aspetto manifesto. Occorre adesso esaminare in sintesi il simbolo
    dell’albero della vita, dell’Etz CHayyim. Ciò che rappresenta lo abbiamo già
    detto. Indica il manifesto, ovvero il mondo della sostanza, della materia.
    Topograficamente possiamo distinguere la triade suprema, Kether, Chokmah, Binah
    di cui si è già detto, una triade mediana Chesed, Geburah, Tiphereth e una
    triade inferiore NezaCH, Hod, Yesod, oltre a una decima sephirah, Malkuth, si
    possono distinguere un pilastro centrale detto della Freccia o Via del Fuoco e
    due laterali. Balza immediatamente all’occhio che la sephira Tiphereth è il
    cuore dell’albero sephirotico. Da un altro punto di vista possiamo considerare
    Tiphereth il governatore del quaternario inferiore NezaCH, Hod, Yesod, Malkuth.
    Tiphereth , occorre dirlo fin da adesso, Thipereth è la sfera del Sé, della
    coscienza-conoscenza. <<... meta immediata dell’iniziando qabbalistico è
    l’evocazione della sephirah Tiphereth e dell’intelligenza Raphael che presiede a
    tale sephirah. ( Raphael Triplice Via del fuoco, Vidya)


    Da un certo punto di vista, il quaternario
    inferiore, malkuth, yesod, nezach e hod sono, a livello microcosmico, la
    compagine del corpo umano sia sotto l’aspetto grossolano (malkuth) che quello
    pranico-energetico (yesod), che quello mentale-psichico (hod-nezach).
    Generalmente quello che si spaccia per Qabbalah si limita a delle ritualità che
    si fermano a livello di yesod ( magia sessuale) e tuttal più al livello di hod (
    magia manasica) ma che in ogni caso sono sempre a livello dell’io o al livello
    del prepersonale. La Qabbalah non è questo ... ma un sentiero che porta a una
    rottura del livello dell’io empirico localizzato nel quaternario inferiore per
    risvegliarci alla consapevolezza di Tiphereth, il Testimone, che è un, diciamo,
    riflesso di luce-sonora di Kether ... nella Qabbalah cristiana si direbbe che
    Tiphereth è la cd. Coscieza Cristica, quella presa di consapevolezza della
    propria reale natura che fa dire a Paolo: non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me.

      La data/ora di oggi è Ven 15 Nov 2024, 17:51