La consapevolezza nel colore
La pittura come espressione di sé e come esplorazione del potenziale
creativo dell'individuo offre numerose possibilità e applicazioni. Realizza
immagini attraverso colori e forme ma, ciò che più conta, rende visibile un
processo interiore intuitivo che diversamente non troverebbe altro canale di
espressione. La peculiarità di ogni forma d'arte, l'avere cioè un linguaggio
e una 'metodologia' specifica che il discorso analitico non può tradurre, si
esprime nella pittura con l'uso del colore e la qualità della forma che
entrano in muto dialogo reciproco per la manifestazione di un'immagine.
Figurazione o astrazione, discussioni su una maggiore o minore 'leggibilità'
di un'immagine pittorica non rientrano nell'ambito di questa breve
introduzione. Si tratta piuttosto di comprendere come l'energia sprigionata
dal colore, la simbologia ad esso attribuita da tradizioni esoteriche
antiche e studi più recenti, esercitino un potere di evocazione e
fascinazione sull'osservatore. Su come, per chi usa il colore e si esprime
in pittura, esso abbia ugualmente potere energetico ed evocativo: il timbro,
l'impasto, la risonanza, sono tutti elementi che provocano reazioni
psichiche ed emozionali e innescano processi intuitivi e sintetici.
Wassily Kandinsky nel suo "Lo spirituale nell'arte" ha delineato con
chiarezza le corrispondenze psicologiche ed emozionali tra i colori e le
forme, ha analizzato i colori secondo qualità e forze, energie centripete,
statiche o centrifughe, aprendo la strada a riflessioni e indagini ulteriori
per artisti e studiosi.
Rudolf Steiner, nella visione globale dell'antroposofia, ha a sua volta
elaborato sorprendenti punti di vista sul colore come energia vivente e
vibrante, veicolo di conoscenza ed elevazione spirituale.
In una concezione unitaria dell'uomo come sistema energetico dove i piani
fisico, emotivo, mentale e spirituale siano connessi e interdipendenti, non
possiamo tralasciare neppure la corrispondenza che la cultura esoterica e
metafisica descrivono tra i sette colori dello spettro cromatico e i sette
chakras principali, dove il verde, ottenuto dalla mescolanza di blu e
giallo, appartiene al centro del cuore, quindi alla capacità dell'essere
umano di nutrire compassione e amore incondizionato.
E' nella 'staticità' o stabilità del verde, attribuito al chakra del cuore,
che si trova la connessione tra i tre centri energetici inferiori -rosso,
arancione, giallo - più legati al sé della personalità, e i tre centri
superiori - blu, indaco, viola - legati al Sé superiore e divino. Ancora, è
attraverso il cuore che creiamo il Ponte Arcobaleno, simbolo di completezza
e unità, dell'unione tra cielo e terra, che contiene l'intera gamma dei
sette colori.
E' appunto vivendo in unità ed esprimendoci in completezza, attingendo
all'energia dei sette colori che noi cresciamo in consapevolezza, equilibrio
e armonia interiori: al centro di noi stessi ' sappiamo' e troviamo
saggezza, creiamo relazione e nuovi accessi intuitivi.
Con questa attitudine interiore pittura e consapevolezza trovano una
coincidenza di intenzione e manifestazione: in una condizione di ascolto e
non- mente avviene una connessione spontanea e profonda tra gesto e sentire,
dialogo fecondo per ogni autentica esperienza di creazione. E in questa
direzione si può collocare la pittura del mandala, rappresentazione colorata
dello spazio interiore, gioco cromatico e danza di energie in relazione.
La pittura come espressione di sé e come esplorazione del potenziale
creativo dell'individuo offre numerose possibilità e applicazioni. Realizza
immagini attraverso colori e forme ma, ciò che più conta, rende visibile un
processo interiore intuitivo che diversamente non troverebbe altro canale di
espressione. La peculiarità di ogni forma d'arte, l'avere cioè un linguaggio
e una 'metodologia' specifica che il discorso analitico non può tradurre, si
esprime nella pittura con l'uso del colore e la qualità della forma che
entrano in muto dialogo reciproco per la manifestazione di un'immagine.
Figurazione o astrazione, discussioni su una maggiore o minore 'leggibilità'
di un'immagine pittorica non rientrano nell'ambito di questa breve
introduzione. Si tratta piuttosto di comprendere come l'energia sprigionata
dal colore, la simbologia ad esso attribuita da tradizioni esoteriche
antiche e studi più recenti, esercitino un potere di evocazione e
fascinazione sull'osservatore. Su come, per chi usa il colore e si esprime
in pittura, esso abbia ugualmente potere energetico ed evocativo: il timbro,
l'impasto, la risonanza, sono tutti elementi che provocano reazioni
psichiche ed emozionali e innescano processi intuitivi e sintetici.
Wassily Kandinsky nel suo "Lo spirituale nell'arte" ha delineato con
chiarezza le corrispondenze psicologiche ed emozionali tra i colori e le
forme, ha analizzato i colori secondo qualità e forze, energie centripete,
statiche o centrifughe, aprendo la strada a riflessioni e indagini ulteriori
per artisti e studiosi.
Rudolf Steiner, nella visione globale dell'antroposofia, ha a sua volta
elaborato sorprendenti punti di vista sul colore come energia vivente e
vibrante, veicolo di conoscenza ed elevazione spirituale.
In una concezione unitaria dell'uomo come sistema energetico dove i piani
fisico, emotivo, mentale e spirituale siano connessi e interdipendenti, non
possiamo tralasciare neppure la corrispondenza che la cultura esoterica e
metafisica descrivono tra i sette colori dello spettro cromatico e i sette
chakras principali, dove il verde, ottenuto dalla mescolanza di blu e
giallo, appartiene al centro del cuore, quindi alla capacità dell'essere
umano di nutrire compassione e amore incondizionato.
E' nella 'staticità' o stabilità del verde, attribuito al chakra del cuore,
che si trova la connessione tra i tre centri energetici inferiori -rosso,
arancione, giallo - più legati al sé della personalità, e i tre centri
superiori - blu, indaco, viola - legati al Sé superiore e divino. Ancora, è
attraverso il cuore che creiamo il Ponte Arcobaleno, simbolo di completezza
e unità, dell'unione tra cielo e terra, che contiene l'intera gamma dei
sette colori.
E' appunto vivendo in unità ed esprimendoci in completezza, attingendo
all'energia dei sette colori che noi cresciamo in consapevolezza, equilibrio
e armonia interiori: al centro di noi stessi ' sappiamo' e troviamo
saggezza, creiamo relazione e nuovi accessi intuitivi.
Con questa attitudine interiore pittura e consapevolezza trovano una
coincidenza di intenzione e manifestazione: in una condizione di ascolto e
non- mente avviene una connessione spontanea e profonda tra gesto e sentire,
dialogo fecondo per ogni autentica esperienza di creazione. E in questa
direzione si può collocare la pittura del mandala, rappresentazione colorata
dello spazio interiore, gioco cromatico e danza di energie in relazione.
Mer 16 Feb 2011, 16:23 Da Neo
» WORKSHOP CON IL BREATHARIANO JERICHO SUNFIRE A MILANO IL 27 MARZO, L'ATLETA CHE PUÒ VIVERE SENZA CIBO E ACQUA INDEFINITAMENTE
Dom 06 Feb 2011, 13:11 Da Neo
» La finestra sul mondo
Lun 01 Mar 2010, 13:49 Da Giulilly
» DIRITTO E LEGGE
Mer 20 Gen 2010, 18:00 Da Neo
» pensieri di un' anima semplice
Sab 07 Nov 2009, 14:25 Da Michele Corso
» Pensieri di un'anima semplice
Ven 06 Nov 2009, 21:27 Da Lucia
» Nuovo blog sull'alimentazione istintiva
Gio 08 Ott 2009, 14:19 Da deadcassandra
» L'olio di Canola.
Mar 09 Giu 2009, 10:16 Da pinodd
» LE STORIE CHE NON RIUSCITE ANCORA A VEDERE (3)
Dom 07 Giu 2009, 23:16 Da pinodd